Un secondo esame tossicologico sara’ effettuato su Giovanni Titone, 39 anni, che era alla guida di una delle auto scontratesi frontalmente mercoledi’ a pochi chilometri da Palermo in un incidente che ha causato la morte di 5 persone, tra le quali il figlio di 2 anni dell’uomo, Alberto, di sua moglie, Maria Luisa Mergola, 25 anni, e di sua madre Rosa Pilo, 51 anni. Un primo test su Titone, ricoverato in fin di vita all’ospedale Villa Sofia di Palermo, ha dato esito positivo per la cannabis.
Con l’ulteriore analisi ora decisa si potra’ evincere con maggiore precisione il periodo in cui lo stupefacente e’ stato assunto.
Le tracce di cannabis infatti restano nel sangue anche per tre mesi. Martedi’ i carabinieri porteranno in Procura le risultanze definitive.
Solo allora il procuratore aggiunto Maurizio Scalia e il sostituto Claudio De Lazzaro valuteranno il caso nel suo complesso e -anche in considerazione e delicate condizioni in cui versa Giovanni Titone- se iscrivere l’uomo nel registro degli indagati. Nell’incidente sono morti i coniugi Maria Ciaccio, 71 anni, e Rosario Lo Re, 73 anni, che erano a bordo della Fiat “Punto” scontratasi frontalemte con la Ford “Focus” di Titone. Con lui e’ sopravvissuto solo suo figlio maggiore, Vito, di 4 anni.
(AGI) .