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“Tinker Tailor Soldier Spy” (La Talpa), come da sempre è il titolo italiano del romanzo, è un film che per qualche ragione, mi sembra riuscire ad affondare un sacco dei film di spionaggio contemporanei improntati soprattutto ad una adrenalinica e ultra-cinetica azione: molti film del genere nella loro fretta di entrare nello spionaggio vero e proprio, fondamentalmente non riescono a creare personaggi e scenari come invece è riuscito questo film del regista svedese Tomas Alfredson del precedente horror vampirico di successo “Lasciami entrare”(Let Me In)('09).
Basato sul celeberrimo romanzo di John le Carré, il film preme alcuni tasti, nella sua particolare forma di narrazione con l'adottare una originale forma drammatica. Se avete letto il libro di Le Carré (che non ho più letto da decenni), non sarà forse così problematico capire chi è ogniuno dei personaggi e che cosa stia succedendo. Se invece lo si vede “al buio”, la trama puà risultare quanto mai confusa e frustrante.
Gary Oldman interpreta egregiamente George Smiley, un agente in pensione dell'intelligence britannica il quale viene riportato all'ovile per stanare un agente doppiogiochista che lavora per i sovietici. Si ritiene che il colpevole si annidi tra i quattro alti dirigenti che lavorano all'interno de"il Circus", interpretati da uno splendido cast di attori britannici e irlandesi notissimi e noti: il direttore delle operazioni Percy Alleline (Toby Jones), e gli alti funzionari Bill Haydon (Colin Firth), Roy Bland (Ciaran Hinds), e Toby Esterhase (David Dencik). Il titolo del film si riferisce al soprannomi dati agli uomini da "Controllo" (John Hurt), il capo del Circus. Con l'aiuto del braccio destro Peter Guillam (Benedict Cumberbatch), Smiley osserva e raccoglie informazioni, seguendo un sentiero che sembra essere sempre costante a intorcigliarsi su se stesso. Ma quando un agente in missione chiamato Ricki Tarr (il bravissimo e sempre più lanciato Tom Hardy) si fa avanti a fornire alcuni dettagli determinanti. il caso sembra pronto per essere vicino ad una possibile conclusione. Questa è una mia descrizione della trama notevolmente semplificata, per non dire altro.
“Tinker Tailor Soldier Spy” ha alcune qualità molto ammirevoli. Le interpretazioni sono forti su tutta la linea, con Gary Oldman, in particolare, che offre una prestazione veramente efficace. Mi piace il laconico, stanco modo in cui ci restituisce Smiley. C'è anche un bel lavoro d'immedesimzione mimetica, sia per quanto riguarda l'aspetto fisico che il tono generale della personalità di Smiley, veramente vibrante. Il regista Tomas Alfredson (“Lasciami entrare”, cit.) ha certamente fatto un film che si sente in tutta la sua classe.
Le mie riserve non derivano da nulla di ciò che è visibile sullo schermo, ma derivano dal modo in cui vengono presentate certe cose. Come tutti i membri del Circus e dei suoi agenti si incastrano e si intersecano, le reali motivazioni di ognuno vengono dissimulate. Il film inizia con una maldestra azione a Budapest (magistrale “sequenza madre” e d'azione del film di cui sarà protagonista il personaggio di Mark Strong, altro attore britannico bravissimo e sempre più lanciato), la quale finisce per lasciare molti cadaveri nella sua scia. Non sembrano chiari i motivi per cui l'azione è stata messa in scena, né a loro volta saranno chiare le ripercussioni che avranno origine da questo fallimento. Poi il racconto si trasferisce all'interno del Circus, dove Alleline e gli altri parlano e fanno strategie. Smiley invece si mette a scavare. Parla delle cose che sta cercando, utilizzando una terminologia spionistica, se mai lo fosse stata, definita. Ricki Tarr ci illustra dal nulla la sua storia con una donna russa che sostiene di avere informazioni importanti. Il film va spesso in flashback, che creano solo più confusione su ciò che sta succedendo e perché. Arrivati alla mezz'ora finale, seguire le sottotrame e i diversi interfogliati finali incomincia ad appesantire il film, rendendone un poco ardua la visione, soprattutto per l'impenetrabilità di certi dialoghi e situazioni. “Tinker Tailor Soldier Spy” non è certamente un brutto film (lo spiazzante, ironico, ma anche adattissimo e illuminante finale, su quelle che sono tutte le realtà e le dinamiche all'interno del “Circus”, colto utilizzando unicamente e per tutta la sua interezza una splendida versione di “La Mer” di Charles Trenet interpretata da Julio Iglesias -la colonna sonora è dell'”almodovariano” Alberto Iglesias- questo finale dicevo, è bellissimo e originale) ma è certamente assolutamente impenetrabile e di ben poca accessibilità.
In un'epoca in cui così tanti film hanno trame, intrighi e complotti da “rim-bambini”, si potrebbe pensare che non dovrei criticare un film come questo, sicuramente troppo intelligente e ambizioso nella sua narrazione. Questo è vero. Ma non posso esimermi dal segnalare che non vengono fornite informazioni sufficienti per poter seguire abbastanza la storia, a meno che non si abbia letto abbastanza a ridosso il famoso libro. Un film decisamente riuscito delle ultissime stagioni era estremamente complicato (“Inception” ['10] di Christopher Nolan), ma non ho avuto difficoltà a seguirlo perché era stato compiuto un buon lavoro nel fornire le informazioni di cui si aveva bisogno per essere coinvolti dagli avvenimenti e dalla storia. “TTSS” è davvero un film intelligente. E questo oggi è assolutamente ammirevole. Vi è, tuttavia, troppa fiducia negli autori che l'intricatissima trama del romanzo sarebbe riuscita più approcciabile con questo loro fedelissimo adattamento del libro. Parte di questa fiducia si disperde proprio nella scarsa chiarezza del film. Confidiamo nel fatto che se la storia sta per addentrarsi in territori veramente complessi, ci verranno dati dettagli sufficienti per fare tutti i collegamenti necessari. Un film non deve condurci per mano, ha bisogno semplicemente di fornire una mappa leggibile e percorribile, per così dire, “Spy Solider Tinker Tailor” non introduce completamente tutti i sospetti che sono presenti nel libro su ogni personaggio, né fornisce specifiche e sufficienti informazioni sul funzionamento del “Circus”. Il risultato - per me, almeno - è stata l'incapacità per lunghi tratti di seguire la storia e, di conseguenza, la mancanza dell'urgenza così ben espressa da un grandioso Gary Oldman, diSmiley nella sua ricerca per trovare l'agente doppiogiochista.
Sul recentemente uscito Blu-ray R1 Director's Cut del suo sottovalutato thriller-horror del 1998, “Mimic”, il famoso Guillermo Del Toro dice che la suspense è costruita quando il pubblico sa cosa sta per accadere prima che i personaggi compiano alcune azioni, o vengano a conoscenza degli elementi di cui lo spettatore è già a conoscenza. In altre parole, si coglie la posta in gioco e i pericoli connessi, mentre i personaggi stanno ancora cercando di capire cosa gli accadrà. Certamente l'idea di un agente doppiogiochista nell'agenzia nazionale di intelligence britannica, l'MI6, è una situazione pericolosa. In effetti, vediamo che diversi personaggi moriranno nel tentativo di ottenere che la verità venga fuori. Il problema è appunto che i pericoli non sono sempre visibili in anticipo. Eventi nel mentre che avevano luogo, mi coglievano a pensare: "Caspita, mi sa che è stato importante." Se avessi capito prima le dinamiche per cui alcune vite del film erano in gioco e perché, credo che avrei distolto molto meno l'attenzione da altre cose più importanti. Anche in questo caso, si è trattato semplicemente del fatto che il film non ha voluto prendersi il tempo necessario a stabilire e fornire delle spiegazioni pertinenti. Il romanzo di LeCarre è certamente lungo, (precedentemente ne era stata difatti tratta la bella serie tv degli anni '80 con Alec Guinness), e cercare di spremerlo tutto in due ore ha evidentemente creato una sorte di impasse.
Guardando indietro, mi rendo conto che quello che ho scritto probabilmente suona più come una sessione di critiche che una recensione positiva del film. Ma non è così. Questa è solo stata la mia esperienza con “Tinker Tailor Soldier Spy”. Posso anche essere onesto. Ho il sospetto che molti altri spettatori avranno avuto una simile esperienza. Un critico cinematografico collega mi ha detto che, alla sua proiezione a Venezia, vennero distribuite dalla produzione anche delle cartoline su “chi è chi”, per spiegare il background dei personaggi, così come alcuni dei termini utilizzati nel film. Avrei goduto “TTSS” di più se avessi avuto anch'io prima quelle brochure o quelle cartoline? Difficile da dire. Ma se dovete letteralmente dare al pubblico un foglietto atto a poter capire cosa stia succedendo, direi a qualche fondamentale livello, il film ha fallito.
Nota: Ho brevemente considerato di rileggere dopo tanti anni il bellissimo libro di Le Carrè e rivedere il film una seconda volta per vedere se mi piacesse di più, perchè comunque mi è già piaciuto abbastanza. Ma alla fine ho deciso di no, almeno non prima di scrivere questi miei pensieri, altrimenti sarebbe passato troppo tempo prima di poter scrivervi questa recensione. Perché? In parte perché sono enormemente preso dalla visione di troppi film e siamo ad inizio stagione , quando tanti film devono appunto essere visti per poi scriverci sopra, e in parte perché sospetto che allo spettatore medio anche avendo l'opportunità di leggersi il libro, non gliene freghi nulla e che non lo farebbe. Se mai deciderò di dare a “TTSS” una seconda visione dopo la rilettura del romanzo - e se cambio idea – potete essere sicuri che ne scriverò qui a riguardo.
Trivia (in parte tradotti da IMDB)
Michael fassbender era stato originariamente lanciato per la parte di Ricki Tarr, ma dovette farsi indietro perché era occupato nelle riprese"X.Men : L'Inizio” e venne sostituito da Tom Hardy
Si tratta del primo film in inglese di Tomas Alfredson.
Peter Morgan ha scritto una bozza per la sceneggiatura e stava per scrivere la bozza finale, ma ha perso l'assegnazione della sceneggiatura a causa della morte di un familiare. Egli rimane produttore esecutivo di questo film.
Jared Harris era stato originariamente lanciato come Percy Allenine, ma dovette anche lui farsi indietro a causa di conflitti di lavorazione con“Sherlock Holmes: Gioco di ombre” ed è stato sostituito da Toby Jones.
Il produttore Tim Bevan ha raccomandatoTom Hardy per il ruolo di Ricki Tarr, affermando che somigliava ad un giovane Robert Redford.
Per prepararsi al ruolo di George Smiley, Gary Oldman ha mangiato un sacco di melasse e crema al fine di "mettere su un po di pancia da mezza età". Oldman ha anche visto la famosa interpretazione di Sir Alec Guinness de “La Talpa”, e si è pagato il viaggio per una visita al creatore di Smiley John Le Carrè: "Il modo in cui si toccava la camicia, ha parlato e così via, ho preso tutto questo e l'ho utilizzato. Spero che egli non mentisse, ma Smiley è nel suo DNA ".
Gary Oldman ha basato la sua interpretazione di George Smiley su un dialogo del romanzo "Tinker, Tailor, Soldier, Spy" "Giorgio è come un rettile, disse una volta Anne ad Haydon in confidenza, George Abbassa la temperatura finché non è la stessa della sala. intorno a lui. Poi non perde calore regolandosi con l'ambiente circostante ".. Tomas Alfredson ha ulterioriormente precisato che Smiley è simile a una tartaruga ", perché la tartaruga ha così gran parte del suo corpo nascosto all'interno di una conchiglia, è fissa e non ha molte espressioni diverse."
John Hurt fu la prima scelta per interpretare George Smiley in pre-produzione, ma gli fu in seguito dato il ruolo di “Controllo”.
Gary Oldman ha descritto Tomas Alfredson come pretendente un approccio quasi voyeuristico, girando a lungo con le lenti a focale cortissima: "E 'stato come se stesse compiendo delle intercettazioni, come un guardone, che è quello che bisognava fare per il film, e per restituire il lavoro spesso miserevole che si deve compiere nel mondo dello spionaggio".
Gary Oldman è andato in un antico negozio di ottica, a Pasadena, per cercare gli occhiali giusti per adattarsi a George Smiley: "Le lenti a fondo di bicchiere sono così iconiche per Smiley, fanno parte del suo personaggio. E'come l'Aston Martin o il vodka Martini per James Bond..." Oldman ha cercato per centinaia di montature di occhiali prima di trovare gli occhiali appropriati.
Benedict Cumberbatch descrive il suo ruolo di Peter Guillam come uno dei fondamentali esercizi di recitazione: "Ho sempre voluto interpretare una spia - non sono mai quel che sembrano."
I realizzatori hanno cercato per 18 mesi l'attore giusto per interpretare George Smiley. Erano sul punto di cancellare il film prima che il produttore Tim Bevan pensasse a Gary Oldman come Smiley.
John Le Carrè, autore del romanzo "Tinker, Tailor, Soldier, Spy", fa la sua apparizione come ospite un po' ubriaco alla festa di Natale.
Tomas Alfredson ha basato l'ambientazione sulla sua prima impressione di Londra, quando ha visitato la città nel 1970: una gamma di colori dal marrone al grigio, ombrosa e illuminata soprattutto da lampadine, e le strade sporche. "Se vedi Londra ora e in quel momento, si tratta di due città diverse Oggi è una città bianca e luminosa;. Allora era nera e oscura,;. Era così sporca, e si sentiva ancora la guerra in tutto"
L'espressione sentrirsi "una mano sotto il culo" sarebbe stata in origine suggerita a John Le Carrè da WH Auden .
I realizzatori considerano la versione di questo film di George Smiley come ancora la più emozionante "Si vede una personalità selvaggia dentro agli occhi di Gary, lui probabilmente può essere crudele, forse anche più malinconico E ' un uomo che si presenta in un modo, ma internamente c'è un grande. tristezza ..."
Tim Bevan ha citato il thriller “La Conersazione” e “Il Conformista” come influenze visive del film.
Per prepararsi per il ruolo di Peter Guillam, Benedict Cumberbatch è andato alla città marocchina di Essaouira, dove Guillam era stato di stanza nella storia: "Ha una qualità leggermente da incubo: ero in giro per la strade di notte, pensando a come deve essere piacere sapere che ogni volta potrebbe essere l'ultima. "
Tomas Alfredson ha fatto scrivere a John Le Carrè una parte del dialogo per la conferenza al Circus: "Quando l'abbiamo provato, sembrava come se Bill Haydon dovesse dire qualcosa, ma cosa direbbe al meglio, e allora perché non chiamare John le Carré e vedere se era disponibile? Sentirlo? E lo abbiamo chiamato, descrivendoli la situazione. Pensò per 15 secondi e ci disse, afferrando una penna, è qui! Fu un momento fantastico". Colin Firth ha scherzosamente suggerito un cuscino di velluto per la carta su cui è stato scritto questo dialogo.
Il word processor visto nell'ufficio del Circus è un modello Wang 1200, il primo del suo genere (prima dell'avvento dei personal computer e delle workstation dell'era digitale).
Le riprese hanno avuto luogo presso una caserma militare in disuso nel nord di Londra, in una posizione molto più economica e che offriva ampio spazio per gli scenografi nel ricreare gli interni di immobili per le riprese londinesi. I corridoi della caserma e le alcove sono state utilizzate per le riprese in ambienti interni, e il lato di un edificio era “camuffato” come il bar Wimpy.
Venne offerto a Gary Oldman di indossare una parrucca canuta per il suo ruolo, ma egli ha rifiutato a favore di una decolorazione dei capelli e di una pettinatura più naturale per una persona di mezza età, come Smiley.
Il film è dedicato alla sceneggiatrice Bridget O'Connor , che ha completato il lavoro sul suo film prima di morire di cancro.
La canzone svedese ascoltato nella prima scena di “Controllo” è "Terra, du välsignade" (Beata Paese) cantata da Jussi Bjorling. Il registaTomas Alfredson è svedese, ma la canzone serve anche come un'indicazione del patriottismo di “Controllo”.
Il personaggio di John Hurt è indicato semplicemente come "Controllo". In “Agente Speciale Get Smart” Maxwell Smart (interpretato daDon Adams ), serve una organizzazione segreta chiamata CONTROLLO.
Nel romanzo "Tinker, Tailor, Soldier, Spy", Peter Guillam era in un rapporti con una musicista di nome Camilla. Nel film lui è un omosessuale in relazione con un uomo, secondo Benedict Cumberbatch una decisione creativa che funziona bene nel film: "La sessualità è uno strumento molto potente poi Guillam poiché mantenendo segreta la sua omosessualità è così esposto al ricatto;. si richiede una certa quantità di segretezza, che va di pari passo con lo spionaggio".
Nel romanzo "Tinker, Tailor, Soldier, Spy", la missione di Jim Prideaux ha avuto luogo in Cecoslovacchia, nel film la missione si svolge in Ungheria. Il cambiamento di ambientzione è stato perché l'Ungheria offre una riduzione fiscale del 20% per le produzioni cinematografiche.
Il film ha richiesto sei mesi di modifiche, dopo la sua lavorazione
David Thewlis e Ralph Fiennes furono considerati per dei ruoli.
In una delle scene di flashback di “Controllo”, egli sta parlando al telefono, sulla scrivania dietro di lui ci sono due bulldogs drappeggiati nella Union Jack. Queste figure sono stati create da Royal Doulton durante la seconda guerra mondiale per rappresentare il patriottismo.
Spoiler
Le voci di trivia/curiosità seguenti possono rivelare importanti aspetti della trama
Per prepararsi per il ruolo di Bill Haydon, Colin Firth ha rigurdato i filmati di Kim Philby alla conferenza stampa del 1955. In questa conferenza, tenutasi dopo la defezione degli inglesi traditori Donald MacLean e Guy Burgess, Philby negò con veemenza di essere un traditore ... sette anni dopo fuggì a Mosca. "Si può vedere la tremenda tensione nel suo linguaggio del corpo e nella sua espressione del viso, ma non può nascondere il senso del male".
La canzone francese sentita nelle scene finali del film è "La Mer" di Charles Trenèt, ma cantata da Julio Iglesias. Questa canzone è stata scelta dai registi perché hanno pensato che fosse una canzone che George Smiley avrebbe ascoltato quando era solo, Tomas Alfredson ha invece descritto la canzone e il suo testo, come contenente “tutto ciò che il mondo del MI6 non è".
Premi
American Society of Cinematographers, USA Anno 2012 Nominato agli ASC Award Outstanding Achievement in Cinematography per la distribuzioni cinematografica a
Hoyte Van Hoytema
Britannic Independent Film Awards Anno 2011 Ha vinto il Britannic Independent Film Award per la Miglior realizzazione tecnica
Maria Djurkovic
Per la progettazione della produzione. Nominato ai Britannic Independent Film Award come Miglior Attore
Gary Oldman
Miglior Film Britannico Indipendente
Miglior Regista
Tomas Alfredson
Miglior attore non protagonista
Tom Hardy
Miglior attore non protagonista
Benedict Cumberbatch
Miglior attrice non protagonista
Kathy Burke
Chicago Film Critics Association Awards Anno 2011 Nominato ACCP Award come Miglior Attore
Gary Oldman
Migliore sceneggiatura, adattata
Peter Straughan
Bridget O'Connor
London Critics Circle Film Awards Anno 2012 Nominato ALFS Award come Attore dell'Anno
Gary Oldman
Attore britannico of the Year
Gary Oldman
Film Britannico dell'anno
Film dell'anno
Sceneggiatura dell'anno
Pere Straughan
Bridget O'Connor
Contributo Tecnico dell'Anno
Maria Djurkovic
Per la progettazione di produzione Los Angeles Film Critics Association Awards Anno 2012 2 ° posto LAFCA Award per la Migliore Production design
Maria Djurkovic
National Society of Film Critics Awards, USA Anno 2012 2 ° posto Premio NSFC Miglior Attore
Gary Oldman
On line Film Critics Society Awards Anno 2012 Ha vinto il CFO Award Miglior sceneggiatura
Bridget O'Connor
Peter Straughan
Nominato al CFO Award per il Miglior Montaggio
Dino Jonsater
Statuetta come miglior attore
Gary Oldman
San Francisco Film Critics Circle Anno 2011 Ha vinto il Premio SFFCC per Miglior Attore
Gary Oldman
Miglior sceneggiatura
Peter Straughan
Bridget O'Connor
Satellite Awards Anno 2011 Nominato al Satellite Award come Miglior Attore in un Film
Gary Oldman
Miglior Regista
Tomas Alfredson
Miglior film
Festival di Venezia Anno 2011 Nominato al Leone d'oro Tomas Alfredson
Washington DC Area Film Critics Association Awards Anno 2011 Nominato WAFCA Award per la Miglior sceneggiatura
Bridget O'Connor
Peter Straughan
Napoleone Wilson
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