L’animalier rivivrà, dunque, una nuova folgorante e soprattutto graffiante stagione invernale, a riconfermarlo ripetutamente gli stilisti che hanno proposto il tessuto a macchioline su numerosi capi: dagli abiti ai cappotti, fino ai leggins già must fra le dive d'Hollywood. To May sceglie il "diversamente maculato", optando per capi che fanno da copertina all'azienda. Il nuovo book rappresentativo della griffe opta per la semplicità della location e per la spontaneità dei collaboratori che lo hanno realizzato: espressione di passione e sentimento per questo lavoro.
Come Moschino che nella sua sfilata ha dato grande spazio all'animalier così anche To May ha preferito utilizzare questo must soprattutto sui vestiti leggeri spezzati d'accessori neri o colorati. Inoltre, questa iconica stampa la ritroviamo anche nel mondo dell’intimo, da quello più prezioso che porta la firma francese di Chantelle, a quello low cost.