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Tipi da spiaggia/1 – Quando la coppia scoppia

Da Iomemestessa

Capisci che finirà a schifìo già all’imbarco.

Questi due, dalla Sardegna torneranno, prima o poi, ma non insieme. Di solito lei è una strafiga e lui un pirla. Col portafoglio gonfio, però. Ad oggi mai pervenuta situazione inversa.

Il pirla è evidentemente figlio di un industrialotto (lombardo, romano, veneto, non ci son differenze) che differisce dal padre in due aspetti sostanziali: c’ha voglia di fare una mazza (mentre il genitore, ammettiamolo, s’è sempre fatto un culo così) e la strafiga anzichè mantenerla e metterle su una boutique in centro, sulla scorta dell’esperienza dell’anziano ma più sgamato genitore, se l’è sposata, per scoprire che sarà sì una strafiga ma è anche, e soprattutto, una rompicoglioni epocale.

La coppia, che pare un remake 2013 di Jessica e Ivano, con tutto il rispetto per Jessica e Ivano che forse qualche contenuto in più ce l’avevano, si trascina appresso un ragazzetto in età prescolare che ha tutta l’aria di volersi far affidare ai servizi sociali piuttosto che trascorrere ulteriore tempo con questi due che, da come li tratta, e da come lo trattano, deve vedere (per sua fortuna) piuttosto di rado.

All’arrivo il nastro bagagli rigurgita una quantità spropositata di valigie, per un sovrapprezzo all’imbarco che deve essere stato pari al PIL di un medio Paese Africano. Lei fa la faccia schifata di quella che un piccione le ha appena cagato su un piede, lui, sacramentando come chi alla fatica non è particolarmente avvezzo, spinge un carrello bagagli colmo all’inverosimile.

All’uscita salgono su una navetta che li trasporterà in un resort cinque palle lusso, dove il nano sarà allocato al babyclub al fine ultimo e fondamentale di levarselo dai maroni, e loro potranno dedicarsi alle loro attività preferite, sbattere le ciglia, lei, e guardare le tette delle altre, lui.

Con un po’ di fortuna il continuativo battito di ciglia porterà a lei un nuovo maschio da fregare, mentre l’osservatorio tette fornirà a lui una nuova stronza naturale da mantenere.

E barcollando su nuovi equilibri, rientreranno tutti in città. Eccetto il nano che nel frattempo avrà tentato di farsi adottare da un’altra famiglia, leggermente meno disfunzionale.


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