Magazine Cinema
Su Bouchareb ho alcuni dubbi, nonostante le buone prove finora viste. "London River", visto senza riferirsi all'ideologia del regista, suona come un film neutrale. Ma, seguendo le polemiche relative al suo ultimo film presentato a Cannes, "Outside the law", ho colto un elemento non del tutto storicizzato, che mi ha colpito molto. Bouchareb utilizza il cinema con scopo marcatamente ideologico. E la vis polemica, insieme ad una sorta di patetismo/vittimismo di fondo, unito a giuste precisazioni come nel caso di "Indigenes", non mi sembra una componente da sottovalutare nel giudizio di film a stretto contatto con la storia. Avendo apprezzato l'asciuttezza di "London river", congelo l'elemento "pamphlet" per capire quale sia la reale direzione del regista. Il film in questione è un prodotto riuscito, non sovraccarico, ma nemmeno realmente empatico.
Voto: 6,5/10
Uscita in Italia: 27 Agosto 2010
69a - Fratelli in erba (Leaves of grass)
Un grande Edward Norton (o meglio due) in un film che presenta molti pregi, affini soprattutto alla categoria dell'originalità, ma non sa esprimerli a dovere. "Fratelli in erba" diventa un divertissment che colpisce più per l'ambientazione, rurale e caratterizzante, che per la storia in sè, e finisce ad essere una citazione eterogenea più che un film originale, sicuramente estrosa e diversa, politicamente scorretta, ma senza mai lasciare il segno. Rimane una prova coraggiosa, un gran cast e il profumo dell'Oklahoma.
Voto: 6.5/10
Uscita in Italia: 17 Settembre 2010
69b - I poliziotti di riserva (The other guys)
Non è ancora uscito in Italia, nonostante il successo al botteghino statunitense. E' una pellicola, infatti, non molto adatta al nostro pubblico. Si tratta di un genere indefinito, di una commedia strana, insieme realistica ma sovraccarica di numeri da circo (anche acrobatico, viste le spettacolari sequenze d'azione, soprattutto con Samuel L. Jackson e Dwayne Johnson, rutilanti ed adrenaliniche). Ma non è una semplice commedia che fa uso di luoghi comuni, anzi arriva a creare dei personaggi tipizzati che non hanno nulla a che vedere con i modelli passati. Entambi gli attori protagonisti, Mark Walhberg e Will Ferrell, lavorano di testa propria e con sfumature diverse e mai banali.
Voto: 6,5/10
Inedito in Italia
68 - The September Issue
Documentario su Anne Wintour, la celebre donna "Vogue". E' una Miranda Priestly addolcita, forse anche troppo abbottonata, dallo stile impeccabile, ambiziosa e cinica, ma anche una gran lavoratrice. Chi dirige, R.J. Cutler, non ha molto estro, nè molta personalità per creare un ritratto scomodo. E "Valentino : The last imperator" era più corrosivo. Tuttavia, il lavoro dietro le quinte per la creazione del numero più venduto della storia del magazine è entusiasmante e si scoprono aneddoti curiosi e simpatici.
Voto: 6,5/10
Uscita in Italia: 15 settembre 2010 (Homevideo by Feltrinelli)
67 - Tata Matilda e il grande botto ("Nanny Mcphee and the Big Bang")
Il primo capitolo era stato un mezzo-fail dal nostro punto di vista. Eppure la Thompson ci ha riprovato, cambiando regista, ora Susanna White, ambientazione e attori coprotagonisti. Il risultato è un prodotto compatto, diretto con mano ferma, ben interpretato (e il guizzo si chiama Maggie Gyllenhall), con qualche momento poetico e pedagogico più credibile. La Thompson alla sceneggiatura si mostra più in grado, rispetto al capitolo precedente, di comprendere le caratteristiche imprescindibili per una buona riuscita cinematografica di un testo letterario per bambini.
Voto: 6,5/10
Uscita in Italia: 4 giugno 2010
66 - Perdona e Dimentica
Un altro nome, quello di Todd Solondz, che dovrebbe in potenza occupare posizioni molto più alte. Eppure, nonostante il cinismo, l'arguzia psicologica, il distacco e la superba direzione di attori, Tolondz, con "Perdona e dimentica", sequel/no-sequel di "Happiness", il suo film più fortunato, ha realizzato un'operazione dejavu meno mordente, meno innovativa, meno scioccante. Non che Solondz sbagli qualcosa, nè che l'atmosfera sia la stessa (il tocco qui è volutamente più ironico), ma senza poter parlare di forzature, parlerei di prevedibilità. E non che sia un male, soprattutto con attori del genere, ma tutto scorre via senza colpire nel segno con il leit-motiv del "perdona e dimentica" che è continuamente percepibile. Era più azzeccato il titolo originale, "Life during wartime", che aveva una connotazione più criptica e meno banalizzante.
Voto: 6,5/10
Uscita in Italia: 14 aprile 2010
65 - Draquila- L'Italia che trema
Ancora un titolo italiano, passato, come evento speciale, tra le poleimiche, di bassa lega, a Cannes. La ricostruzione in Abruzzo, la speculazione edilizia, la stumentalizzazione mediatica, le intercettazioni, lo stato d'emergenza e riflessioni sulla protezione civile. La Guzzanti non fa Michael Moore, per certi versi supera le sue ultime prove e con poche sequenze descrive, senza bisogno di ulteriori parole, il "mangia-mangia" collettivo a discapito dei singoli individui, manovrati come burattini dal potere mediatico.
Voto: 6,5/10
Uscita in Italia: 7 maggio 2010
64 - L'Estate di Martino
Piccolo film italiano, semi-sconosciuto, eppure con quella marcia in più che garantisce un tocco parzialmente diverso dai clichè nostrani, con una certa internazionalità, confermata dalla presenza nel cast di Treat Williams. Il "coming of age" di Natale è inserito in una precisa dimensione storica, ma, in modo intelligente, preferisce raccontare una storia in superficie diversa, adolescenziale, insieme realistica e fiabesca, con un finale aperto, e dai rimandi agli avvenimenti storici che modificarono l'Italia anni '70-'80.
Voto: 6,5/10
Uscita in Italia: 19 novembre 2010
63 - I gatti persiani
Dirige Ghobadi, che ambienta il film nel suo paese, l'Iran e ci mostra una visuale molto diversa dal solito. La generazione nascente, in cerca di una propria identità, e la cui vita scorre attraverso la musica, fortemente aggregante. "I gatti persiani" è la metafora chiave del film in cui la passione può svilupparsi solo in una dimensione privata, clandestina, così come i gatti sono tollerati solo entro le mura domestiche, e non per strada. Il film è spiccatamente agrodolce, con molti punti di contatto, anche parziale, con il modo di vivere occidentale, ma ha una conclusione tutt'altro che felice.
Voto: 6,5/10
Uscita in Italia: 16 aprile 2010
62a - The Young Victoria
E' del 2009, è prodotto da Martin Scorsese e diretto dal regista di "CRAZY", ma soprattutto è il film in cui Emily Blunt raggiunge la perfezione e l'assetto visivo è ricostruito con il ricorso al dettaglio e con tanto di costumi superbi firmati Sandy Powell, Oscar anche per questo titolo. La storia della regina Vittoria non ha la forza narrativa del personaggio "Elisabetta", ma per certi versi nè è alter-ego moderno. Un cast brillante, qualche incertezza nello scegliere una scena chiave, ma un film appassionato.
Voto: 6,5/10
Uscita in Italia: 17 marzo 2010 (Homevideo)
62b - Me and Orson Welles
E' del 2008, di Richard Linklater, ma è uscito da poco in dvd in Italia. Prodotto compatto, con un assetto storico-teatrale marcato, convenzionale, ma allo stesso tempo, grazie alla rappresentazione della gigantesca figura di Orson Welles, interpretato da un ottimo Christian McKay, piacevole e di ottima fattura. Ha un suo significato biografico, e unisce ottimi attori come Claire Danes e Ben Chaplin attorno alla star Zac Efron, che si mostra duttile e diverso dal ruolo di "teenager" delle sue passate produzioni.
Voto. 6,5/10
Uscita in italia: 1 dicembre 2010
61 - Kick ass
"Kick-ass" doveva essere il film alternativo-dissacratore per eccellenza del 2010. Si è rivelato un buon prodotto, divertente, iperviolento, ricco della carica del fumetto, ma anche con un livello qualitativo standard a livello recitativo e senza genialate visive vere e proprie. Matthew Vaughn ha il merito di mettere su un film a basso budget, ma la vera forza vitale della pellicola si chiama Chloe Moretz, la baby-riot-girl da tenere d'occhio in futuro
Voto: 6,5/10
Inedito in Italia
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