La vicenda vede lo psicologo Mariano incaricato di seguire il detective Alfredo Diaz, caduto in depressione dopo aver scoperto del tradimento della moglie, durante il suo lavoro. Da questo strano presupposto, un classico "What if", si scatenano tutta una serie di gag che porteranno i due a scoprire se stessi, a trovare un amico e a sgominare una pericolosa banda criminale.
L'operazione di Szifron è da vedere in un ottica di decostruzione dei canoni classici del buddy cop hollywodiano e in un certo senso è molto vicino a quanto fatto da Edgar Wright con Hot Fuzz - mantenendo le dovute distanze e la diversa comicità. In questo caso i pochi elementi drammatici, che solitamente fanno capolino nei film di questo genere, vengono subito smorzati e ribaltati in favore della comicità. La matrice argentina, quindi l'animo latino, diventa parte importante e necessaria nel delineare i diversi caratteri e il differente modo di agire, fattore che lo allontana da Hollywood e che, in un qualche modo, spiazza lo spettatore abituato ai vari Arma Letale e compagnia bella.
Una commedia davvero riuscita, dal ritmo sempre elevato seppure semplice nella sua struttura.
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