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Mondi fantastici? Ci stanno.
Fantasy fantasiosi? Ci sono.
Fantascienza? Utopia? Distopia? Presenti.
Violenza, sbudellamenti, spargimenti di sangue? Check.
Criminali, assassini, approfittatori, stronzi, malamenti? Non possono mancare.
Eccetera, eccetera, eccetera.
D’altronde il target del seinen è per gli “over 18”, quindi persone a tutti gli effetti adulti e consenzienti. Non stupisce quindi che spesso questa tipologia di manga vada molto spesso “oltre”, per mostrare anche l’orrore che si cela dietro una certa cortesia di facciata (nipponica e non solo).
A me personalmente i seinen piacciono. E molto. Forse non arrivo al gradimento “spicciolo” che mi offrono gli shonen, ma la maggior parte dei seinen spesso mette a nudo un nervo scoperto della nostra società, e quando lo fa, colpisce durissimo.
Oppure, se si dedica ad opere di fantasia, riesce sempre a scavare nel profondo, come nei migliori romanzi di genere. E anche solo per questo i seinen sono probabilmente tra le migliori opere fumettistiche a livello mondiale.
Come al solito vi ricordo che questa classifica è totalmente soggettiva. Il che vuol dire che qui troverete quelli che per me sono i migliori seinen. E quindi vuol dire che non sono i 15 seinen oggettivamente migliori.
Tra le altre cose, proprio in virtù di quanto detto poco più sopra, ci tengo a dirvi che la classifica è puramente “indicativa”, nel senso che per me queste opere hanno tutte un valore talmente “elevato” che se il manga alla 15° posizione è da 8,5 quello alla prima è da 9.
E ora…ready to go?
15° Posizione: Trigun
Io lo so che la fantascienza cyberpunk di Shirow o di Otomo è probabilmente irragiungibile. D’altronde i loro manga sono assolutamente le vette del genere sci-fi nipponico, e non reggono il confronto né i seimila robottoni di Go-Nagai, né le space-opera “user friendly” di Matsumoto, né i vari Gundam e derivati dagli anni 80 in poi.
Ma con Trigun di Nightow non si può che rimanere affascinati dalla fusione perfetta tra western, cyberpunk e steampunk. Il tratto sporco e ruvido del mangaka non fa altro che esaltare le gesta di Vash the Stampede, dichiarato da tutto l’universo come vera e propria calamità naturale. Tutto il fumetto è al cardiopalma, l’azione è continua e ininterrotta, i personaggi sono tratteggiati in maniera perfetta anche quando sono semplicemente “abbozzati” e non si può non rimanere ammirati da un’opera che tutto sommato si presenta, nello schema narrativo, come uno shonen, ma che per “come” viene raccontato è a tutti gli effetti un gran bel seinen.
Un manga sottovalutato da molti, ma che invece dà un sacco di soddisfazioni durante la lettura…
14° Posizione: Manga Bomber
Quello che Obha e Obata ripresenteranno in salsa shonen dieci anni più tardi risultando dieci volte più noiosi e dieci volte più pretenziosi. Il manga di Shimamoto sulle (dis)avventure di un mangaka sgangherato alle prese con tutte le vicende editoriali possibili e immaginabili è un “must read” per tutti gli amanti del fumetto nipponico. Oltre a capire quali sono i meccanismi di una casa editrice editoriale e come lavora un disegnatore di fumetti con gli occhi a mandorla, attraverso le nevrosi di Moyuri Hono, il protagonista, Shimamoto confezione un fumetto che oltre ad ammazzare di risate il lettore fa comprendere bene quali sono i ritmi di lavoro asfissianti di chi decide di voler diventare un mangaka. Hono infatti si ritrova quasi sempre a dover stare alzato giorni interi per concludere le tavole dei suoi fumetti all’ultimo secondo valido. I toni sono appositamente esagerati e parodistici, ma a voler scartare questo “di più” si riesce a carpire esattamente quella che è la verità di fondo della faccenda.
Un piccolo gioiello, che hanno letto (sfortunatamente) solo poche persone.
13° Posto: Nausicaa della Valle del Vento
Che tipo dici il titolo e l’autore e tanto basterebbe. Come detto sopra, il 13° posto è indicativo per un’opera che è a tutti gli effetti un capolavoro assoluto (e sotto tutti gli aspetti). La trasposizione animata, assieme al famigerato Porco Rosso, è la mia pellicola preferita di Miyazaki.
E il fumetto non è da meno.
Chi non l'ha mai letto...beh...che aspetta a farlo?
Ma allora “perché” solo in questa posizione?
Perché “fumettisticamente” parlando ci sono fumetti che mi aggradano leggerissimamente di più. Ma ribadisco: è come voler dire che “La Pietà” di Michelangelo nella mia personale classifica di gradimento viene dopo “Il David”. Capite bene tutti che sono due capolavori assoluti…
12° Posto: Berserk
L’ho riletto daccapo e per intero qualche mese fa, mettendomi in pari con la serializzazione giapponese. E il mio giudizio generale non cambia: il tratto di Miura migliora tanto quanto la trama del fumetto diventa annacquata, prevedibile e assai bruttina. Ma nel complesso Berserk, come diciamo a Napoli, “tiene ancora botta”, e se anche fosse un seinen “demmerda” varebbe la pena leggerlo anche solo per il flashback della Squadra dei Falchi. Che a conti fatti è probabilmente una delle vette assolute del fumetto nipponico degli ultimi 30 anni.
A chi non piace la famigerata “Erà dell’Oro” meriterebbe un giro nelle segrete del castello come Grifis per ottenere lo stesso identico trattamento…
E comunque non si può non amare un manga che ha come “cattivi” i farlocchi dei Cenobiti di Barker...
11° Posto: Battle Royale
Un ottimo manga per un ottimo romanzo. E anche qui, tanto basterebbe per descrivere Battle Royale, fantascienza distopica al servizio dell’azione, del sangue e della violenza. Una rivisitazione in chiave moderna del mito di Teseo e del Minotauro, con al posto del labirinto un’isola, e al posto del Minotauro…il pericolo di essere ammazzati da un proprio compagno di classe in qualunque momento. Un’avventura al cardiopalma, con un roster di protagonisti eccellenti e un villain, Kiriyama, che è probabilmente uno dei cinque cattivi più “iconici” presenti all’interno di un manga.
Alcune scene splatter sono veramente un pugno nello stomaco.
Altro seinen imperdibile per gli amanti del (buon) fumetto.
Ma questi erano solo i cinque seinen di riscaldamento.
Lunedì prossimo iniziamo a fare davvero “sul serio”, andando dalla posizione 10 alla 6.
In ogni caso, sono curioso di sapere la vostra: se doveste stilare una classifica seinen dalla 15° all’11° posizione, che manga mettereste?
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