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Ammettetelo: appena si è saputo il titolo ufficiale del nuovo film di Woody Allen un gelido brivido vi ha attraversato la schiena. Possibile che persino un regista americano come Woody abbia dovuto mettere la parola "amore" nel titolo di un film girato in Italia, nello stile di un Giovanni Veronesi qualsiasi? Quando poi è spuntato il poster su internet il brivido si è trasformato in una sempre più disturbante ansia: praticamente copiato da quelli di Manuale d'amore. Ma non era ancora finita: il trailer ha rivelato la natura episodica del film, proprio come nell'italico filone già citato. E invece non avevamo capito niente. Sollevati? Felici? Tranquilli? E no cari miei, il peggio doveva ancora arrivare: il film è una versione radical chic dei film dei fratelli Vanzina e Neri Parenti, un cinepanettone con musica classica e riferimenti a Freud. Alec Baldwin vestito come Christian De Sica in un qualsiasi film di Natale (pantaloni chiari e giacca blu n.d.r.), che dice le stesse battute e si fa gli stessi problemi solo con qualche "li mortacci tua" e "merda" di meno. Jesse Eisenberg nel ruolo del ragazzetto ingenuo che deve essere "svezzato". Ellen Page che fa la ragazzina spontanea e fresca che si rivela un po' "allegrotta". Penelope Cruz nel ruolo del mignottone di turno. Roberto Benigni nei panni di un personaggio (che ai tempi d'oro dei cinepanettoni sarebbe stato senza dubbio di Massimo Boldi) che offre inizialmente uno spunto anche interessante ma che poi è tirato decisamente troppo per le lunghe, della serie una battuta fa ridere la prima volta, magari anche la seconda, ma alla trentesima ha decisamente fatto il suo tempo. Ci sono pure gli stilisti Dolce e Gabbana in un piccolo cameo (chissà quanto l'avranno pagato). Per non parlare degli stereotipi sull'Italia: la mamma sanguigna, vestita di nero, che quando si arrabbia brandisce coltelli (ma perché?!); la giovane coppia di provincia vestita come negli anni '50 (ma perché n. 2?!), che dimostra come chi vive in un piccolo paese sia un idiota totale (ma perché n. 3?!); gli uomini d'affari che pensano solo alle escort e alla cocaina (ok, questo forse è vero); gli uomini cialtroni che cercano di portarsi a letto chiunque gli capiti a tiro (ok forse è verosimile pure questo); il sugo che secondo gli americani si fa aggiungendoci mezzo litro di vino rosso (e qui Woody hai proprio toppato). E poi gli scambi di coppia, il ladro che si nasconde nel bagno, gli scambi di persona, gli equivoci: dillo Woody che hai copiato dai film dei Vanzina! Ci mancava solo la colonna sonora a base di classici di Sketman (e comunque la musica, arie di opera e uno scontatissimo "Nel blu dipinto di blu" nei titoli di testa esclusi, sembra presa dalle commedie sexy anni '70). Sottile parodia dei costumi italici? Forse. Smaccata paraculata per sbancare nei cinema italiani? Probabile. Certo è che il ritratto che ne viene fuori dell'Italia è terribile e avvilente, anche perché davvero ci fa rimpiangere i cinepanettoni: almeno quelli sono onesti e genuini, mentre qui c'è anche una spessa patina di finto intellettualismo, di insopportabile snobbismo radical chic. Non pensavo che l'avrei mai detto, ma il film di Woody mi fa rimpiangere i fratelli Vanzina. Aridatece i cinepanettoni. Jesse Eisenberg e Alec Baldwin La citazione: "Se sei in contatto con Freud digli che rivoglio i miei soldi" Hearting/Cuorometro:♥1/2 Uscita italiana: 20 aprile 2012 Titolo originale: To Rome With Love Regia: Woody Allen Anno: 2012 Cast: Woody Allen, Roberto Benigni, Alec Baldwin, Judy Davis, Jesse Eisenberg, Ellen Page, Penelope Cruz, Alessandra Mastronardi, Alessandro Tiberi, Riccardo Scamarcio, Antonio Albanese
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