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Tiro a Volo – Finale Coppa del Mondo

Creato il 20 settembre 2010 da Sport24h

Come vincere con rammarico. Ennio Falco centra la sua quinta coppa del mondo (Monaco ’94, Montecatini ’96, Doha 2001, Roma 2003 le precedenti, ndr), ma ancora pensa all’argento dell’ultimo mondiale. “Sono felice, sì lo sono. – sono le prime parole che gli escono dopo aver stracciato il russo Valeriy Shomin, che un mese fa gli tolse la soddisfazione del titolo iridato. – Avrei, però, preferito vincere il mondiale a Monaco di Baviera. Ci tenevo perché, dopo quattro secondi posti avrei voluto sfatare questo tabù e soprattutto perché avrei voluto dedicare quella vittoria ad Angelo Scalzone che sul quell’impianto nel 1972 vinse l’oro nella fossa olimpica. Angelo era di Casal dei Principi, campano verace come me. Lui ci ha lasciato ventitrè anni fa, ma è sempre nel mio cuore, nel cuore di noi corregionali: ha fatto tanto per il tiro a volo mondiale, ma soprattutto per noi che lo abbiamo avuto sempre come un mito. A lui va sempre il mio pensiero e gli dedico questa Coppa con l’impegno che proverò a non fermarmi qui”.
A 42 anni suonati, il tiratore di Capua, inanella oggi il suo 95° podio internazionale in cui spiccano inoltre l’oro olimpico di Atlanta ’96 e 5 titoli europei. Non è appagato, anzi rilancia e dà dei messaggi chiarissimi anche alla federazione affinchè lo metta nelle migliori condizioni per centrare altri allori.
”Ho già vinto la carta olimpica, non sia un freno per me.  – tiene a precisare – Nel nostro sport c’è un regolamento particolare per quanto concerne il pass olimpico: primo chi lo conquista non lo prende per sè ma per a nazione, secondo se lo hai già preso non puoi prenderlo un’altra volta. Risultato: spesso il ct della specialità lascia a casa chi ha vinto la carta e convoca per le gare internazionali altri tre azzurri. A me è già succcesso  prima di Pechino. Come ho fatto al mondiale tedesco anche nel quadriennio che precedeva i giochi cinesi vinsi subito il passaporto olimpico e purtroppo, proprio per quello strano meccanismo che ho spiegato, rimasi fuori dalle gare che contavano a lungo. Arrivai all’ultima olimpiade un po’ arruginito. Questa volta chiedo che mi si faccia disputare le gare che ritengo importanti per arrivare a Londra in palla, chiaro se sarò in grado di andarci ai Giochi del 2012″.
Falco è entrato in finale con il miglior risultato complessivo grazie al 50/50 di questa mattina, dopo che ieri si era fermato al settimo posto con il punteggio di 72/75. Non ha sbagliato nulla nella serie decisiva, 25/25, dando alla fine 2 piattelli di differenza a Shomin (145 + 5), che si è preso l’argento battendo allo spareggio il greco Nikolaos Mavrammatis (145 +4) e il danese Anders Golding (145 +2).
Sesto con 142/150 l’altro azzurro, Luigi Lodde, che aveva chiuso la prima giornata di qualificazione in testa alla classifica.
Skeet Maschile
1) Ennio Falco (ITA) 147/150; 2) Valeriy Shomin (RUS) 145 + 5; 3) Nikolaos Mavrommatis (GRE) 145 + 4; 4) Anders Golding (DAN) 145 + 2; 5) Tore Brovold (NOR) 144; 6) Luigi Lodde (ITA) 142. (com stampa)

LA SQUADRA DI SKEET
Senior: Ennio Falco (Forestale) di Capua (CE); Luigi Agostino Lodde di Ozieri (SS)
Ladies: Chiara Cainero (Forestale) di Udine; Katiuscia Spada (Fiamme Oro) di Fabro (TR)
Commissario Tecnico: Francesco Fazi

LA SQUADRA DI FOSSA OLIMPICA
Senior: Mauro De Filippis (Fiamme Oro) di Taranto; Daniele Resca (Carabinieri) di Pieve di Cento (BO)
Ladies: Jessica Rossi di Crevalcore (BO); Deborah Gelisio (Forestale) di Mel (BL).
Commissario Tecnico: Albano Pera


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