Magazine
Oggi vi parlerò di questo libro, letto durante le mie colazioni settembrine, solitarie, piovose.
Avevo pensato di raccontarvi di tre libri - della stessa autrice - in un solo post, ma poi avrei scritto troppo, e voglio assicurarmi di tenere desta la vostra concentrazione su di lei.
Comunque, con queste recensioni voglio perdere ogni obiettività.
Prima di tutto perchè vi ho già scritto diverse volte che non sono interessata, nè sono in grado, di parlare di libri, film, musica, arte in maniera oggettiva. Bisogna aver studiato tanto per farlo ed essersi allenati duramente. Bisogna essere critici, scrittori, professionisti seri e io non lo sono. Nello scrivere sono autodidatta al cento per cento. Una che al liceo nei componimenti prendeva nove, e che alle elementari veniva spedita dalla maestra a leggere i temini persino nelle altre sezioni - traumatizzante - ma pur sempre una gran dilettante.
Proprio per questo nell'ultimo anno mi sono sentita onorata di conoscere una persona che sulla propria scrittura appassionata ci sta scommettendo tanto. L'autrice è infatti amica mia, la conosco da poco anche se sembra tantissimo, come sempre nelle vere amicizie. La nostra è un'amicizia intellettuale, che si nutre di parole, è avida di scambi epistolari, ma non per questo i sorrisi live e le passeggiate fatte con gambe e braccia, non solo con la testa matta che ci ritroviamo, sono state meno emozionanti.
Lettere & meraviglia (time goes by) è il primo, piccolo grande libro di Marta, ed è anche il primo che ho voluto leggere. Mi è entrato prepotentemente nelle vene, più dei due successivi, più delle poesie, che sono state il mio vero approccio alla sua poetica, più delle recensioni puntuali e sferzanti, amorevoli, che l'autrice scrive abitualmente per la galleria d'arte nella quale lavora.
Lettere e meraviglia racconta vicende semplici, toccanti; è il percorso di formazione di un ragazzo poeta, un giovane uomo affascinante e tormentato che mi sembra di conoscere da sempre. In realtà mi sembra di aver conosciuto da sempre tutti i personaggi del libro, perchè le atmosfere in cui sono ambientate le loro vite mi sono molto care.
Marta proviene da un posto di mare e colline che ricorre costantemente nella mia vita, e negli stessi luoghi hanno preso vita anche le mie, di estati di formazione, ci sono stati autunni innamorati e brumosi anche per me in quei posti, e primavere lievi, colorate. E la smania di vita di quegli anni, le serate passate sotto al faro o nelle piccole enoteche di provincia, ci hanno credo legate in un modo speciale anche se ci siamo conosciute solo da adulte. C'è tutta la me stessa degli anni novanta, in queste pagine, e a quanto pare anche la Marta ventenne, che fa capolino con il suo sguardo che immagino già saggio: Kerouac e Ferlinghetti, i Soundgarden e Nick Cave; Jim, dove naturalmente Jim sta per Morrison. Il bisogno di viaggiare, di perdersi e di ritrovarsi; di raccontarsi, di descriversi, di condividere. Un uso della lingua italiana raffinato e lieve. Una sensibilità attenta ai piccoli dettagli, alle sfumature che ci cambiano la vita, mai banalizzate, però. E fortunatamente mai sdolcitata, la ragazza.
Questo gioiellino è un tuffo al cuore. Ho scritto una volta a Marta che a vent'anni ci si sente unici e incompresi, a trenta si capisce che non è così ma si anela a riconoscersi nei propri simili, e a selezionare molto bene e anche spietatamente. Vorrei far leggere questo lungo racconto ad amici e conoscenti, per misurare le reazioni, soppesare i commenti, e capire molte cose sull'essenza di chi ho di fronte. Siamo sempre in cerca di qualcosa, o ci riteniamo appagati dalla vita? Perseguiamo una specie di onestà intellettuale e umana, nelle nostre scelte, o abbiamo deciso di fregarcene e scordare chi eravamo, come eravamo quando davvero ci scottava l'asfalto sotto i piedi? E scotta ancora? Siamo innamorati di questa nostra vita? Comunque vada?
"Tutto passa. Quel che deve passare."
Un'affermazione che mi ha fatto sobbalzare sulla sedia.
Poi ci sono cose, persone, sensazioni, profumi che non passano mai, ed è bello così. Marta lo sa. Saperlo vuol dire accettare di crescere, e non è così semplice come dirlo.
qui, trovate altre info sul libro.
qui, curiosate nella testa dell'autrice.
e qui è quando l'avevo intervistata.
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Planet by Gabel, presenta una nuova Collezione dedicata a Milano
Milano, per ben sei mesi è al centro del mondo grazie ad Expo 2015, ed è stata scelta da Gabel per la più recente proposta della collezione di biancheria per... Leggere il seguito
Da Cassandramagazine
DA CLASSIFICARE -
Ted 2 e Ruth e Alex: trama, recensione e video trailer dei film del momento
E’ uscito in circa quattrocento sale italiane “Ted 2”, commedia irriverente e dissacrante di Seth McFarlane, autore di altri grandi successi come I Griffin e... Leggere il seguito
Da Rodolfo Monacelli
DA CLASSIFICARE -
FIFA 16 per iPhone e Android, novità incredibili sulla grafica mobile
FIFA 16 farà il suo debutto in versione mobile, per gli smartphone e i tablet Apple iPhone e iPad e su Android con alcune novità riguardanti la grafica che... Leggere il seguito
Da Rodolfo Monacelli
DA CLASSIFICARE -
Multe Autovelox nulle, partono ricorsi e risarcimenti con le nuove regole
La Consulta si è espressa proclamando nulle le multe fatte con gli autovelox mobili e tutti i dispositivi elettronici. Tale sentenza ha dato il via ad un fiume... Leggere il seguito
Da Rodolfo Monacelli
DA CLASSIFICARE -
Il popolarismo come antidoto al populismo
Nel capitolo “Come potrà sparire il populismo” del libro “Governare bene sarà possibile”, Giovanni Palladino propone la rivalutazione e l’applicazione del... Leggere il seguito
Da Libera E Forte
CULTURA, SOCIETÀ, DA CLASSIFICARE -
Saldi estate 2015 a Bologna, Venezia, Lombardia e Lazio: data di inizio e...
Continuiamo il nostro viaggio tra le regioni italiane circa l’inizio dei saldi di questa estate 2015; stavolta daremo informazioni su Bologna, Venezia, la... Leggere il seguito
Da Rodolfo Monacelli
DA CLASSIFICARE -
Come si trattano i sintomi e i segni della sindrome dell’occhio secco?
Con sindrome dell’occhio secco ci si riferisce a una patologia oculare piuttosto comune che può essere caratterizzata da ipolacrimia o da... Leggere il seguito
Da Nicolasit
SALUTE E BENESSERE