Elisabetta è sempre stata assennata e responsabile. Tranne in prima elementare, quando si faceva fare i compiti dal fratello gemello (non si prendeva neanche la briga di copiarli lei stessa, mi dice zia); o quando ha tentato di convincere la mamma di essersi fracassata la gamba scivolando “su una buccia di banana” (mentre si trattava di una caduta dal motorino, dove viaggiava in doppia persona senza casco); o più di recente quando s’è messa ad inseguire in stazione una ladra di cellulari, costringendola alla resa, non prima di averle infilato le mani nel “sottogonna” per recuperare il maltolto; o quando…ne potrei raccontare (tante) altre ma rischierei di perdere di vista lo scopo di questo post, ossia quello di festeggiare Elisabetta, vincitrice ex aequo*, per la sezione ”Documentari e inchieste”, del premio giornalistico ”Marco Rossi” con il suo reportage Di bianco c’è solo il telo. (per il doc vedi anche QUI)
Splendida donna, il tuo impegno e la tua ostinazione finalmente sono stati premiati, il presente ed il futuro sono tuoi (in barba a chi ti esortava a fare “un lavoro vero”).
* con Flavia Piccinni, autrice di “Italia-Romania: In viaggio con le badanti”
(foto della premiazione. da sx: Armini, Bonafoni, Ranieri, Sbaraglia)
Elisabetta Ranieri nasce a Catanzaro nel 1994. Laureata in Scienze della Comunicazione con una tesi dal titolo “L’Italia dal boom economico al caso Moro: i movimenti del ’68 e del ’77 analizzati attraverso le voci delle radio libere e dei cantautori”, ha da poco concluso un dottorato di Ricerca in Beni Culturali al Politecnico di Torino. E’ ricercatrice presso la facoltà di Ingegneria del Cinema presso il Politecnico di Torino, collabora da vari anni con Radio Popolare MI, e con Wr8 Web Radio Rai. Il mondo della radiofonia la appassiona, e per esso ha realizzato numerosi reportage di informazione e cronaca sociale (nell’ultimo anno anche a Lampedusa e in Val di Susa)