Tommy Shaw, chitarrista della leggendaria rock band degli Styx, sta per pubblicare il primo album bluegrass della sua carriera, “The Great Divide”, che uscirà il 22 marzo per la Pazzo Music/Fontana Distribution. L’album presenta un impressionante elenco di artisti e musicisti che hanno partecipato alla sua realizzazione: Alison Krauss, Dwight Yoakam, Jerry Douglas, Sam Bush, Rob Ickes, Stuart Duncan, Byron House, Gary Burr e tantissimi altri. Con questo disco Shaw, nato a Montgomery (Alabama), dimostra di avere tutte le carte in regola per entrare di diritto nella comunità bluegrass. Nato con il dono della passione musicale, subito riconosciuta dai suoi parenti, ha preso in mano la sua prima chitarra all’età di dieci anni. Stando a quanto ricordano i suoi fratelli, dopo aver ricevuto in regalo quella chitarra, essi non l’hanno mai più visto perché da quel momento Tommy si chiuse nella sua camera per fare pratica giorno e notte. La sua passione e la intrinseca tenacia per il bluegrass dei suoi primi anni dimostrano che la pubblicazione di questo album non è uno sforzo casuale, ma piuttosto un ritorno alla musica con la quale è cresciuto. Shaw ha scritto (da solo o con altri) ogni canzone del disco oltre ad aver suonato la chitarra acustica, il dobro “resonator”e il mandolino. Anche se il bluegrass può sembrare uno “strappo” nel suo repertorio (Shaw fu negli anni 70, con gli Styx, una costante presenza sulla scena rock), il passaggio a questo stile è in realtà fluido. Essendo cresciuto come dicevo con questo genere, Shaw è stato sempre affascinato dalla capacità del bluegrass di stabilire un grande contatto con i suoi appassionati attraverso il racconto di storie dentro le canzoni. «Penso che le canzoni che ti portano in un piccolo viaggio sono le migliori» ha detto Shaw.
Questa è la storia di un ragazzo del sud che ce l’ha fatta, ma si è sempre tenute strette le sue origini. Dice ancora Shaw: «“The Great Divide” è una storia d’amore e di vita; di speranza e di fede; di perdita e di scoperta. E’ la storia di un viaggio che abbraccia generazioni e in ultima analisi è il tentativo di trovare la propria strada verso casa. E sono orgoglioso di questa storia come di tutte le altre storie che ho raccontato». Di sicuro è il primo disco bluegrass ma non sarà certamente l’ultimo. “The Great Divide” è prodotto dallo stesso Tommy Shaw, da Brad Davis e da Will Evankovich.
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