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Tipologie di Mary Sue

Da Queenseptienna @queenseptienna

In questa giornata di Halloween cosa poteva essere meglio che un esaustivo articolo sui mostri che peggio infestano il mondo della letteratura contemporanea (e non solo)?
Tenete le orecchie bene tese e guardatevi intorno mentre vi immergete nel terrore delle Mary Sue, e guardatevi bene le spalle…

 

Mary Sue angioletto perfetto
Questa Mary Sue, come dice lo stesso nominativo, è la ragazza perfetta. E’ gentilissima, sensibilissima, comprensiva, è la perfetta donna di casa, di buon cuore, affetta da sindrome della crocerossina, sempre pronta a lasciar scivolare una lacrimuccia per ogni ingiustizia, per ogni cosa brutta, per ogni unghia rotta, si angoscia ogniqu

Tipologie di Mary Sue
alvolta che vede qualcuno star male, anche per il mal di pancia. Passa la maggior parte del suo tempo a domandarsi il perché dei mali del mondo e perché le persone che ama debbano soffrire sempre così tanto, e sarebbe disposta a sacrificarsi in ogni modo possibile pur di togliere loro quell’incredibile fardello, è la fatina buona, è la Sa ilor Moon dell’occidente, è la paladina della lacrima facile.
Spesso la troviamo in un contesto opposto, ovvero il protagonista maschile (quello che poi si innamorerà perdutamente di lei, che diamine, c’era da chiedere?) è un poco di buono, un criminale, un teppista, uno spirito dannato ed errante che ormai ha lasciato andare le redini della sua vita procedendo nella melma della società, un reietto, un maledetto, insomma, un depresso dal passato oscuro piegato a qualche ingiustizia da cui sta cercando redenzione facendosi mille e mille pare mentali senza capo né coda, preda del delirio del senso di colpa martoriante.
Un bel giorno i due si incontreranno, lei così serafica e luminosa, lui ombroso e scostante, e dopo un numero di capitoli variabile dal numero di recensioni che riceve la storia alla voglia dell’autrice di inventarsi ogni giorno nuove problematiche per i due protagonisti, scopriranno di essere anime gemelle nonostante siano completamente diversi, l’uomo finalmente riscoprirà la gioia di vivere e verrà trascinato nell’alone di luce della Mary Sue salvifica. E vissero per sempre felici e contenti.

Mary Sue dolce e simpatica
Dal titolo si potrebbe pensare che sia la Mary Sue che più si avvicina ad una persona normale. Ebbene, così non è. E’

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quanto di più irritante si possa trovare a questo mondo.
Lei E’ lo stereotipo originale. E’ la classica ragazza che ha sempre la battuta pronta per ogni evenienza, che ha sempre le mani in pasta in qualsiasi progetto, sa cucinare, stirare, cucire, salvare animali e pianeti terra, e riesce persino ad avere dei bellissimi voti a scuola, e ovviamente è anche molto carina e fAiga, mai che la si colga impreparata, ma nonostante non riesca mai a tenere la bocca chiusa per più di quindici secondi, tutti la amano, la sua simpatia folgorante è in grado di conquistare chiunque, il cane del vicino, il nonno scazzoso che vive all’ultimo piano e detesta l’intero mondo, nonché praticamente la quasi totalità maschile della scuola. Nessuna la odia, nessuno ha qualcosa contro di lei, tranne ovviamente l’unica sfigata rivale invidiosa che naturalmente non l’avrà mai vinta contro la Mary Sue. Perché lei vince sempre.
La preda è spesso il nuovo arrivato, povero lui. Mary Sue naturalmente si appropinqua con tutte le buone intenzioni di questo mondo – perché lei è buona, carina, socievole, estroversa e disponibilissima a fare amicizia e aiutarlo ad ambientarsi e rimettersi al passo con le lezioni – e il suddetto nuovo arrivato può forse resistere alla sua carica di simpatica leggiadria, alla sua parlantina fluente, alle sue frecciatine taglienti ma sempre e comunque a buon fine?
No. Il tizio finisce inevitabilmente col perdere la testa per la nostra fAiga eroina e quindi tra loro inizia un tira e molla, lei focosa e iperattiva che fa la (finta) tonta e non capisce cosa l’altro prova, e lui impacciatissimo e intimidito dall’ardente fervore che anima ogni azione della Mary Sue.
Risultato? Una storia infinita in cui si sommano cliché appartenenti a cartoni animati anni ’90 che andavano tanto di moda, tanti tanti tanti bei capitoletti di sorrisini ebeti, arrossimenti vari, frasi lasciate a metà sempre per colpa del furbone di turno che interrompe i piccioncini nel momento topico e via dicendo.
Ma non temete, alla fine Mary Sue riuscirà a svegliarsi un poco e si accorgerà di amare anche lei il nostro baldo eroe appena giunto nella nuova scuola (ah beh, a forza di cincischiare è finito l’anno), e naturalmente il loro amore verrà coronato alla faccia di rivali, innamorati non corrisposti e varie ed eventuali!

Mary Sue fan
La Mary Sue fan è la bestia di cui ogni artista ha il terrore, la temono come la lebbra, come un concerto di Justina Biberon, come un’invasione di ultraSgarbi, Mary Sue fan è la piaga per ogni attore, cantante, musicista, ballerino, nuotatore, pornostar, presentatore, chi più ne ha più ne metta.

Tipologie di Mary Sue

Spesso questa Mary Sue è orgogliosamente di nazionalità italiana (ciò perché ora come ora siamo in Italia, ma state tranquilli, ne possiamo trovare in Francia, Spagna, Svervegia, Olanda, Arabia Saudita ecc), ha una media di 16 – 17 anni, ed è una fan sfegatata di qualcuno. Ha la camera tappezzata di poster in modo che ogni volta che si lascia cadere sul letto sbuffando frustrata essa possa inevitabilmente incontrare lo sguardo cartaceo del suo idolo, ha ogni prodotto di merchandising possibile e immaginabile – cd, dvd, magliette, felpe, tazze, orologi, bracciali, carta igienica, pigiamino personalizzato – ogni suo pensiero in un modo o nell’altro si ricollega a lui, con gli amici non fa altro che parlare di quanto sia bravo ignorando il suo aspetto fisico, perché a lei non importa quanto sia fAigo, ma quanto sia capace. Il suo sogno è farsi tatuare il logo del suo idolo, ma quei maledetti stronzoni dei suoi genitori non riescono a capire la sua passione ostacolandola in tutti i modi. Ma Mary Sue non si dà mai per vinta, perché lei oltre che fAiga sa che un giorno incontrerà il suo eroe, e costui deciderà di portarla con sé.
Detto fatto. Mary Sue e il suo idolo si scontrano lungo il marciapiede di Fregene, o Boretto, o Legnago, o Molino Dorino, perché è normale che una rockstar, un attore famoso, uno sportivo eccellente se ne vadano in giro per un paesino italiano sconosciuto in cui l’ADSL è un optional. E ovviamente fanno subito amicizia.
Non importa se lui è americano/finlandese/cinese e non mastica una sola parola di italiano, non importa se Mary Sue è uno scricciolo teen-ager iperattivo esaltato che si mette a saltare eccitato come un criceto alla sua vista, i due riescono miracolosamente ad interagire ed entrare immediatamente in intimità, lui naturalmente si mostra subito gentile e riconoscente e la invita a prendere un caffè, e fu così che sbocciò l’ammmmmore.
L’idolo ha passato la quarantina, ha due gemelle e una moglie? No problem, lui mollerà presto capra e cavoli per coronare il suo sogno d’amore con la bellissima Mary Sue, non importa se il suo mondo crollerà, non importa se potrebbero arrestarlo per pedofilia, non importa se lo radieranno tutti dalla tv, cinema o spettacoli, la cosa più importante è lo struggente e improvviso amore per la Mary Sue Fan.

Mary Sue in coppia.
Per gli intenditori, non ne bastava una, ce ne servivano due, queste Mary Sue sono un’evoluzione della sopraccitata Mary Sue fan, molto più elaborata.
Questa specialissima, fAighissima accoppiata sarà in grado di far crollare dalla sedia chiunque, preparatevi e tenetevi ben saldi, perché ormai lo sapete, non potete resistere alle Mary Sue!

Tipologie di Mary Sue
Questi due esemplari girano in coppia per volere delle autrici – va’ che coincidenzona! – amiche per la pelle, compagne fin dall’asilo, poi alle elementari, alle medie, liceo, università, queste due besssst friends non si sono mollate un solo attimo, nei primi capitoli della storia possiamo assistere ad un’interessantissima cronaca della loro amicizia, i pigiama party insieme, i compleanni, essere insieme compagne di banco, abbiamo una panoramica della loro vita insieme, e ciò ci fa capire in primis che le Mary Sue sanno cos’è la vera ammmmicizia, e anche che probabilmente tutto il resto dei compagni di classe le evitava accuratamente per non essere trascinato in mezzo.
Le due Mary Sue crescono e naturalmente coltivano insieme la passione per qualcosa – band, cantanti, atleti, attori – ed entrambe hanno il loro preferito, e ogni notte si addormentano tardi nei loro bei lettucci morbidosi con le coperte di Winnie the Pooh chiacchierando su come debba essere davvero conoscerli, passare la vita accanto a loro e blablabla.
Finché il fatto accade: le due miracolosamente incontrano i loro gentiluomini per puro caso – si introducono ad una festa privata, li incrociano in un negozio di intimo, gli danno rifugio per la terza guerra mondiale – e l’ammmmore sboccia in tutto il suo ardore, ma sempre rigorosamente come loro si erano aspettate.
Perché nonostante nessuna delle due abbia mai conosciuto davvero il loro idolo, sanno perfettamente com’era il loro carattere, conoscono perfettamente le loro abitudini, nessun vizio, nessun segretuccio malsano, i loro eroi sono puri e casti e ovviamente innamorati perdutamente della coppia di Mary Sue, per la felicità delle autrici che possono crogiolarsi nei propri sogni proibiti.

Mary Sue malinconica/emo depressa
La Mary Sue malinconica è quella che spesso e volentieri troviamo nelle fanfictions drammatiche, introspettive, tristi, malinconiche, lagnose, paranoiche et simila, si contraddistinguono per le immagini fAighe che ficcano dovunque intorno a loro: nel loro profilo Facebook, nella pagina creata appositamente per la long depressa di cui vanno orgogliose, ovunque. Si individuano immediatamente grazie alle inconfondibili foto a stragrande maggioranza di nero e rosso che raffigurano visi sfocati, lacrime di sangue, Hello Kitty impalata con un cotton fioc, o una vampirella dall’aria meditabonda che stringe in mano una rosa con le spine, tanto per coadiuvare l’impressione di essere una Beata Vergine Maria Sofferente.

Tipologie di Mary Sue

La Mary Sue malinconica ha l’abitudine di inventare aforismi complicati che non hanno alcun senso ma fanno scena siccome sono corredati da una bella foto dark artistica.
Mary Sue in questa tipologia di fanfictions ha una storia triste alle spalle, genitori morti o che la maltrattavano, la morte tragica del pesciolino rosso, abusi da parte del prete/zio/vicino/dentista/idraulico/astronauta, malattie di svariata natura che hanno colpito la nostra eroina preferita; in pratica possiede un corredo di sfighe che ama sfoggiare con quell’aria stoica e maledetta che suscita una pietà infinita in chiunque, povera stella.
Il protagonista maschile (la sua preda) la incontra per caso (ci sbatte contro per strada, ad un concerto, ad un meeting di attori e pornodivi, ad una presentazione di libri, in ospedale, allo zoo, tra i corridoi di scuola, su Marte), e viene immediatamente colpito dalla sua bellezza statuaria trafitta dalla melanconicità del suo sguardo carico di sentimento che traspare ad ogni occhiata (e blablabla). In pratica il protagonista non riesce a fare a meno di provare un interesse morboso verso questa fanciulla mai vista, mai sentita, mai conosciuta, e non può fare a meno di cercarla, troppo coinvolto dalla sua aria misteriosa e sofferente, nonché dalla sua incredibile bellezza che tiene nascosta dietro il velo di amarezza che offusca la sua essenza.
Dopo varie peripezie che variano a seconda della fantasia dell’autrice nell’inventare incidenti e problemi di ogni genere, i lettori capiscono che l’amore tra i due ormai è diventato troppo intenso, troppo forte, troppo vivo perché riescano a separarsi, ma ovviamente nessuno dei due si dichiara apertamente a causa degli ostacoli del cuore che il mondo crudele e cattivo pone tra loro, facendoli soffrire atrocemente per il non poter realizzare il loro cinguettante sogno d’ammmmore.
Non vedrete mai una Mary Sue malinconica essere felice per più di tre giornate consecutive. Se il protagonista/amorino la farà ridere, si sentirà come se quello fosse il giorno più bello della sua intera esistenza. Essere depressa è il suo destino e non farà mai niente per cambiarlo, altrimenti perderebbe tutto il suo phatos. Se dice “Non voglio essere compatita!” in realtà intende dire “Che cazzo aspetti, compatiscimi, non mi sono depressa fino a questo punto per niente, prova pietà per me!“.
La Mary Sue malinconica fa innamorare per la sua forza d’animo nell’affrontare il dolore, il suo coraggio di guardare in faccia la vita, la sensibilità del suo cuore immenso e pieno d’amore.
Qualcuno ne dubitava?

Mary Sue rebbbel
La Mary Sue rebbbel (le tre B sono per sottolineare l’immensa fAigaggine) ascolta Avril Lavigne, perché lei è PANC.
Questo tipo di Mary Sue spesso e volentieri viene accompagnato da una dilagante e splendente bimbominkiaggine che si manifesta in ogni sua forma effettiva, stordendo di sentimento travolgente per il coraggio con cui lei è assolutamente diversa dalla massa.
La Mary Sue rebbbel non fa le cose che fanno le altre ragazze, non si pettina come fanno le altre ragazze, non dice le cose che dicono le altre ragazze, non pensa come le altre ragazze (non pensa proprio perché è troppo rebbbel per fare una cosa del genere), lei è la diversa.

Tipologie di Mary Sue
Solitamente nelle fanfictions questa Mary Sue incontra la sua preda maschile per sbaglio, concerto a cui lei non aveva voluto andare ma è stata costretta dagli amici strafattoni, sbattuto contro il protagonista per strada e averlo anche insultato pesantemente, ed è sempre lui a cadere ai piedi del suo anticonformismo evidente, grazie anche ai jeans sfrangiati Baci&Abbracci e all’I-pod glitterato di Hello Kitty, è impossibile resistere alla sua aura di energia pura, la Mary Sue rebbbel risponde male anche se le si chiede gentilmente di passarci il sacchetto ecologico per la spesa, se l’innamorato (perché sì, è impossibile non innamorarsi della sua audacia, della sua strafottenza, della sua noncuranza, della sua fAigheria da ribelle) le regala i fiori lei li ingoia con un solo morso e glieli risputa davanti; non le importa niente del giudizio degli altri e se ne frega di quello che pensa la gente, infatti passa almeno tre quarti dei capitoli della fanfiction a farsi le pare su come sia meglio farsi i capelli, su che collare borchiato mettersi, su che anfibi infilarsi per apparire sempre più fAiga.
Spesso questa Mary Sue sfoggia un passato doloroso che l’ha costretta a uscire fuori dagli schemi, genitori asfissianti, professorini bacchettoni, nonna iperprotettiva, cane dominante, cervello assente, lei è incompresa e passa capitoli e capitoli a rimuginare sulla deprimente superficialità del mondo che la circonda e che non la capisce, sul fatto che è dolorosamente orgogliosa di non far parte della corrente, sul fatto che lei sarà sempre contro.
E’ PANC, adora il colore nero, adora le borchie e le magliette dei gruppi rock anni ’80, detesta le ragazze della sua età perché sono frivole e superficiali, e soprattutto perché non sono rebbbel come lei.
All’inizio si comporta da dura e mantiene le distanze, almeno per le prime dieci righe del secondo capitolo, poi la sua rebbbelione inizia a vacillare quando la preda è completamente cotta, gentile, zuccherosa, smielata, diabetica, alzagliceridi, quando il tizio adora farsi insultare e invece di darle un calcio si prostra al suo cospetto ostentando una tenerezza degna di un peluches e mandandole i messaggini con le poesie di Moccia del Bacio Perugina, e la Mary Sue rebbbel inizia ad avere straordinarie e intellettuali crisi di coscienza in cui improvvisamente scopre il suo lato intimo e delicato come un puro giglio bianco baciato dalla luce serica della luna piena nel plenilunio d’estate eccetera eccetera.
La Mary Sue rebbbel nel 90% dei casi ha la straordinaria capacità di far innamorare di sé uomini che vanno sopra i trent’anni.
La Mary Sue rebbbel nel 100% dei casi non ha più di diciassette anni.

Mary Sue trasgressiva
Da non confondere assolutamente con la Mary Sue rebbbel o se la prenderanno a morte entrambe, perché tutte e due sono free, sono unike, sono fAighe etcetcetc.
La Mary Sue trasgressiva vanta la spiccata caratteristica di essere una stronzetta in tutto e per tutto, e spessissimo la sua forte personalità è accompagnata da un’intensa troiaggine che OVVIAMENTE la rende il punto di riferimento dell’intera storia (o saga)!
Questo esemplare è sempre di una bellezza sconvolgente e travolgente, così bella da oscurare qualunque altro essere femminile nel raggio di uno stato sull’ordine di quelli americani, persino donne come Beyoncé o Dita Von Teese non possono nulla, perché la Mary Sue non solo è fAiga, ma è anche cattiva.

Tipologie di Mary Sue

Yes, cattiva, questa Mary Sue è di un’esaltante maleducazione, ha un delizioso linguaggio da scaricatore di porto che metterebbe in imbarazzo persino Ozzy Osbourne, ha un’affascinante modo di fare maleducato e scorbutico che naturalmente conquista immediatamente senza neanche passare dal Via, la sua arroganza, il suo disprezzo per i sentimenti altrui, il suo fregarsene altamente fanno sì che sia la protagonista ideale di fantastiche fanfictions in cui scurrilità e scopate sono all’ordine del giorno. C’erano dubbi?
Solitamente il passato di questa Mary Sue è piuttosto burrascoso, brutti incidenti, nonni morti e resuscitati a random, genitori violenti, prigioni a porte chiuse, sparatorie, film evento di Justina Biberon, tutto che ha contribuito a forgiare il carattere della nostra stupenda Mary Sue sprezzante del pericolo e delle convenzioni, non rispetta né leggi né persone, il suo mondo di pensare è così dannatamente diverso dalla massa che è impossibile resisterle. Spesso la Mary Sue va a letto con qualunque cosa respiri, in prevalenza attori, cantanti e musicisti, ma all’occorrenza ci si adatta con facchini, astronauti, idraulici, poliziotti, pompieri, portaborse, tutto fa brodo, tanto lei è trasgressiva e anche fAiga, se lo può permettere. Ha anche una vaga tendenza al lesbismo, perché è qualcosa di estremamente eccitante, soprattutto se fatto nella discrezione di un’immensa sala gremita di uomini arrapati che ovviamente non possono fare a meno di notarla in atteggiamenti così ribelli.
La preda, o le prede, data la promiscuità del genere della dolce fanciulla illibata, spesso sono reticenti a se stessi. Traduzione: nella loro geniale mente di uomini si rendono conto che lei è la scelta sbagliata che li condurrà inevitabilmente sulla strada disdicevole del peccato e della perdizione, ma chi può non cedere alle lusinghe della carne, alle sue parolacce pronunciate in quel modo così sexy, alle sue gambe così lisce e dischiuse, ai suoi modi così amorevolmente stronzi? Non si può.
E quindi vedremo protagonisti maschili che si struggono e si maledicono per lei non riuscendo a pensare ad altro che alla sua intensa personalità e alle sue minigonne vertiginose, che si ubriacano e si iniettano in vena ogni cosa immaginabile e possibile solo per poter provare anche solo per un istante l’ebbrezza di entrare nel suo mondo, che si fanno scopate atomiche che ricorderanno per l’intera vita oscurando tutte quelle precedenti e quelle future e blablabla.
Poteva mancare l’amore, rappresentato dal personaggio famoso preferito dell’autrice? Ovviamente no.
Vedremo quindi un povero attore/cantante dedicare smielatissime canzoni d’amore a questa Mary Sue lontana e sbagliata che però non riesce a dimenticare, cercandola in continuazione e poi chiedendosi “Non so perché lo sto facendo“, pensare a lei ogni momento della sua ormai vuota giornata, non vive più, non mangia più, non dorme più, e soprattutto lo vedremo andare a letto con una media di sette donne al giorno, ma lui penserà sempre e soltanto a Mary Sue trasgressiva. Perché lei è inconfondibile. E fAiga.
Dal canto suo, lei continuerà a ostentare freddezza e cinismo anche quando in realtà il suo cuore è stato conquistato, ma vedremo il suo lato sensibile in cui si struggerà di sofferenza perché saprà sempre di essere quella sbagliata, che gli farà solo del male, che lo farà soffrire, e una sfilza di melensaggini da far cariare immancabilmente i denti, perché la Mary Sue trasgressiva ha anche un cuore, oltre al bustino borchiato di pizzo nero e rosso con cui va a prendere l’aperitivo.


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