Il 21 maggio uscirà in tutte le sale cinematografiche italiane “Tomorrowland – Il mondo di domani”. Prodotto dalla Disney, il film di Brad Bird in programmazione al Massaua CityPlex promette di scalare la classifica del box Office internazionale candidandosi come potenziale blockbuster della stagione cinematografica estiva.
Nonostante le voci intorno al progetto si rincorressero da più di due anni, il trailer di “Tomorrowland“, diffuso in Italia a partire dal 9 aprile 2015, ci ha fatto finalmente conoscere i due protagonisti del film Frank e Casey, interpretati rispettivamente da George Clooney e Britt Robertson, una “strana coppia” che nello scenario utopico di un futuro prossimo varca i confini di una nuova dimensione spazio-temporale.
La nuova dimensione spazio-temporale, nota appunto come Tomorrowland, prende spunto dall’omonimo progetto di Walt Disney risalente agli anni ’50 per un’ attrazione del suo parco divertimenti di Disneyland. Un mondo roboante che pur essendo rappresentazione futuristica dell’universo attinge da gran parte della letteratura di fantascienza e fantasy della prima metà del XX secolo e volendo esagerare all’immaginario onirico dell’Alice di Lewis Carrol.
Solo i sognatori possiedono le chiavi per l’accesso al “mondo di domani”, un universo in perfetto in stile Disney, all’insegna del motto “dove i sogni diventano realtà”, un mondo in cui spiccano gli abbondanti effetti speciali supportati dal ricco budget (più di 130 milioni di dollari).
Il regista Brad Bird reduce dai successi targati Pixar di “Ratatouille” e “Gli incredibili” ci propone un’ opera che pur rimanendo circoscritta al genere sci-fi lambisce, come già accennato precedenza i confini del fiabesco, ripercorrendo quella strada percorsa qualche anno fa dal vero capolavoro della Pixar “Wall-E”.
Rispetto al film d’animazione premiato con l’Oscar nel 2009, “Tomorrowland” mira però ad avere come punto di riferimento un pubblico più adulto, aggrovigliando l’intreccio narrativo, grazie al contributo alla sceneggiatura di Damon Lindelof (il co-creatore della serie TV “Lost”) di diversi enigmi e punti interrogativi che troveranno soluzione solo con il dipanarsi della storia. C’è poi anche il classico ruolo del “villain”, affidato in questa occasione al popolare Dr. House Hugh Laurie, eroe negativo disincantato, emblema di un mondo sull’orlo di un precipizio.
Tutti questi ingredienti vengono tenuti insieme dal ritmo frenetico, tipico dell’action movie, a cui Brad Bird ci aveva abituati con il quarto capitolo della saga con protagonista Ethan Hunt: “Mission Impossible – Protocollo Fantasma.
In definitiva, anche se sono arrivati alcuni commenti negativi circa un buonismo di fondo troppo marcato, Tomorrowland ha tutte le carte in regola per salire in cima ai dati relativi agli incassi di questa seconda parte del 2015.
Retro Magazine va al cinema al Massaua CityPlex.
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