Magazine Diario personale

Time lapse.

Creato il 18 febbraio 2013 da Oliviabluebell
Time lapse.Una lettera. Quante cose ci si possono scrivere in una lettera. Quante cose ci puoi trovare in una lettera.
La apri e la leggi in macchina, all'ombra di un lampione e vedi quelle parole lì di fronte a te. Si materializzano, ti entrano nella testa e tutto quello che riesci a percepire è un tuo enorme no urlato sempre nella testa.
Ti gira la testa. L'ansia ti assale, il dubbio, le domande.
Sì le domande. Te ne poni tante di domande e a tutte dai sempre la stessa risposta.
Nulla. Non senti nulla. Più nulla.
E ti rimane un retrogusto dolceamaro in bocca.
Dolce per il ricordo e per il percorso fatto, i risultati personali ottenuti e la crescita fatta. Sua. Tua.
Amaro per la consapevolezza, la tua, che quello che c'era non c'è più e non ci sarà più.
Un po' te la prendi anche con te stessa perchè aspetti e aspetti che, non lo so, ti metta a piangere, ti venga voglia di spaccare qualcosa...insomma sei lì e aspetti una reazione, qualsiasi.
E invece senti solo il nulla.
Quel "non so cosa dire" che ti fa capire tutto.
Il nulla e il tutto che rendono improvvisamente tangibili tutti i passettini che hai fatto in poco più di un mese, le tue ammissioni di colpa con te stessa, il tuo volerti a tutti i costi ingabbiare nei cliché, la tua indole che si ribella e tu ora capisci che certe cose, certe reazioni, succedevano perchè non sei fatta così e non ci puoi fare nulla. Prenderne atto, fino in fondo, ed essere sincera e onesta.
Capisci che quello che per gli altri, la maggior parte degli altri, è un punto di arrivo per te è una costrizione del tuo io. Che non sei come tutte, che non vuoi ciò che tutte vogliono, che sei semplicemente e stupendamente diversa. Tutto qui.
E sai che tu indietro non ci tornerai. Che finalmente la tua risposta è lì, di fronte a te, la guardi e sorridi. Serena. Tranquilla. Completa. In quel no.

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