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Titoli di Stato, Bund, Tassi, Rendimenti, Spread: tante parole per nulla.

Creato il 24 novembre 2011 da Elvio Ciccardini @articolando

Titoli di Stato, Bund, Tassi, Rendimenti, Spread: tante parole per nulla.L’unica preoccupazione italiana del momento è lo spread, perchè si è deciso che da esso si deve misurare la portata della crisi. Nelle piazze e nei bar tutti ne parlano. Perfino al supermercato, tra una fetta di formaggio ed un etto di prosciutto, crudo o cotto che sia, al banco.

Onestamente è difficile capirne qualcosa. Tuttavia, semplificare a volte fa bene. Così, provo a intessere questo ragionamento….

Prendiamo un SOGGETTO “MARIO” che ha soldi da investire, tanti soldi, e deve scegliere se acquistare TITOLI DI STATO ITALIANI o TEDESCHI.

L’economia italiana va male, rispetto a quella tedesca. L’Italia ha un debito pubblico che, in proporizione al PIL, la Germania non ha. D’istinto, qualsiasi investitore prudente, sceglierebbe i titoli tedeschi e non quelli italiani. Questo è quello che ci fanno capire.

Però! I titoli di Stato italiani rendono il 7% (più o meno), mentre quelli tedeschi il 2% (sempre più o meno). Il che vuol dire che se investo 100 delle vecchie lire per un certo arco di tempo, in titoli italiani, alla fine metterò nel portafoglio 107. Se investo in titoli tedeschi metterò nel portafoglio 102. La differenza tra 107 e 102 è il premio per il rischio che si decide di correre. Gli investitori rischiano di più per ottenere di più.

Ora mettiamola così: l’Italia e la Germania sono entrambe in area euro; hanno la stessa moneta di riferimento; l’economia italiana pesa molto in europa… se crolla l’Italia, crolla l’intero sistema o buona parte di esso. Sicuramente anche l’economia tedesca, legata a quella italiana, ne risentirebbe parecchio. Questo gli investitori lo sanno bene.

Ricominciamo il ragionamento… posso sempre scegliere tra due titoli di Stato, italiani e tedeschi… i primi rendono il 7% e i secondo il 2%… se l’economia italiana avesse problemi, quella tedesca non starebbe meglio… cadrebbero insieme e prima di riprendersi ci vorrebbero anni… quali titoli acquistereste a questo punto?

Io non avrei dubbi: quelli italiani! Rendono di più e il loro destino non è limitato alle opzioni di governo italiane, ma si ripercuote anche su quelli degli altri Paesi euro.

Non è un caso che i titoli tedeschi siano rimasti invenduti, proprio ieri, per essere poi acquistati dalla banca centrale tedesca. Il mercato, seppur complicatissimo, non sfugge a delle regole basilari ed in particolare ad una: la ricerca della massimizzazione del profitto personale.

Ora è facile pensare, senza troppa fantasia, che il tasso di rendimento dei titoli tedeschi salirà o che tutti si adopereranno per far scendere quello dei titoli italiani.

Nel primo caso pagheremo tutti: italiani e tedeschi. Poichè gli interessi devono essere pagati o vanno a finire nel conto del debito pubblico e su di essi si matureranno altri interessi. Cioè, saremo sempre più indebitati. Nel secondo caso, chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato, questa speculazione stupida sulla pelle di popoli interi si ridurrà.

Possibile che nessun politico di destra o di sinistra si metta nelle piazze a spiegare al popolo che lo ha eletto, in maniera semplice, cosa sta realmente accadendo? Invece di parlare di lacrime e sangue e di sacrifici… perchè non denunciano un sistema a delinquere che, peggio della criminalità organizzata vecchio stampo di mafia e camorra, sta segnando il nostro futuro?

Tante parole per nulla… così, al supermecato, una nonna dai capelli argento sospira e dice, con fare rassegnato, che lei ha il colesterolo alto… l’italia lo “spraef”, poi conclude con un… “una vita di sacrifici per tirar via a morire… ma i nipoti? mi dispiace per loro”.

Chi ha coraggio, le risponda…


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