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“Tonja Valdiluce” di Maria Parr, Beisler e “Flora e Ulisse” di Kate DiCamillo, Il Castoro

Da Ilgiornaledeigiovanilettori

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Tonja e Flora sono due bambine che vivono in libri e mondi molto distanti, ma sono accomunate dallo stesso ardimento e generosità d’animo. Le loro avventure riscalderanno le giornate di lettrici e lettori da 10 anni in su.

Ogni qual volta compare sulla scena della letteratura per ragazzi una nuova autrice dal Nord Europa, specializzata in ritratti di bambine autonome e scavezzacollo, scatta immediatamente il paragone con Astrid Lindgren e la sua creatura Pippi. Anch’io ci sono cascata più volte, in questa semplificazione, sia quando mi sono imbattuta nella finlandese Siri Kolu, sia con i libri della svedese Frida Nilsson, per non parlare della norvegese Maria Parr.

Tonja Valdiluce, di Maria Parr, illustrazioni di Åshild Irgens. traduzione di Alice Tonzig, Beisler 2015, 14,90€.

Tonja Valdiluce, di Maria Parr, illustrazioni di Åshild Irgens, traduzione di Alice Tonzig, Beisler 2015, 14,90€.

Quest’ultima è la pluripremiata autrice del divertente e delicato Cuori di waffel (ve ne ho parlato qui), fresco di candidatura al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2016, nella categoria 6-10 anni. La sua casa editrice italiana, Beisler, ha pensato bene – con grande gioia dei lettori – di pubblicare anche il secondo romanzo di Parr, Tonja Valdiluce. Il titolo è il nome della giovane protagonista, che più che un vero e proprio cognome sfoggia un appellativo che la contraddistingue: se Pippi si chiama Calzelunghe per via del suo peculiare abbigliamento, Tonja “appartiene” alla Val di Luce, la vallata ai piedi dell’innevato Picco della Sentinella, a tal punto da identificarsi con essa.

Siamo però in un territorio del tutto diverso dalle invenzioni giocose e paradossali della prima Astrid Lindgren, e l’originale voce narrativa di Maria Parr costruisce una storia percorsa sia da giochi spericolati e intrecci emozionanti, sia da sentimenti forti e contrastanti (amicizia, risentimento, rabbia, amore).

Figlia di un contadino e di una biologa marina, assai spesso in viaggio lontano da casa, Tonja trascorre le giornate invernali mettendo alla prova la sua velocità e autostima con salti dal trampolino sugli sci e collaudando gli slittini del suo amico Gunnvald, giù per i sentieri della Val di Luce. Molti vicini di casa e compaesani la ammirano e la incoraggiano, alcuni mal sopportano le sue scorribande (in particolare, il proprietario del parcheggio salutista Hagen, che l’ha soprannominata Trulla). Sta di fatto che i passatempi di Tonja rappresentano la quintessenza della libertà che tutti dovrebbero sperimentare durante l’infanzia!

Ma lo splendore e la spensieratezza che albergano nella Val di Luce non possono rimanere immutati per sempre. Quando Gunnvald, l’anziano migliore amico della bambina, riceve una lettera che annuncia la scomparsa di un antico amore, alcuni segreti del passato cominciano a riemergere, incrinando le certezze di Tonja, così come è destinata a sciogliersi con il passare del tempo la patina di ghiaccio che congela la natura in un’immagine perfetta.

Gli adulti non sono sempre accoglienti e amorevoli, e l’ostinazione dei bambini, anche se alimentata da buone intenzioni, può portare a delle conseguenze indesiderate. Nei mesi da febbraio a Pasqua, durante i quali si snodano le molte vicende del romanzo e si incontrano tanti nuovi personaggi, anticonformisti, scontrosi, affettuosi, Tonja sperimenta una gamma di sentimenti così vasta da lasciarla più di una volta senza parole: proprio lei, che ha sempre una risposta pronta! La grande forza della giovane protagonista sta tutta nella sua disponibilità ad accogliere gli altri a braccia aperte, nonostante le iniziali incomprensioni.

Flora e Ulisse, di Kate DiCamillo, illustrazioni di K. G. Campbell, traduzione di Laura Bortoluzzi, Il Castoro 2015, 13,50€.

Flora e Ulisse, di Kate DiCamillo, illustrazioni di K. G. Campbell, traduzione di Laura Bortoluzzi, Il Castoro 2015, 13,50€.

Le emozioni e la capacità di esprimerle sono anche il fulcro di Flora e Ulisse, il nuovo romanzo della scrittrice americana Kate DiCamillo, pubblicato dalla casa editrice Il Castoro. Un evento straordinario – la trasformazione di un semplice scoiattolo in un super essere senziente e capace di volare – innesca nella sedicente cinica Flora e nella sua famiglia una girandola di situazioni rocambolesche e agrodolci, che serviranno a rafforzare in modo imprevisto i loro legami.

Flora è una bambina poco incline alla speranza: per evitare delusioni, è solita osservare le situazioni e analizzarle, piuttosto che buttarvicisi a capofitto. Assidua lettrice del fumetto supereroistico Avventure illustrate dell’incredibile Incandesto e della rubrica Cosa terribili possono capitarti!, Flora è però abituata ad prevedere sviluppi imprevedibili per le situazioni di tutti i giorni. Trovarsi ad accudire un animale dotato di poteri superumani e accorgersi che la propria madre è la sua acerrima nemica, pronta perfino ad ucciderlo per ristabilire l’ordine, è troppo anche per lei, seppur determinata e coraggiosa.

Fortunatamente la bambina può contare su un padre (separato) gentile e affidabile e su un gruppetto di nuovi, improbabili amici: lo strambo William Spiver, ragazzino affetto da cecità momentanea dopo che la madre lo ha cacciato di casa a causa di una bravata, sua zia Tootie e la signora Meescham, pronte a difendere lo scoiattolo Ulisse e salvaguardarne le straordinarie capacità.

Perché la cosa più incredibile è che, oltre a pensare e volare, Ulisse scrive poesie: dimostrando grande sensibilità, il piccolo roditore distilla le parole giuste per raccontare agli altri le sue sensazioni più profonde e autentiche, che sono lo stupore verso il mondo, l’affetto incondizionato per Flora e persino una “scoiattolesca” golosità!

L’arte è la chiave per arrivare al cuore delle cose. Anche in Tonja Valdiluce essa gioca un ruolo importante: la distanza che il tempo e scelte dolorose hanno creato fra i protagonisti, in particolare fra Gunnvald e la figlia che egli ha abbandonato, Heidi, ricomparsa all’improvviso, può essere colmata grazie alla musica che entrambi sanno suonare, sulle corde di due vecchi violini.

In entrambi i romanzi, Tonja Valdiluce e Flora e Ulisse, il legame che unisce figli e genitori è il fulcro intorno al quale ruotano episodi sia divertenti che commoventi, che le autrici sono capaci di intrecciare in maniera delicata e leggera. Le aiutano alcuni accorgimenti stilistici molto riusciti.

In Flora e Ulisse, le avventure dei protagonisti sono intervallate dai fumetti di K. G. Campbell, illustratore dal segno morbido, capace di infondere molta simpatia nei personaggi. Le vignette creano sia un contrappunto ironico alla storia che una efficace variazioni di ritmo, sia nelle scene più movimentate che in quelle mute e decisive.

Maria Parr sceglie invece di racchiudere la storia di Tonja Valdiluce in una esile ma poetica cornice narrativa, affidata a una voce narrante che invita i lettori a visitare la Val di Luce, percorrendone idealmente la mappa (stampata sui risguardi del libro). Uno spunto semplice, ma che insieme all’uso di sottotitoli che annunciano il contenuto di ogni capitolo, contribuisce a creare una piacevole sensazione di familiarità e confidenza con il narratore e i suoi personaggi.

In definitiva, due romanzi da non perdere (e mettere sotto l’albero) per tutte le lettrici e i lettori da 9/10 anni in su. Se volete acquistarli on-line, collegatevi alla Libreria dei Ragazzi, oppure cliccate sulle copertine sottostanti:

Tonja Valdiluce

Flora e Ulisse_cover


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