Tommaso ed Elisabetta liberi

Creato il 20 gennaio 2015 da Ilcanechesimordelacoda

Il post della mamma di Tommaso su Facebook


Cinque anni in un carcere indiano per una tragedia fatta passare per crimine, fra avvocati che mancano, scioperi, festività induiste, processi rinviati, ma adesso Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni sono liberi. La Corte Suprema indiana ha annullato questa mattina l’ergastolo cui erano stati condannati, in primo e secondo grado, per la morte dell’amico Francesco Montis, con cui Tomaso ed Elisabetta erano in viaggio nel 2010, quando il ragazzo sardo, venne trovato morto nella loro camera d’albergo. Subito dopo aver appreso la decisione l’ambasciata d’Italia ha avviato le procedure per ottenere il loro rilascio dal carcere e disporne il rientro in Italia. La Corte suprema indiana ha annullato oggi la condanna all’ergastolo di Tomaso Bruno e Elisabetta Boncompagni, pronunciata dall’Alta corte dell’Uttar Pradesh, disponendone l’immediata liberazione. I due erano in carcere dal febbraio del 2010, accusati dell’omicidio dell’amico Francesco Montis.La madre di Tomaso, Marina Maurizio, che da anni trascorre lunghi periodi a Varanasi per stare vicina al figlio, ha annunciato su Facebook la fine della loro odissea. «Che cos’è, uno scherzo?»: così Tomaso ed Elisabetta hanno accolto la notizia dell’annullamento del loro ergastolo. «Quando li ho convocati nel mio ufficio per dire che sarebbero stati scarcerati - ha racconttato il direttore del carcere di Varanasi, Ashish Tiwari - pensavano che scherzassi». Poi, ha aggiunto, «sono stati sopraffatti dalla gioia».

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