Da Pozzuoli arriva la conferma di una grande scoperta che riguarda il cervello e l’intelligenza dell’uomo. Il TIGEM, l’Istituto Telethon di Genetica e Medicina, in collaborazione con i ricercatori del Salk Institute di La Jolla, ha da tempo individuato un “gene-architetto del cervello”, il COUP-TFI, grazie al quale si stabilisce una corretta divisione del cervello e di conseguenza un ottimo funzionamento delle aree sensoriali e motorie: “Le aree cerebrali – spiega la dottoressa Michèele Studer, capo del gruppo di ricerca partenopeo – sono organizzate secondo un piano regolatore preciso ed equilibrato, dove gli spazi sono divisi seguendo criteri di funzionalità. In questo processo, COUP-TFI funge da architetto o, meglio, da urbanista, stabilendo gli spazi delle oltre 50 aree della corteccia”.
E’ proprio grazie alle aree della corteccia celebrale che gli uomini sono in grado di memorizzare, imparare, pensare e provare emozioni. A “decidere” come suddividere il cervello sarebbe dunque il COUP-TFI, che permette si sviluppare in ogni individuo un’abilità mentale piuttosto che un’altra, o in sua assenza causare difetti cognitivi: “L’attività del gene-architetto, che decide quanto spazio assegnare ad ogni area – continua la Studer – potrebbe contribuire a determinare le differenze individuali di abilità e comportamento che si sviluppano nel tempo, fornendo una base neurologica alla teoria psicologica delle “intelligenze multiple”, secondo cui l’intelligenza è in realtà un mix di abilità mentali, più o meno sviluppate da un individuo all’altro. Il malfunzionamento del gene potrebbe inoltre essere alla base di disordini comportamentali complessi”.