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Tied (Tangled #4) di Emma Chase

Creato il 14 dicembre 2014 da Anncleire @anncleire

 Tied (Tangled #4) di Emma Chase

In a louder voice than I’d intended, I say, “Hey, beautiful.”
“Shhh!” She attacks. “If you wake that baby, I’ll pluck out every pubic hair you have the next time you fall asleep.”
My eyes widen. She’s been spending way too much time with Delores these days. 

 

“Tied” è il quarto volume della serie di Emma Chase, iniziata con Tangled e con di nuovo protagonista il nostro adorato Drew. E anche se potrebbe sembrare già visto, o con quegli schemi che la Chase usa e riusa, io ho adorato il modo diretto e pacato di parlare di Drew, il suo punto di vista parziale e sconsiderato, quella sua paura di uomo di aver sbagliato e di poter sbagliare ancora. Perché è inevitabile. In un rapporto si è sempre destinati a sbagliare. E allora eccomi ad adorare un’altra storia di pazzi scatenati newyorkesi… in trasferta.

 

Per la maggior parte della mia vita, non ho mai immaginato che mi sarei sposato. Ma Kate ha fatto l’impossibile: mi ha cambiato. Penso che possiamo essere tutti d’accordo che fossi veramente meraviglioso prima, ma ora sono anche meglio.

Ma la strada che ci ha portato ad oggi non è stata tutti arcobaleni e erezioni. Ci sono stati errori e fraintendimenti degni di una tragedia greca. Ma Kate e io ce l’abbiamo fatta con la nostra inesauribile attrazione, la nostra ammirazione senza limite, e il nostro inesauribile amore l’uno per l’altro intatti. Detto questo, ci sono stati alcuni incidenti inaspettati a Las Vegas lo scorso weekend che avrebbero potuto essere un problema. È stato come… il mio test finale-

So cosa state pensando – che diavolo hai fatto questa volta? Relax. Non giudichiamo, o chiamiamo per la mia castrazione, finché non avete sentito tutta la storia.

E tenetevi forte perché stiamo per partire per un giro folle. Non vi aspetterete niente di meno no?

 

Ho temuto molto di trovarmi davanti un Twisted due la vendetta, con i suoi comportamenti esagerati, le sue prevedibilità e cliché. Ho temuto molto di rimanere delusa dall’ultimo volume di una serie di cui mi sono innamorata a primo volume e che poi in qualche modo ha perso il suo profumo di novità. Mi ha sempre regalato molto e di certo neanche in questo volume si è risparmiata.

Drew è irreverente e assolutamente adorabile, con il suo nuovo ruolo di padre, il suo carattere genuino, quei consigli schietti nella mente maschile, che elargisce in maniera naturale. Drew però effettivamente è cambiato, anche grazie a Kate. Pur essendo sempre un maschio, ha capito che ci sono altre priorità, che in un certo qual modo la sua vita abbraccia altro e si rimette in gioco, ogni giorno, pur di essere felice e di rendere felice la sua donna. Il viaggio nella Sin City diventa l’occasione per prepararsi ad un salto nel buio, a mettere fine ai suoi giorni da single incallito nella possibilità di costruire un futuro solido con Kate. Drew però non si lascia scappare l’occasione per ribadire il suo bisogno di sicurezza, per entrare in scenate di gelosia, nello spingersi a manifestazioni di lussuria, scatti e bevute. Il viaggio è l’occasione non solo per divertirsi, ma per mettere fine alle sue paure. Drew è un uomo che ha commesso diversi sbagli e che ha un immenso timore di rifarli, di ritornare ad essere solo e a perdersi in una routine fatta di lavoro e passeggio nei bar. Ma è questa la cosa interessante, vedere come nonostante tutto cerchi di fare la cosa giusta, si prodighi anche nei confronti di Billy e sempre ha in mente il benessere della donna che gli è a fianco. Tutto di questo libro è pazzo e sopra le righe, in fondo Drew lavora nell’azienda di famiglia, non ha di certo problemi finanziari e ha tutto a portata di assegno. Ma è proprio questo essere sopra le righe ad essere interessante, perché il lettore esce dalla propria routine per immergersi in un’atmosfera fatta di lusso e piacere estremo, per distrarsi dai propri problemi. L’America ricca e quasi irreale, che sfugge da qualsiasi classificazione e diventa quasi troppo. Un sogno, un’evasione, un momento fuori dal tempo.

Kate è sempre vagamente odiosa, perché vedendola tramite la cartina al tornasole di Drew ci accorgiamo della sua perfezione, del suo essere inarrivabile, del suo essere una dea incarnata. Ma come sempre è il nostro bell’uomo ad essere protagonista, che si intrattiene in maniera esplosiva con la sua donna.

La storia è di fiducia e di amore, di cambiamenti e di passi in avanti, di passione ed erotismo e naturalmente ha per protagonista un rito di passaggio indistinguibile e assolutamente sconvolgente.

L’ambientazione è piena di lustrini e di estremismo come solo Las Vegas può essere. Opulenza e gioco d’azzardo si rincorrono per un’atmosfera giocosa e di sfida, che imprime nella mente di Drew e in quella del lettore un momento di spietato realismo e momenti di panico, mentre si spera che Drew non combini guai.

Il particolare da non dimenticare? Una bottiglia di Pandora.

Romance, passione, sfida e timori si uniscono in un caleidoscopio lussurioso e pieno di eccessi, per regalarci la fine di una storia d’amore nuova e fantasmagorica, con un uomo che continua a sbagliare ma che cerca di porre rimedio ai suoi sbagli. Un uomo pieno di difetti, ma capace di accettarli e superarli, per rendere felice la donna che ama. Una conclusione piena e viva di una serie frizzante… in pieno stile Emma Chase.

Buona lettura guys!

 

 

Tied (Tangled #4) di Emma Chase

 


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