Uno dei miei interventi sul gruppo di Facebook cui appartengo riguardava Tonino. Domandavo ai componenti del gruppo quanti di loro si ricordassero di lui, allegando una foto sbiadita tratta da un ritaglio di giornale che avevo conservato per un decennio. Il post è stato tra quelli che più ha avuto riconoscimenti, quasi 700 like, ed in effetti non era possibile non ricordardi di Tonino.
Tonino era nato a Bolzano nel 1924, e ancora in giovane età si era ammalato di poliomielite, in quell’epoca in cui non esistevano ancora né i vaccini né le cure per alleviare un poco la condizione di disabilità nella quale si trovava chi ne veniva colpito. Essendo invalido ed inabile a qualsiasi lavoro, Tonino si era “inventato” un mestiere, quello di venditore di giocattolini, ed aveva anche trovato un buon posto per esporre e vendere la sua mercanzia, in pieno centro a Bolzano, nella Piazza delle Erbe proprio accanto alla Fontana del Nettuno all’inizio dei Portici, passaggio obbligato per chi si recava a fare la spesa “elegante” in pieno centro. Ovviamente non esercitava in un negozio, ma su un grosso motociclo grigio, dove esponeva girandole, soldatini, animaletti, i quadrati con il gioco del 15 (versione bidimensionale ed antidiluviana del cubo di Rubik), pupazzetti vari,”cappette” per le pistole giocattolo, archi con le frecce terminanti con una piccola ventosa, palloncini di gomma,bolle di sapone, cartoline e piccoli souvenir.
Dall’immediato dopoguerra Tonino svolgeva questa occupazione ed ogni mattina partiva dalla sua casa in periferia per recarsi in città, dove ormai lo conoscevano tutti, diventando una mascotte dei negozianti dei banchetti della piazza.
Nel tempo libero si curava dell’orto e di qualche coniglio che allevava per passione, oppure suonava il mandolino, avendo studiato al Conservatorio. Ha condotto questa vita per tanti anni, cessando di lavorare all’età di 78 anni e trasferendosi in una casa di riposo a Castelrotto. Là si è spento due anni dopo, il 28 gennaio del 2004, ma ancora oggi resta nel ricordo di chi lo ha conosciuto, di chi ha acquistato da lui almeno una volta un giochino che porgeva sempre con un sorriso.
A Tonino è collegato anche un ricordo personale: poco dopo la nascita del mio secondo figlio mia madre ed io ci eravamo fermate con una conoscente che si congratulava con me per questo evento. Il primogenito, di circa 20 mesi, era improvvisamente sparito mentre facevo vedere il minore alla signora, convinta io che lo tenesse per mano mia madre e mia madre che lo tenessi io… Un attimo di smarrimento, poi lo abbiamo trovato pochi metri più in là, incantato davanti al grosso motociclo pieno di balocchi… ed ovviamente ne abbiamo comperato subito uno.
Ciao Tonino…un ricordo.