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Tinykeep, Recensione Pc

Creato il 24 giugno 2015 da Edoedo77

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L’universo indie è assolutamente una bolgia. Si trova di tutto. In questo, ha suscitato la nostra curiosità Tinykeep. Si tratta di un hack ‘n slash firmato da Phigames che se all’estero non vuol dire molto, da noi in Italia i riferimenti si sprecano.

Gli sviluppatori hanno dapprima finanziato il lavoro su Kickstarter ottenendo 26mila sterline (o giù di li) per poi, dopo una lunga fase Beta, pubblicare il gioco su Steam a fine settembre 2014 grazie a Digital Tribes.

Abbiamo giocato a questo titolo che si prefigge di creare ambienti sempre nuovi e che ha la componente roguelike che dà quel grado di sfida sempre più apprezzato dagli utenti. Senza dimenticare che il gioco in questione è sempre in costante aggiornamento con l’ultimo datato fine maggio.

SOPRAVVIVERE NEI SOTTERRANEI

Abbiamo appena finito di scrivere che TinyKeep è un roguelike, ciò significa che il gioco include la morte permanente del personaggio con la conseguenza di dover ripartire dall’inizio e con un nuovo eroe ogni volte si viene eliminati.

I sotterranei generati casualmente dal programma sono irti di pericoli. Umani, ma anche scheletri, golem ed altre creature appartenenti al bestiario Fantasy, compaiono in questo titolo.

Il gameplay è classico: mouse e tastiera ma Tinykeep supporta bene anche il joypad per un approccio ancora più action. Vista la natura roguelike, però, suggeriamo la vecchissima tattica hit e run, ovvero colpite e fuggite perché ogni scontro può essere l’ultimo. Diciamo subito che le prime volte possono essere anche frustranti. Arma e scudo, però, soprattutto se adeguati saranno (ovviamente) fondamentale.

Sarà importantissima la tempistica degli attacchi perché se si sbaglia, ci si può scoprire il fianco al nemico. Ci saranno ovviamente armi ed oggetti da raccogliere in nostro aiuto sparsi per i meandri del gioco. Esistono anche dei punti dove è possibile acquistare il necessario spendendo i denari raccolti dai forzieri o dai nemici eliminati. Bonus sotto forma di cibo vario aiuterà, invece, a recuperare energia vitale mentre non esiste un inventario. Più action di così…

Bisognerà stare attenti anche alle trappole e macchine mortali simpaticamente disposte nei dungeon.

Uno degli scopi del gioco, oltre a sopravvivere ed uscire dalle segrete segretissime del castello è quello di salvare alcuni sfortunati prigionieri. Quest’ultimi non saranno sempre contenti di vedervi per cui potrebbero anche decidere di attaccarvi o seguirvi aiutandovi nei combattimenti… o ancora girare senza scopo.

TUTTO OK, MA UN PO’ RIPETITIVO…

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Il fattore ripetitività in un hack and slash è sempre dietro l’angolo. Tutti lo sono, ma c’è chi lo mostra di più, chi, invece, di meno. Tinykeep non offre troppa varietà benché gli ambienti (simili) si rimescolino ad ogni partita. L’azione diventa ben presto ripetitiva perché manca un po’ di sale, alias contenuti e varietà.

L’approccio spartano, a parte l’editor del personaggio non eccessivamente curato, e qualche breve opzione, si è subito buttati nella mischia.

I labirinti sono troppo simili tra loro per cui difficilmente si coglie una reale differenza anche se si tratta di riposizionamento di oggetti, nemici o disposizione delle mura delle varie stanze ed altro.
Un peccato, dovuto sicuramente alla pochezza di mezzi economici (il gioco è stato finanziato con poco più di 26mila sterline ed è ovvio che, costi di produzione ulteriori che non conosciamo, non si possa pretendere molto) per cui non possiamo essere troppo duri con il lavoro fatto da Phigames.

MA CON QUALCHE IDEA INTERESSANTE

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Se le armi sono poche, il gameplay puro è forse il lato migliore di Tinykeep. E’ possibile, infatti, sfruttare, gli ambienti a proprio favore come ad esempio rovesciare un braciere addosso ai nemici con facili risvolti e vantaggii, costituisce un’ottima variante e rende più profondo, e divertente, la giocabilità. Tenendo sempre a mente la parola d’ordine: sopravvivere.

GRAFICA DEFORMED, BUONE ANIMAZIONI, OTTIMA MUSICA

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Dal punto di vista tecnico, Tinykeep non è assolutamente male visti i mezzi risicati con i quali è stato realizzato ed è ancora supportato.

Lo stile grafico deformed ha il suo perché ed è carino. Alla lontana, ma per darvi un punto di riferimento, i personaggi ricordano i Mii di Nintendo.
La visuale e generalmente a tre quarti (un po’ spostata verso l’alto per intenderci) il che facilità le fasi di azione. Gli ambienti, benché tutto sommato non troppo vari, sono realizzati bene ed in genere il design dei mostri è azzeccato.
L’atmosfera lugubre ma capace al tempo stesso di non prendersi troppo sul serio è ben fatta. Se si superano i primi due piani del labirinto, i vari dugneon successivi saranno molto più grandi con nuovi nemici ed ostacoli da superare. Manca forse di quel pizzico di personalità che potrebbe far entrare Tinykeep tra i titoli da non dimenticare.

Le animazioni potremmo anche definirle carine ed accompagnano molto bene il giocatore e la sua azione. Funzionano adeguatamente il sistema di luci ed ombre con gli effetti particellari (fuoco in primis) molto interessanti anche se basilari.
Anche la fisica funziona bene con diversi tocchi di classe (tra le piccolezze notiamo anche il fatto che le frecce dei nemici, se ci colpiscono, rimangono conficcate, ad esempio).
A far lievitare il voto in alto ci pensa anche la fluidità. Salvo qualche incertezza, il titolo fila liscio.

I combattimenti diventano quindi anche una questione di colpo d’occhio mentre le musiche sono davvero piacevoli da ascoltare, il doppiaggio (per quel poco di narrazione, è presente in inglese ma non ci ha impressionati più di tanto). E’ anche possibile acquistarle separatamente. Diciamo che con i pochi mezzi, questo titolo si difende, e non poco, anche perché i difetti non sono tantissimi.

COMMENTO FINALE

Un buon potenziale che se supportato potrebbe ancora regalare soddisfazioni e sorprese. Tinykeep potremmo definirlo così. Un prodotto che tenta di non confondersi nell’oceano degli Indie e che lo fa con la sua semplicità ed un gameplay dalle meccaniche dirette senza troppi fronzoli.

Può piacere ai fan del Fantasy, del roguelike, delle sfide difficili, delle classiche ambientazioni lugubri. Può non piacere a chi chiede, invece, estrema varietà, tante armi da raccogliere, attacchi diversificati ed altro (leggasi tra queste anche originalità che non è un concetto appartenete a questa produzione) nonché forte personalità. Si perché per qualche motivo, nel suo insieme, il gioco è un po’ privo di mordente.

Tinykeep è un piccolo gioco realizzato da un team piccolissimo e con pochissimi mezzi che comunque è riuscito a difendersi puntando sulla schiettezza sacrificando diverse cose. Purtroppo è troppo ripetitivo anche se alcune sfumature del gameplay possono essere interessanti.
Il prezzo è anche sceso e nel corso del tempo si è aggiunto il supporto Mac e Linux. Si può anche premiare lo sforzo anche se le promesse, e le premesse, su Kickstarter erano diverse ma abbiamo visto a scempi inenarrabili, abbiamo visto titoli altisonanti fallire miseramente per mancanza di ottimizzazione e così via. Se non altro Tinykeep si fa giocare ed è anche divertente… quando non si muore.

PREGI: E’ diretto, non ha fronzoli. Grado di sfida giusto. Gameplay onesto. Tecnicamente carino. Supportato.

DIFETTI: Diventa ripetitivo. Si vedono alcuni limiti. Ci sarebbe piaciuto ancora più vario. Poco originale.


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