Bisogna,anche, dire che certe pratiche educative e certe modalità di “attaccamento”(2) hanno, come dire una certa influenza sul tipo di molestatore. La tassonomia dei molestatori sarebbe individuabile in tre tipologie:
- Gli “ansiosi-resistenti”: hanno scarsa autostima, si considerano indegni d’amore e ricercano costantemente l’approvazione degli altri. Si sentono sicuri in presenza di un partner che può essere controllato (ecco perchè spesso scelgono un bambino in stato di bisogno o di carenza) , mentre sono incapaci di stabilire relazioni emozionali con persone adulte. Talvolta possono diventare dipendenti emotivamente dal rapporto con i bambini, con la conseguenza che i confini tra adulto e bambino si perdono e la relazione affettiva si trasforma in sessuale. Curano e corteggiano i bambini e raramente usano mezzi coercitivi.
- Gli “evitanti-timorosi”: presentano un forte desiderio di contatto insieme alla paura del rifiuto, tanto da evitare relazioni intime con adulti percepiti come rifiutanti. Le modalità con cui il soggetto mette in atto l’abuso sono caratterizzati da scarsa empatia e uso della forza.
- Gli “evitanti-svalutativi”: hanno come meta il conseguimento dell’autonomia e dell’indipendenza, per cui sono alla ricerca di relazioni con il minimo contatto sociale possibile e il minor grado di apertura emozionale e personale. Come gli evitanti-timorosi cercano rapporti impersonali, caratterizzati da un maggior grado di ostilità e aggressività che può condurre a comportamenti coercitivi violenti o sadici.
Simonetta Frongia
Nota: 2)DEFINIZIONE DI ATTACCAMENTO: Propensione innata a cercare la vicinanza protettiva di un membro della propria specie quando si è vulnerabili ai pericoli ambientali per fatica, dolore,impotenza o malattia . (Bowlby,1969) Per ulteriori approfondimenti: http://www.maldamore.it/Teoria_dell_attaccamento_e_Stili_d_attaccamento.htm