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Tito di Gormenghast

Creato il 03 febbraio 2014 da Libereditor

Tito di Gormenghast copTito di Gormenghast (Titus Groan) è il primo volume di una trilogia e apparve nel 1946. Fu accolto molto bene dalla critica, ma non ebbe quello che si dice un successo commerciale forse perché il modo di scrivere di Peake non è di facile classificazione.
La sua prosa, con una certa vena mainstream, possiede la stessa qualità di un Thomas Love Peacock o di un Lovecraft.
Il Tito di Gormenghast si può definire un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario d’oggetti, un campionario di stili. Un groviglio dall’alchimia spettacolare che da forma a un’immagine del mondo e impone una lettura multipla…
Insomma, un libro con la L maiuscola. Una sorta di piccolo mondo che, come scrive Anthony Burgess, ha assorbito la nostra cultura e lì si è arrestato rifiutando di muoversi oltre in quanto “trova in se stesso forza vitale e giustificazione, e in sé si isola”.

Mervyn Peake, Tito di Gormenghast, traduzione di Anna Ravano, Gli Adelphi, Adelphi, gennaio 2014.


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