Sono settimane impegnative per me e i soci di #aciascunoilsuo, Silvia e Alessandro. Sul fronte organizzativo, certo, ma non solo… il fine settimana appena trascorso, così come quello a venire, ci ha visto concentrati nel coordinamento di due blog tour in contemporanea: #TipicaMenteRimini e #Back2Castelfalfi. Ma, a differenza di Alessandro – che comunque era in altre faccende affaccendato – io e Silvia siamo pure riuscite a ritagliarci la possibilità di vivere in diretta i due blog tour.
In pieno stile “Aury’s Passions”, una prima impressione che posso tirar fuori dall’incrocio tra il blog tour toscano e quello romagnolo non può che avere carattere mangereccio. Dai commenti lasciati sui vari social, posso affermare senza ombra di smentita che i blogger della categoria “giovani” del primo weekend di #TipicaMenteRimini – Ezio, Manuela e Valentina – sono rimasti entusiasti del programma enogastronomico che abbiamo loro proposto. Inutile dire che la piadina romagnola li ha immediatamente conquistati; d’altronde, è il nostro prodotto di punta ;-)
Non solo si sono rimpinzati per benino di piade e crescioni farciti con ogni ben di dio alla Casina del Bosco, ma hanno pure imparato a farla, la piadina! Ora ci tocca aspettare e vedere se saranno in grado di riprodurre i segreti imparati alla sede di Rimini Tipica anche a casa loro… certo, noi glielo auguriamo di tutto cuore, ma allo stesso tempo spero anche che non riescano del tutto nell’intento, così rimane una scusa valida affinché organizzino un altro bel viaggetto in terra di Romagna ;)
Dopo la piadinata, i blogger si sono lasciati coccolare dalla Strada dei vini e dei Sapori che li ha “instradati” verso la conoscenza dei prodotti viti-vinicoli di Coriano. Ciò che però ho più invidiato ai blogger è stato il pranzo al Ristorante dallo Zio: in pieno centro storico di Rimini, a pochi passi dall’Arco di Augusto, è uno dei più rinomati ristoranti della città. Pensate che molti dei docenti del mio dipartimento lo frequentano regolarmente, ma oltre a ricevere le fatture da pagare noi amministrativi non abbiamo mai avuto il piacere di provare i piatti tipici, rigorosamente preparati con prodotti a km0, proposti nel menu “dello zio”, come viene tipicamente denominato il locale dai riminesi. Che dire? Stando ai commenti dei blogger, prima o poi dovrò varcare la soglia di questo ristorante!
Photo Credit: Ezio Totorizzo
C’è da dire, comunque, che non è che me ne sia rimasta con le mani in mano mentre i succitati blogger andavano alla scoperta dei sapori tipici della riviera romagnola… io infatti ero niente-popò-di-meno-che in Toscana, a bearmi delle tipicità enogastronomiche che contraddistinguono la tenuta di Castelfalfi. Non sono un’esperta di vini, anzi… ma il carattere deciso e il retrogusto fruttato dei rossi IGT, Chianti e Poggionero, tutti rigorosamente a marchio Castelfalfi, hanno conquistato anche un palato des-habitué come il mio. Tant’è che a cena, tra una chiacchiera e l’altra in compagnia di Claudia, Francesco, Sara, Marco e Irene, passando in rilassatezza da una pietanza a un’altra ci siamo scolati ben 3 bottiglie di fantastico Chianti. Superlativo!
La cena, preparata per noi dallo chef del Ristorante Il Rosmarino, è stata di per sé un’esplosione di gusto e sapore toscano doc. Partendo dagli antipasti, la prima bottiglia di vino se n’è andata accompagnando un mix molto ben congeniato di salumi, formaggi e coccole (frittelle di pasta con farina di ceci), pane e grissini (frutto delle abili mani del pizzaiolo Andrea), crostini valorizzati da stuzzicanti salse al tartufo o ai fegatini. L’arrivo in tavola di un tris di primi piatti tipici della tradizione è stato salutato con un calice versato dalla seconda bottiglia: la perfezione delle tagliatelle al ragù di cinghiale, la squisitezza dei pici alla maremmana e la delicatezza degli gnudi al pomodoro hanno reso piuttosto arduo decidere quale fosse il mio preferito… Trionfo di carne anche per i secondi piatti, scortati nella loro entrée da una nuova bottiglia di vino: la tagliata era deliziosa (e se lo dico io, che non amo la carne al sangue, potete star certi che era veramente eccezionale), il cinghiale alla griglia era a dir poco eccelso e la frittura di pollo e coniglio si è dimostrata una valida alternativa. Avremmo potuto concludere qui, ma per non farci mancare nulla ci siamo concessi anche un dolce finale, prima di dichiararci sconfitti e abbandonare tavolo e ristorante. Insomma, non c’è modo migliore per conoscere un luogo che sedersi a tavola e lasciarsi stuzzicare dai sapori che lo determinano. In questo credo che siamo tutti uguali: blogger, turisti e viaggiatori. L’unica cosa che distingue un blogger da un turista, a tavola, è la comparsa di macchina fotografica e smartphone ad immortalare – anche da più prospettive – i piatti assaggiati. D’altronde, andiamo in blog tour per raccontare anche questo aspetto, no? E nel fine settimana che sta per iniziare a gustare le specialità romagnole con #TipicamenteRimini saranno Francesca, Milena e Laura; mentre a #Back2Castelfalfi i sapori della tavola toscana allieteranno il weekend di Silvia, Patrizia ed Ester.Lo so che è dura, ma voi, potendo scegliere, quale specialità ordinereste delle due cucine?