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Tokyo: Un Frenetico Caos Ordinato

Creato il 29 agosto 2012 da Lundici @lundici_it

Tokyo è la capitale del Giappone. In Giappone Tokyo è considerata una città, ma in verità è una vera e propria metropoli. Una metropoli quasi riservata ai giapponesi, una realtà che, seppur immensa, sembra lasciare poco spazio alle diversità.La sua popolazione rasenta circa i 13 milioni di persone. Individui che ogni giorno si svegliano, montano su qualche mezzo di trasporto per recarsi al lavoro, lavorano, cenano e dormono. Sembra quasi che non possano avere pause, che il loro lavoro sia al centro di tutto.

Bancarelle da cibo

Bancarelle da cibo

I ritmi frenetici e ossessivi con cui la città e la popolazione si spostano risultano incredibilmente e spaventosamente ordinati e schematici, talmente tanto da risultare quasi utopici.

Tutta Tokyo (la cosiddetta Grande Tokyo) si espande per 13.500 km², un area infinita che risulta zeppa di grattacieli e satura di palazzi, cemento e luce. Le luci, soprattutto di notte, sono ovunque, di ogni genere e colore. Schermi Led diffondono pubblicità ininterrottamente mentre i semafori si rimbalzano i colori verde e rosso come se fossero avversari di una partita di tennis.

Si è inondati, di notte, da un pot-pourri caleidoscopico di illuminazione e insegne colorate. Tutto questo fa da cornice alla doppia virtù caratteriale di staticità e movimento delle persone che, come robot telecomandati dalle insegne e dai cartelli stradali, si mettono in movimento.

Ciò nonostante succede spesso che siano presenti messaggi e consigli (sia su treni che all’interno degli edifici) di centellinare e fare attenzione all’utilizzo della luce, quasi a rendere ancor più marcata la contraddizione che accompagna ogni giorno lo stile di vita della capitale.

Tokyo da l’idea di essere un territorio infinito, sempre in espansione. Ogni singolo metro

Attraversamento Pedonale Shibuya

Attraversamento Pedonale Shibuya

quadro sarebbe da triplicare perché, oltre al livello della strada, la città si estende e si sviluppa in verticale. I locali, i ristoranti e i bar si possono trovare sotto terra come al decimo piano di un palazzo, ingurgitati dagli spazi presenti all’interno dei maestosi grattacieli.

Sotto terra un labirinto di negozi, un intricato tunnel di attività commerciali sono inondate da persone che si muovono in maniera unita, compatta, ma sempre ordinata.
Nonostante il cemento e l’incalcolabile massa di persone non è inusuale ritrovarsi nel mezzo della capitale immersi nel verde, circondati da piante e pini orientali.

Tutto è pulito. Del tutto improbabile notare sporcizia sulle strade o cicche di sigarette gettate dai finestrini di un auto in corsa.

A contorno di tutto, il sistema ferroviario e di trasporti, talmente efficiente da rendere un’eccezione che conferma la regola una sola inefficienza o uno sporadico disservizio.
Tokyo è difficile da spiegare a voce o da descrivere… bisognerebbe viverla a fondo per rendersi conto della notevole contraddizione che vede i suoi abitanti, sempre gentili e cortesi, scontrarsi con la velocità e la tecnologia che li inonda.

Sui mezzi di trasporto, spesso stipati oltre al carico prestabilito, nessuno parla al cellulare. Tutti possiedono e utilizzano il telefonino, tenendolo in mano neanche fosse un prolungamento degli arti. Nessuno però tiene la suoneria accesa, il rispetto che provano verso il prossimo li educa a tal punto da fargli indossare le cuffie per non disturbare.

La maggior parte delle persone, esausta dal lavoro e dagli impegni, dorme sonni profondi sulle metropolitane e sui bus. Incredibile vedere come siano in grado di svegliarsi all’improvviso e al momento esatto, sfruttando i pochi secondi stop per scendere al momento più opportuno e alla fermata giusta per dirigersi verso il luogo desiderato.

Non ci sono file ingarbugliate, ma solo ordine. Questo è il motivo per il quale è difficile trovare treni o addirittura autobus in ritardo. Tutti seguono la fila in maniera ordinata: si ferma il treno, gente scende, gente sale e dopo due minuti si riparte, rituffandosi nel frenetico caos ordinato della capitale.


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