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Tony Takitani

Creato il 10 settembre 2011 da Guchippai
Tony Takitaniquesto film girato nel 2004 da Ichikawa Jun è tratto da un racconto di Murakami Haruki che purtroppo non ho ancora avuto la fortuna di leggere. la protagonista di questa pellicola è la solitudine; essa accompagna fin dall'infanzia Tony Takitani che cresce praticamente da solo in quanto la madre muore a tre giorni dal parto, il padre è sempre in giro per suonare (è un trombettista jazz) e i suoi coetanei lo prendono in giro per via del nome occidentale. Tony TakitaniTony tuttavia non è conscio della propria condizione solitaria, per lui è normale, e l'equilibrio si rompe solo quando, ormai sulla quarantina, s'innamora per la prima volta. ciò che l'attira di Eiko è la sua eleganza nel vestire, ma i vestiti sono anche il suo punto debole; per sua stessa ammissione, la donna li compra per riempire il vuoto che sente dentro. i due finiscono per sposarsi e Tony comprende finalmente il significato della solitudine quando, nei primi mesi di matrimonio, è terrorizzato dall'eventualità di perdere Eiko. Tony Takitanile cose tuttavia vanno per il meglio, se non che Eiko è una compratrice compulsiva di abiti e scarpe, e non sa trattenersi. per amore del marito, cerca di frenarsi; evita di uscire di casa per non essere indotta in tentazione, ma il suo senso di vuoto riaffiora. quando infine decide di restituire alla boutique alcuni vestiti, la cosa le pesa al punto che finisce per suicidarsi (deduzione della sottoscritta: in realtà la cosa non è chiara). Tony rimane solo con una stanza piena di vestiti e pensa di assumere come segretaria una donna che abbia le stesse misure della moglie, in modo da farglieli indossare; trova effettivamente una ragazza disponibile, ma poi si pente e invece si disfa di tutto, così come in seguito si disfa di tutti i dischi del padre, che muore poco dopo. Tony è di nuovo completamente solo, ma i ricordi scompaiono, a parte quello del pianto della ragazza davanti alla stanza piena di abiti e scarpe di Eiko. il finale è aperto: Tony tenta di ricontattarla, ma non si sa se procederà nel suo intento o no. il film è costruito come una lunga narrazione in cui le voci dei protagonisti emergono raramente tra le frasi del narratore (Nishijima Hidetoshi), mentre gli attori ricoprono un doppio ruolo: Ogata Issei è sia Tony che suo padre, Miyazawa Rie è sia Eiko che la ragazza. il regista riesce egregiamente a trasmettere un senso di alienazione e straniamento che fa venire una notevole botta di tristezza e mi fa domandare, per l'ennesima volta, perchè mi riduco sempre a vedere dei film così.

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