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The Human Centipede - First Sequence (2010) - 2/5
The Human Centipede II - Full Sequence (2011) - 1,5/5
Six (1963), olandese, è noto principalmente per la saga horror The Human Centipede.
-The Human Centipede (First Sequence)
UK/Olanda 2010 - horror - 90min.
Jenny (Ashlynn Yennie) e Lindsay (Ashley C. Williams) ,due amiche americane in vacanza in Germania si perdono in un bosco per andare al locale "The Bunker" e finiscono per chiedere aiuto ad un dottore che vive in una casa isolata. Poteva essere un dottore normale? Ovviamente no; anzi, l'esimio dottor Heiter (Dieter Laser), noto separatore di gemelli siamesi, da qualche anno ha il sogno di unire chirurgicamente più esseri umani tramite una connessione bocca-ano, a formare un millepiedi umano. Il suo proposito sta per compiersi, ma manca ancora una vittima, che il dottore trova in un turista giapponese (Akihiro Kitamura) che non parla una parola di inglese nè tantomeno di tedesco. I tre sono cuciti assieme ed il centipede umano prende vita, ma le cose non vanno come previsto dal dottore...
Il film non è stato distribuito in Italia, e probabilmente non lo sarà mai, dunque è reperibile solo in inglese, ma è facilmente comprensibile. Il film procede attraverso tutti gli stereotipi del genere e senza grandi sorprese. La vera novità sta nell'originalità del "mostro", che originalmente è anche la vittima, mentre il vero mostro è il dottore pazzo. Per precisa intenzione del regista le nazionalità dei protagonisti sono quelle dei paesi contendenti nella WWII: americani, tedeschi e giapponesi (noi manchiamo); il perchè della scelta invece non è che si capisca molto: forse il pazzoide è un filonazista, ma non si capisce perchè se la prenda col nipponico; in realtà la scelta dell'orientale sembra dovuta al fatto di voler mettere come capo del centipede un uomo che non sappia farsi capire nè capire la lingua del dottore, in modo da creare una barriera linguistica fra i due. In generale comunque il mostro/vittima non suscita in noi particolari sentimenti di pietà (le ragazze sono odiose, del giapponese non sappiamo nulla) nè particolare disgusto. Insomma il film sembra una versione fallimentare di "The Elephant Man", in cui Six non riesce a far compiere allo spettatore il passaggio dalla paura alla pietà verso il deforme protagonista; in effetti non suscita la benchè minima emozione. E' un film che lascia sostanzialmente indifferenti, malgrado la cura con cui sia stato girato ed una certa originalità di base.
Peccato, speriamo che con il seguito si riesca a fare meglio.
Voto: 2/5
-The Human Centipede II - Full Sequence
UK/Olanda 2011 - horror - 87min.
Martin, grasso custode di un parcheggio multipiano, psicolabile ritardato, è affascinato dalla visione del film The Human Centipede, tanto da voler creare egli stesso un centipede umano di dodici persone.
La prima parte del film ci mostra il personaggio di Martin, sgradevole malato mentale che in scena non parla mai: vive con una madre oppressa da lui ed opprimente ella stessa, non ha contatti umani al di fuori di essa e del dottore che lo ha in cura, ha un ossessione per i centipedi. Deciso di realizzare il suo animaletto, cerca vittime: per una buona metà del film lo vediamo randellare gente con un piede di porco, per procurarsi le cavie per il suo esperimento, fra cui anche la protagonista del primo film, nella parte di sé stessa, che Martin attrae con la falsa prospettiva di un casting per il nuovo film di Quentin Tarantino.
La seconda parte del film consiste nell'operazione, condotta in modo ben più spartano di quanto aveva fatto il dottore del film, ma che comunque produce un bel centipede umano di svariate persone.
Questo sequel ha come unica nota positiva il tentativo di non portare avanti la storia del primo film, ma di farne un seguito metacinematografico, operazione che se non particolarmente originale (vedi tutta la saga di Scream) perlomeno evita di cadere nella ripetizione. Tuttavia la mancanza di idee fa emergere ben presto numerose falle, che rendono il risultato ancor peggiore del capostipite: la scarna sceneggiatura induce ad una ripetitività esasperante nella prima metà del film, per poi accelerare nella seconda riproponendo velocemente quanto si era visto nella pellicola precedente (i dettagli dell'operazione chirurgica, i particolari più disgustosi del passaggio del cibo da un individuo all'altro, il tentativo di ribellione delle vittime), solo con più violenza ed efferatezza. La scelta di girare in B/N appare non motivata da ragioni precise, la colonna sonora è talmente ininfluente da risultare superflua, il finale, aperto per un terzo episodio già in lavorazione, è insoddisfacente in quanto insulso.
Insomma sono aumentati sangue e violenza, ma è diminuito tutto il resto, in primis il carisma del protagonista.
Six non è stato in grado di conferire alla sua creatura mostruosa una saga degna di essere vista. Peccato.
Voto: 1,5/5
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