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Pochi film, come questo, sono riusciti a scalfire il mio cuore, duro e poco avvezzo al romanticismo.
Ma questa storia straordinariamente affascinante, e al contempo così crudelmente realistica, mi fa pensare che la realtà spesso supera la fantasia.
Pensare che le persone a bordo del gigante, che li avrebbe portati a realizzare il sogno della loro vita, una nuova vita in America, nel periodo in cui la miseria costringeva molta gente a lasciare la propria terra natia, per un mondo nuovo in cui avrebbero potuto trovare migliore fortuna, sono morte proprio a bordo di quel "gigante buono", mi stringe il cuore!
Quante famiglie distrutte, quante donne e bambini, sono morti assiderati in fondo all'oceano, nel cuore della notte.. è spaventoso!!!
Ogni volta che rivedo questo film mi arrabbio, con la società, fatta di uomini e donne ricchi e viziati, dell'epoca d'oro dei primi del secolo, che per un posto in prima fila nelle scialuppe di salvataggio, hanno calpestato i sogni e la vita stessa di tutti gli altri passeggeri, di seconda e terza classe, e tutto l'equipaggio che pure li ha messi in salvo!
Mi arrabbio per la superficialità con cui si è dato per "inaffondabile" una nave così grande, solo per mantenere il prestigio della casa costruttrice, la White Star Line.
Mi arrabbio per i mancati soccorsi, e per lo spreco di spazio a bordo delle scialuppe di salvataggio!!
Quanta gente, se fosse stata tratta in salvo, potrebbe oggi raccontare la storia?
Alle ore 2:40 am del 15 Aprile 1912 l’inaffondabile transatlantico R.M.S. Titanic della White Star Line, scompare in fondo all’oceano Atlantico settentrionale, 375 miglia a sudest di Newfoundland (Canada), due ore e 40 minuti dopo la collisione con un iceberg.
Muoiono 1514 persone fra passeggeri della seconda e terza classe, ed equipaggio.
La tragedia si era consumata poco prima della mezzanotte senza luna del 14 Aprile, quando il Titanic speronò una montagna di ghiaccio.
Viene lanciato per la prima volta nella storia il famoso segnale radio SOS in codice Morse, l’equivalente abbreviato di “Save Our Souls” in inglese, ossia “Salvate le Nostre Anime”.
Intorno alle 4 del mattino, il transatlantico Carpathia, la prima imbarcazione giunta sul luogo a tutta velocità dopo l’SOS del Titanic, recuperò poco più di 712 sopravvissuti su un totale di 2.300 naviganti tra passeggeri ed equipaggio. Grazie alla radio di Gugliemo Marconi, e grazie al segnale radio lanciato dai marconisti del Titanic, il bilancio finale della tragedia, seppur grave, registrò dei superstiti.
La leggenda sulle incredibili ricchezze, custodite nella stiva del Titanic, innescò il meccanismo favolistico, alimentando le idee di quanti avrebbero voluto recuperarle. Subito dopo la tragedia, di parlò, e si scrisse, di una quantità imprecisata di tesori e di segreti, custoditi in quella gelida tomba: lingotti d’oro, una mummia egizia maledetta, ufo, alieni e misteriose sostanze connesse con l’energia nucleare.
In realtà, a bordo c’erano un’auto di lusso, porcellane, dipinti, libri, e gioielli delle signore di prima classe. Finora mai recuperati. Fra i rottami sparsi, i decori in bronzo di una panchina testimoniano la leggendaria eleganza del transatlantico. Simbolo di maestria industriale a buon mercato, il Titanic ora è un ammasso di ferraglia arrugginita.
Il relitto è un monumento funebre da rispettare! Il vero tesoro, è la documentazione fotografica sullo stato del Titanic, i cui resti sono in rapido deterioramento, e deve essere custodito a memoria della tragedia.
Sul fondo dell’oceano, la nave continua inesorabilmente ad affondare, in balia di diversi fattori di deterioramento. Il Titanic, un tempo lungo 270 metri, è un lauto banchetto per gli organismi marini.
Molte strutture del Titanic sono d’acciaio, ma i microorganismi che lo attaccano, stanno ri-trasformando l’acciaio in ferro grezzo. Una volta digerito dai microbi, il ferro entra nell’ecosistema oceanico, per finire nel flusso sanguigno degli animali, o nella composizione chimica delle piante che lo usano per la fotosintesi. Pensate, gli stessi atomi delle povere vittime di un secolo fa, potrebbero già essere finiti nei pesci e, quindi, sulle tavole di tutto il mondo!
Ho letto sul web che oggi, a distanza di un secolo esatto, da Belfast a New York, passando ovviamente per l'Oceano Atlantico, dove cento anni fa affondò, in meno di tre ore, il transatlantico Titanic, numerosi eventi ricordano il più celebre naufragio della storia.
Per onorare le oltre 1.500 vittime, corone di fiori e un minuto di silenzio, nel momento in cui il gigante del mare urtò, per poi inabissarsi, si è tenuto in mezzo al Nord Atlantico, proprio sopra al relitto del Titanic, 640 chilometri da Terranova.
I passeggeri della nave da crociera "MS Balmoral", che partita l'8 aprile 2012 da Southampton, in Inghilterra, ha seguito la stessa rotta della nave che non raggiunse mai la destinazione finale, New York, sono rimasti in silenzio quando un fischio avvisava che erano le 23:40, ora in cui il Titanic, il 14 aprile 1912, si scontrò con l'icerberg.
Tutti in silenzio, circondati dal buio, riporta la Bbc, sui ponti di Balmoral MS. A bordo ci sono 1.309 passeggeri, esattamente lo stesso numero di coloro erano in viaggio sulla nave del 1912 (Miles Morgan ha impiegato 5 anni per organizzare questa crociera commemorativa, nelle intenzioni il più "autentica" possibile all'originale). Tra questi, molti parenti delle vittime del Titanic.... Che nel freddo del nord Atlantico, avranno ripercorso nella memoria i tragici momenti vissuti dai loro cari. Uno dei passeggeri ha descritto l'atmosfera "quasi spettrale" sul ponte, in quel silenzio tombale. Un'altra nave da crociera, Azamara Journey, partita da New York, ha raggiunto la Balmoral sul luogo del disastro.
Sulla MS Balmoral i passeggeri hanno pagato fino a 7.265 euro per le 12 notti del viaggio commemorativo, con menu che riproducono quelli originali del 1912, e l'orchestra che esegue i brani suonati dalla banda del Titanic, come il celebre 'Nearer my God to thee' che segnò l'epilogo della tragica vicenda.(testo tratto da Tiscali.notizie)
La storia del Titanic è l’esempio perfetto di come, in qualsiasi tragedia, affiori il meglio e il peggio dell’Uomo: il valore, il coraggio, la codardia, il sacrificio, l’onore. È un monito alla presunzione umana, alla miopia di chi, schiacciando i più deboli, si reputa potente e invincibile, sperando di cadere in piedi.
Io mi unisco al dolore dei parenti delle vittime del naufragio, e chiedo anche a voi, di osservare un minuto di silenzio, a loro ricordo.Grazie.
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