Tingere con l'alcea (o althea o althaea o malvone)

Da Lanterna

Nel giardino del polacco, pian piano abbiamo visto crescere questa pianta alta e decisa, con foglie grandi come una piadina.
Io, di natura pessimista, ho pensato fosse un erbaccione. Luca ha insistito per aspettare e vedere. Come odio dargli sempre ragione (quando si parla di piante)!
Poco più di una settimana fa, il signore che tiene le arnie vicino a noi (detto d'ora in poi "il signore delle api") ci ha detto che si trattava di malvone. Ovvero alcea rosea. Ovvero la stessa pianta che abbiamo seminato nell'orto tintorio un paio di settimane fa.
Abbiamo aspettato con ansia di capire se si trattasse di alcea rosea vera e propria o se, per una botta di fortuna, non avessimo anche la varietà nigra.
Al ritorno da Roma, l'abbiamo finalmente vista fiorita: è rosea.
Il giorno dopo, son partita in tromba: sono andata dal polacco con tanto di pentole scrause e ho raccolto i fiori.

Poi, nella mia cucina all'aperto nuova di zecca, ho preparato il bagno colore.

E ho lasciato in infusione tutta la notte. Il mattino dopo, prima che i figli si svegliassero, sono andata a mettere a bagno la lana, mordenzando con l'aceto bianco per ravvivare il punto di rosso.
Le premesse mi facevano ben sperare in un rosa delicato.

Forse un po' troppo delicato, se questo è il risultato.

Insomma, un fail talmente evidente che non ho neanche lasciato asciugare la lana: l'ho ritinta subito, approfittando del fatto di aver appena comprato una busta di campeggio.
Però devo dire che l'esperimento non è andato del tutto male. Avevo preparato un bagno colore con le foglie di malvone (con tanta convinzione da non averlo neanche fotografato) e ci ho buttato una matassa che nel passato si era colorata di un beigiolino senza senso.
E quella è venuta proprio bene, di un giallo luminoso e deciso.

Anche questo è il bello degli esperimenti.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :