Un testo governativo togolese parla di libertà di gestione e di circolazione di capitali stranieri per chi volesse investire in Togo al 100%.
Ma gli investimenti possono essere realizzati anche da imprenditori locali.
Infatti gli uni e gli altri, stranieri e non, vengono a godere delle stesse sicurezze.
Sempre nel documento si dice esplicitamente della protezione della proprietà privata commerciale e industriale, nonché della protezione per quel che potrebbe riguardare un eventuale esproprio.
E' un documento che, secondo le intenzioni del Governo, ci voleva e non poteva essere tramandato oltre.
Il Togo è un Paese che necessita di sviluppo e possiede in nuce tutte le possibilità per realizzarlo adeguatamente.
Ovviamente ciò potrà accadere normalmente se la politica locale lo consentirà, con una onesta e corretta gestione della vita pubblica, evitando sollevazioni di piazza a causa di malcontenti.
Malcontenti, specie negli ambienti giovanili, che non sono poi così lontani nel tempo.
Qui abbiamo qualche perplessità a pensare che tutto fili liscio, perché il potere non sempre presenta quelle caratteristiche di trasparenza così come si vorrebbe invece che fosse.
Infatti ,sempre nel documento governativo,quasi per mettere le mani avanti, sono previste esplicitamente misure per incentivare l'occupazione giovanile.
Se sono rose fioriranno come recita il noto adagio.
Noi l'auguriamo ai giovani togolesi, che giustamente aspirano ad un'adeguato avvenire.
Sempre il Governo ha dato vita, in proposito, ad un'Agenzia per la Promozione degli Investimenti.
Alle parole è necessario, adesso, che per gradi seguano i fatti.
Li aspettiamo.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)