Magazine Formazione / Istruzione
Prosegue l’indagine sul Tirocinio Formativo Attivo iniziata la settimana scorsa con l’obiettivo di prendere in esame tempi e modi riguardo all’attuazione del TFA
Protagoniste principali del Tirocinio Formativo Attivo sono le Università che hanno predisposto per l’anno scolastico 2012/2013 i percorsi formativi dedicati alla preparazione dei futuri docenti di scuole secondarie.
Ogni regione ha un determinato numero di posti per TFA stabiliti dal MIUR il cui accesso è regolato tramite concorso pubblico.
Tirocinio Formativo Attivo: il Concorso TFA
Sono ammessi al Concorso per Tirocinio Formativo Attivo tutti i laureati con diploma di laurea specialistica/magistrale o del vecchio ordinamento che hanno sostenuto gli insegnamenti necessari per l’apertura delle classi concorsuali prescelte.
Per quanto riguarda gli ammessi alle vecchie Ssis niente concorso TFA, infatti l’art.15 del D.M. afferma: “coloro che hanno superato l’esame di ammissione alle scuole di specializzazione per l’insegnamento secondario, che si sono iscritti e hanno in seguito sospeso la frequenza delle stesse conseguono l’abilitazione per le classi di concorso per le quali era stata effettuata l’iscrizione attraverso il compimento del tirocinio formativo attivo di cui all’articolo 10 senza dover sostenere l’esame di ammissione e con il riconoscimento degli eventuali crediti acquisiti”.
Non esistono ulteriori eccezioni e strade alternative al tirocinio formativo attivo: anche i docenti non abilitati in servizio sembra che dovranno partecipare al concorso TFA e il servizio prestato è incluso nei titoli valutabili al fine della formazione della graduatoria di accesso al TFA. Resta il dubbio riguardo a coloro che hanno prestato un numero di ore superiore a 360 e chiedono l’esonero dalle prove, a dispetto dei più giovani che per questioni di età non hanno la possibilità di vantare un attivo di ore di servizio per competere con i senior precari e non abilitati.
La questione è molto delicata perché qualsiasi scelta significa la penalizzazione di una delle suddette categorie.
Tirocinio Formativo Attivo: i Corsi TFA
Le Università non hanno ancora pubblicato i programmi didattici di ogni singolo Tirocinio Formativo Attivo, è però stata delineata una struttura generale su contenuti, tempi e modalità di svolgimento.
Il Tirocinio Formativo Attivo è così strutturato: una parte teorica di Corsi di Scienze dell’Educazione e laboratori di pedagogico –didattici e una parte pratica di affiancamento a un docente tutor nelle scuole secondarie della durata complessiva di 475 ore che prevede una fase di osservazione e una successiva attiva di insegnamento.
Si tratta di una soluzione transitoria, nell’attesa che le Università rendano il Tirocinio Formativo Attivo la conclusione pratica di un percorso di studi mirato all’insegnamento ad oggi assente nel nostro paese. Il progetto sarebbe attivare corsi di laurea magistrali specifici al termine dei quali l’accesso al Tirocinio Formativo Attivo sarebbe libero.
Il costo di Iscrizione ai Corsi TFA è determinato dalle singole Università e la quota media è intorno ai 2000-2500 euro.
Sono molti i punti su cui fare chiarezza che sembrano preoccupare aspiranti docenti e docenti precari: attualmente le sole certezze riguardano le date e il numero delle prove di ammissione, il resto è tutto da scoprire seguendo le appassionanti avventure del Tirocinio Formativo Attivo.
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