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Ti ucciderò

Creato il 21 febbraio 2012 da Camphora @StarbooksIt

Era abituato a vedere, la mattina, mentre s’incamminava verso il bar dov’era solito prendere il caffè, Suv parcheggiati in doppia fila, sul marciapiede e anche in mezzo alla carreggiata. Lo stridio dei clacson lo svegliava all’alba e lo inchiodava a un’emicrania ormai cronica. Una mattina, gli occhi gonfi, le palpebre cascanti, lesse sul quotidiano di una donna che alla guida di un Suv aveva ucciso un bimbo di quattro anni facendo manovra davanti a un asilo. Quando tornò a casa prese un romanzo dalla libreria, quindi in cartoleria si fece fare un centinaio di copie della copertina. Ogni volta che vedeva un Suv in doppia fila, sul marciapiede o parcheggiato in mezzo alla strada usciva dal bar e lasciava un foglio sotto il tergicristallo.
Passarono diverse settimane, finché si rese conto che non c’erano più Suv in tutta la via.
Se ora la notte riusciva a dormire bene, poteva ringraziare il primo romanzo di Spillane.
Presto sarebbe passato al lungo viale poco distante dall’ufficio.

 

Matteo Di Giulio


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