La storia di Jim Morrison è stata trasportata su film e libri innumerevoli volte: il caso più famoso è sicuramente il film “The Doors” (1991), diretto da Oliver Stone, lungometraggio molto criticato dai fans del gruppo. Nel 2009 è la volta “When you’re Strange” del regista-videoclipper Tom DiCillo che, tramite un docufilm, cerca di fare quello che il film di Stone non ha fatto, ovvero smitizzare il personaggio di Morrison per conferirgli una visione più umana e meno leggendaria. Ed è con queste premesse che Jef e Bertocchini si muovono per il loro lavoro.
Il merito di Bertocchini è quello di collocarsi a metà strada fra il lavoro di Stone e quello di DiCillo: pur conferendo alla sceneggiatura una vena psichedelica e trasognante (Stone), l’autore riesce ad ottenere una malinconia che è alla base del libro (Di Cillo). Non rinuncia a far analizzare allo stesso Morrison il suo mito, la sua leggenda, e tutto quello che comporta, compresi i suoi sogni irrealizzati, le sua aspirazioni da regista e poeta, aspirazioni che troveranno una valvola di sfogo solo con la musica.
A questa leggerezza di sceneggiatura rispondono i disegni di Jef, perfetti per il raggiungimento di quell’atmosfera malinconica alla base della lettura: il disegnatore mischia in maniera quasi maniacale un tratto molto realistico (si notano anche con una certa insistenza continui primi piani di Morrison presi quasi tutti da foto esistenti) con una stilizzazione marcata delle situazioni e degli ambienti, con l’intento forse di dare risalto all’affascinante figura del cantante, e mettere in secondo piano tutto il resto, le ambientazioni, le situazioni, i personaggi che gravitano intorno alla rockstar.
Una biografia per soli fan, insomma, che non si spende in troppe parole per raccontare la vita di Jim Morrison (alcune situazioni possono non esser facilmente interpretabili ai novizi del gruppo americano), ma che narra della personalità del Re Lucertola attraverso un sapiente uso delle parole e dei disegni, più che dei fatti storici.
Caso strano, forse è stato proprio il medium fumetto più che il medium cinema a dare giustizia ad una figura fra le più chiacchierate della storia della musica e della cultura popolare mondiale.
Lo scopo non era forse raccontare la vita di Jim Morrison quanto raccontare Jim Morrison stesso. Anche il semplice fatto che gli autori di questa biografia siano francesi non è da trascurare: è stato proprio a Parigi che Morrison si è liberato di tutti gli orpelli e le finzioni da star, è stato a Parigi che Morrison ha dato sfogo al suo malessere di vivere più intimo, sposando questo autolesionismo fino al tragico quanto inevitabile epilogo.
Abbiamo parlato di:
Jim Morrison – La Biografia a Fumetti
Frédéric Bertocchini, Jef (Jean-François Martinez)
Traduzione di Massimo Cotugno
Edizioni BD, 2011
120 pagine, brossurato, bianco e nero – 12,00€
ISBN: 978-88-6213-867-1
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