TIZIANO Scuderie del Quirinale, Roma - Recensione di Ivana Salis per Milano Arte Expo. Finalmente una grande mostra dedicata a Tiziano (Tiziano Vecellio Pieve di Cadore 1480-85 – Venezia 1576), il maestro veneto che ha dato al colore la forza della parola. L’esposizione curata da Giovanni Villa è composta da quaranta opere esposte nelle sale delle Scuderie del Quirinale, che dal 5 marzo al 16 giugno, portano a Roma le meraviglie del pittore cadorino. Si percorre tutto il corpus della pittura di Tiziano, dai temi sacri in cui si celebra il potere della committenza, ai ritratti, potenti e allo stesso tempo intimi e capaci di dare brividi seducenti, ai personaggi profani e mitologici. >>
La mostra apre con una grande pala d’altare, commissionata nel 1547 ma realizzata molti anni dopo: il Martirio di San Lorenzo dalla Chiesa dei Gesuiti a Venezia. Recentemente restaurato grazie alla lungimiranza dell’allora soprintendente a Venezia, Vittorio Sgarbi, e finalmente apprezzabile nell’intensità e nel colore fattosi corpo sotto la graticola di San Lorenzo.
Tiziano Martirio di San Lorenzo, 1547-1559, Venezia, Chiesa dei Gesuiti
Usciti da questa prima grande apparizione della maestosità matura del Tiziano, comincia un percorso tra le opere di carattere sacro. La piccola pala di Anversa che ritrae Il vescovo Jacopo Pesaro presentato a San Pietro da Alessandro VI, datata al 1512-13, ma possibilmente eseguita da un giovane Tiziano tra il 1503 e il 1506, a seguito della commissione per la vittoria ottenuta, dalle truppe di Papa Borgia cappeggiate dal nobile veneziano Jacopo Pesaro, nel 1502, contro i turchi a Santa Maura. In quest’opera è evidente il processo di maturazione di Tiziano prima del suo incontro con Giorgione, arrivato a Venezia nel 1504 e insieme al nostro nella decorazione del Fondaco dei Tedeschi, opera pubblica conclusa nel 1508. Nella Pala di Anversa Tiziano porta alle estreme conseguenze la lezione di Gentile e Giovanni Bellini e l’influenza della pittura fiamminga e tedesca, vista anche la presenza a Venezia, nel 1506 appunto, di Dürer.
Nel Cristo porta croce con il manigoldo del 1514 dalla Scuola di San Rocco, è efficace il confronto tra Giorgione e Tiziano, tanto da averlo lungamente attribuito anche a Giorgione sulla scorta delle “Vite” del Vasari. Per la splendida pala d’altare con la Vergine e il Bambino in gloria, con i santi Francesco e Biagio e il donatore Alvise Gozzi del 1520, proveniente dalla Pinacoteca di Ancona, il dialogo è verso Raffaello. Fu commissionata da Alvise Gozzi, mercante ragusano trasferitosi ad Ancona, il cui nome appare nella scritta sul cartiglio con la data e il nome di Tiziano. Certamente il raffronto è con la Madonna di Foligno di Raffaello del 1511-12, ma Tiziano propone il contatto sfrontato tra il terreno e il divino, nel gesto di presentazione di San Biagio, che indica alla Madonna il Gozzi. Tutto è terso e avvolto dalla luce aurea che dal cielo rimanda alla laguna veneta sullo sfondo. Proseguendo si incontra la Deposizione di Cristo nel sepolcro del 1559, proveniente dal Museo del Prado a Madrid, testimonianza dell’apertura di Tiziano al di fuori del contesto veneto verso la Spagna, con le opere realizzate per Carlo V e Filippo II. Questa deposizione annuncia quale sarà la strada del Tiziano maturo, con un accentuato patetismo, armonizzato da gesti armonici e postura delle masse corporali, che avanzano e si piegano verso il corpo esangue di un Cristo su cui si accende la luce del crepuscolo, in cui lo stesso Tiziano appare nelle vesti di Nicodemo a sorreggere il corpo di Gesù.
Tiziano Annunciazione, 1563-1565, Venezia, Chiesa di San Salvador
Altra opera sublime è L’Annunciazione dalla Chiesa di San Salvador a Venezia, datata tra il 1563-65, da cui emerge la potenza del colore che si rifrange dal turbinio delle schiere angeliche che assistono all’Annuncio dell’Arcangelo Gabriele, in una potenza della luce e del colore che non potrà certo risultare estranea al Tintoretto. Questo trionfo è calmierato dalla staticità e reale presenza, di ascendenza fiamminga, della brocca d’acqua sull’estrema destra del dipinto, la quale non pare subire smottamenti, ma riflettere serenamente l’annuncio a Maria.
La serie dei ritratti è aperta dal Ritratto di Paolo III senza camauro del 1543, al quale è riservata l’intera sala circolare al secondo piano, in cui traspare la rappresentazione umana di un uomo di potere, scavato nel volto e ossuto nelle mani nodose, piegato sul seggio dall’età. Qui Tiziano lascia il passo a una vena d’intimismo che si sottrae alla formula di rappresentazione del ruolo, espressa con posture erette e volti di tre quarti nei dipinti di questo genere degli anni Venti. L’Uomo con il guanto del 1524-25, proveniente dal Louvre, è da porre all’interno della serie dei ritratti di nobili uomini. Testimonia il contatto con la corte dei Gonzaga, e forse è identificabile con il giovane Ferrante Gonzaga, ritratto con la sensibilità di Tiziano, il quale pone innanzi la timidezza di questo giovane, il cui sguardo è fuori dal campo visivo del pittore che lo ritrae e non sfida il tempo negli occhi di chi lo guarderà per secoli. Come non pensare ai ritratti psicologici del Lotto, oscurato dal grande Tiziano, ma ritrovato proprio nella caratterizzazione dei suoi personaggi. Esempio di insuperabile bellezza e sensualità è la Maddalena del Palazzo Pitti, datata 1531-35.
TIZIANO Maddalena, 1531-1535, Firenze, Galleria Palatina di Palazzo Pitti
Arriva la parte dei dipinti mitologici, tra cui Danae e la pioggia di monete d’oro dal Museo di Capodimonte a Napoli del 1544-45, lasciva e pronta ad accogliere Zeus e chiunque la guardi desideroso della sua tenera carne. In chiusura La punizione di Marsia del 1570-1576, opera celebrata dell’ultimo Tiziano, in cui tutto si smaterializza in colore che pare sciogliersi come cera sotto lo sguardo di Mida, raffigurante la faccia malinconica del pittore.
La magnificenza del grande Tiziano è ora fatta e compiuta, gli occhi sono pieni e la coscienza del grande talento si emana con potenza. Oggi Tiziano è più grande e inarrivabile di allora.
Ivana Salis
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Elenco delle opere di Tiziano in mostra:
Tiziano Vecellio
Autoritratto, 1565-1566 circa
Madrid, Museo Nacional del Prado
Tiziano Vecellio
Martirio di San Lorenzo, 1547-1559
Venezia, Chiesa dei Gesuiti – Santa Maria Assunta
Tiziano Vecellio
Madonna col Bambino, 1507 circa
Bergamo, Accademia Carrara
Tiziano Vecellio
Il vescovo Jacopo Pesaro presentato a san Pietro da Alessandro VI, 1512-1513
Antwerp, Koninklijk Museum voor Schone Kunsten
Tiziano Vecellio
Orfeo ed Euridice, 1512 circa
Bergamo, Accademia Carrara
Tiziano Vecellio
Battesimo di Cristo, 1512
Roma, Pinacoteca Capitolina
Tiziano Vecellio
Madonna e il Bambino con i santi Caterina e Domenico e un donatore, 1511-1512
Mamiano di Traversetolo, Fondazione Magnani Rocca
Tiziano Vecellio
Cristo porta croce con il manigoldo, 1514 circa
Venezia, Scuola Grande di san Rocco
Tiziano Vecellio
Vergine con il Bambino in gloria, con i santi Francesco e Biagio e il donatore Alvise Gozzi, 1520
Ancona, Pinacoteca Civica Francesco Podesti e Galleria d’Arte Moderna
Tiziano Vecellio
Apparizione della Madonna con il Bambino ai Santi Caterina di Alessandria, Nicola di Bari, Pietro, Antonio da Padova, Francesco d’Assisi e Sebastiano, detta Madonna di San Niccolò dei Frari
1512-1514 circa I versione, 1522-1526 circa II versione
Città del Vaticano, Musei Vaticani
Tiziano Vecellio
Annunciazione, 1535 circa
Venezia, Scuola Grande di San Rocco
Tiziano Vecellio
San Giovanni Battista nel deserto, 1542
Venezia, Gallerie dell’Accademia
Tiziano Vecellio
Resurrezione di Cristo, 1542-1544
Urbino, Galleria Nazionale delle Marche
Tiziano Vecellio
Cristo Crocifisso, 1555-1557
Madrid, El Escorial, Monastero di San Lorenzo, Patrimonio Nacional
Bottega di Tiziano Vecellio
Cristo crocifisso e il buon ladrone, 1560-1570
Bologna, Pinacoteca Nazionale
Tiziano Vecellio
Crocifissione, 1558
Ancona, Chiesa di San Domenico Pinacoteca Civica Francesco Podesti e Galleria d’Arte Moderna
Tiziano Vecellio
Deposizione di Cristo nel sepolcro, 1559
Madrid, Museo Nacional del Prado
Tiziano Vecellio
Annunciazione, 1563-1565
Venezia, Chiesa di san Salvador
Tiziano Vecellio
Ritratto di Paolo III senza camauro, 1543
Napoli, Museo di Capodimonte
Tiziano Vecellio
Il concerto, 1510-1511 circa
Firenze, Galleria Palatina di Palazzo Pitti
Tiziano Vecellio
Salomè con la testa del Battista, 1516 circa
Roma, Galleria Doria Pamphilij
Tiziano Vecellio
Flora, 1517 circa
Firenze, Galleria degli Uffizi
Tiziano Vecellio
Uomo col guanto, 1524-1525
Parigi, Musée du Louvre – Département des Peintures
Tiziano Vecellio
Ritratto di Tommaso Mosti, 1520
Firenze, Galleria Palatina di Palazzo Pitti
Tiziano Vecellio
Ritratto di Francesco Maria I della Rovere, duca di Urbino, 1536-1538
Firenze, Galleria degli Uffizi
Tiziano Vecellio
Ritratto di Giulio Romano, 1536 circa
Mantova, Museo Civico di Palazzo Te
Tiziano Vecellio
Ritratto di Carlo V con il cane, 1533
Madrid, Museo Nacional del Prado
Bottega di Tiziano Vecellio
Ritratto del doge Marcantonio Trevisan, 1553-1554
Budapest, Szépmuvészeti Múzeum
Tiziano Vecellio
Ritratto del doge Francesco Venier, 1555
Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza
Tiziano Vecellio
La Bella, 1536
Firenze, Galleria Palatina di Palazzo Pitti
Tiziano Vecellio
Maddalena, 1531-1535
Firenze, Galleria Palatina di Palazzo Pitti
Valerio Zuccato
Ritratto del cardinal Pietro Bembo, 1542
Su cartone di Tiziano Vecellio
Firenze, Museo Nazionale del Bargello
Tiziano Vecellio
Ritratto di Ranuccio Farnese, 1542
Washington, National Gallery of Art Samuel H. Kress Collection
Tiziano Vecellio
Ritratto di Benedetto Varchi, 1540-1541
Vienna, Kunsthistorisches Museum
Tiziano Vecellio
Danae e la pioggia di monete d’oro, 1544-1545
Napoli, Museo di Capodimonte
Tiziano Vecellio
Venere benda Amore, 1559-1561
Roma, Galleria Borghese
Tiziano Vecellio
Allegoria del Tempo governato dalla Prudenza, 1565 circa
Londra, The National Gallery presented by Betty and Davis Koetser, 1966
Tiziano Vecellio
Autoritratto, 1562 circa
Berlino, Gemäldegalerie, Staatliche Museen zu Berlin – Preußischer Kulturbesitz
Tiziano Vecellio
La punizione di Marsia, 1570-1576 circa
Kromeríž, State castle Archiepiscopal Chateau Kromeriz Olomouc Museum of Art
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catalogo della mostra Tiziano alle Scuderie del Quirinale
TIZIANO
a cura di Giovanni C.F. Villa
Il volume accompagna la grande mostra dedicata a Tiziano alle Scuderie del Quirinale di Roma. Tiziano è universalmente riconosciuto come uno dei massimi interpreti del Cinquecento europeo. Dai primi capolavori compiuti nelle botteghe di Giovanni Bellini e Giorgione fino alle ultime, struggenti tele, il catalogo traccia il percorso umano e artistico del pittore veneto, attingendo alle scoperte emerse delle indagini diagnostiche più recenti.
Un catalogo, riccamente documentato, che recupera un brano esemplare della storia dell’arte italiana.
Silvana Editoriale
2013, 23 × 28 cm, 304 pagine, 150 illustrazioni a colori, brossura con alette
ISBN ed. italiana EAN 978883662545-1, ISBN ed. inglese EAN 978883662585-7, prezzo speciale in mostra € 29,00 (edizione in brossura)
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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia Ivana Salis per il testo / recensione sulla mostra TIZIANO alle Scuderie del Quirinale, Roma.
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