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La prima parte del classificone definitivo la trovate QUI. Se non l’avete letta fateci un saltino, che sicuramente ci troverete dei titoli interessanti.
Oggi facciamo una vera e propria full immersion, dalla posizione 9 alla posizione 4, così da lasciarci il podio per l’ultima parte, settimana prossima.
Carichi per questa botta di fumettoni?
9° Posizione: Capitan Tsubasa
Poteva mancare lo spokon “mitico e mitologico” per antonomasia nella mia personalissima classifica dedicata agli shonen?
Ma certo che no!
E quindi ecco che il fumetto su Holly e Benji si guadagna una meritatissima nona posizione, chè facendo la tara tra la serie classica, il World Youth, gli speciali e le nuove serie è sicuramente il posto più giusto per lui. E lo so: voi siete là che mugugnate, perché pensate che H&B sia un fumetto scrauso che non meriterebbe nemmeno una posizione in una classifica così. E io vi dico che sbagliate.
Sia perché ogni persona che ha visto solo il cartone quando legge il fumetto riscopre totalmente un titolo (un sacco di persone che hanno letto il mio saggio su Holly e Benji non si aspettavano che il fumetto fosse tanto differente nelle dinamiche dalla sua controparte animata), sia perché, come spiegato ampiamente nel mio libro, H&B è il fumetto giapponese che più ha influenzato il calcio (culturalmente, socialmente e sportivamente parlando) a livello mondiale.
8° Posizione: Full Metal Alchemist
Se questa fosse la classifica oggettiva dei migliori shonen usciti negli ultimi 20 anni, lo shonen dell’Arakawa sarebbe molto probabilmente in prima posizione. Tra gli shonen conclusi non ha rivali in quanto a trama, personaggi e risvolti narrativi. Tutto è pressoché perfetto, non ci sono sbavature e si ha tra le mani un capolavoro assoluto.
Ma questa non è una classifica oggettiva, e quindi FMA si piazza a metà. L’Arakawa a mio modo di vedere riesce a bilanciare perfettamente temi e tematiche care al fantasy “alchemico”, mischiandole però a un certo tipo di narrazione fumettistica tipicamente “giapponese”. Ne esce fuori un bel frullato, dosato bene in ogni sua parte.
Se non l’avete mai letto, l’epopea dei fratelli Elric vi aspetta fremente!
7° Posizione: Ken il Guerriero
L’ho già detto e lo ripeto: quando penso alla parola “epicità” associata alla parola “manga” si forma nella mia testa un unico titolo, ovvero “Hokuto no Ken”. Che avrà anche i suoi buchi logici e di trama soprattutto nella seconda parte (i WTF? familiari sull’isola dei Demoni sono delle vette inarrivabili), che si poteva (e si doveva?) troncare allo scontro con Raoul, che sarà stato anche un piccolo plagio scopiazzo omaggio a Mad Max, ma che è un fumetto che dopo oltre 30 anni è capace di divertire e stupire quei lettori che non l’hanno mai sfogliato in vita loro.
Le morti in Kenshiro raggiungono picchi di epicità raramente raggiunti da altri manga. E ok, alla fine si scoprono essere tutti omaccioni dal cuore d’oro e dalla lacrima facile ma…Raoul che torna in cielo, è Raoul che torna in cielo.
Vale anche solo per sapere definitivamente morta Julia, il più irritante deus ex machina che si ricordi a memoria d’uomo, nonché la peggior gatta morta mai vista in un manga. Pare che ce l’aveva solo lei, in Hokuto no Ken…
6° Posizione: Dragon Quest – L’Emblema di Roto
Se non avessi messi L’Attacco dei Giganti in 15° posizione, sarebbe stata sicuramente occupata dall’altro Dragon Quest, ovvero “Dai – La grande avventura”. Un manga che dalle nostre parti conosciamo in 3. Il bello è che a fronte de “L’emblema di Roto”, Dai è Dragon Ball.
L’Emblema di Roto è proprio il classico fumetto passato in sordina, nonostante sia una storia epicissima che in appena poco più di 20 volumi regala azione, avventura e magia come non se ne legge più da tempo.
Tolto Arus, il protagonista che soffre della famigerata “sindrome dell’antipatia da protagonista”, L’Emblema di Roto ha un cast di personaggi indimenticabili.
Su tutti, Poron.
Da riscoprire.
Quando penso alla parola fantasy associata a shonen, penso all'Emblema di Roto.
5° posizione: Dottor Slump e Arale
IL manga comico/demenziale per eccellenza. Manga comico/demenziali migliori di Dottor Slump e Arale non ce ne sono (e chi dice il contrario non ha la più pallida idea di quello che sta dicendo; oppure è in malafede; o più probabilmente non ha mai letto il manga cult di Toriyama).
Star Comics ha appena annunciato che stamperà la perfect edition. Sperando non faccia la fine della ristampa di una decina d’anni fa (che venne “cancellata” dopo 4-5 volumi), il mio consiglio è: se non l’avete mai letto, è l’occasione buona per farlo. Non conoscere Sembei Norimaki, Arale, le Gacchan, Torishima/Mashirito, Atomino, Suppaman e tutta la folle e allegra brigata del Villaggio Pinguino è una macchia indelebile per ogni persona che si dichiara “lettore di fumetti”.
Rimediate.
Assolutamente.
4° posizione: One Piece
Eravate tutti là pensando che sarebbe stato il primo della lista, o quantomeno nella top 3, vero? E invece no.
Nella mia personalissima classifica shonen One Piece non è nemmeno sul gradino più basso del podio. Ci sono altri 3 (fate 4, Dragon Ball compreso) che preferisco. Sia perché One Piece non è ancora terminato (quindi se la gioca ancora alla grande), sia perché i fumetti di cui parleremo settimana prossima sono quelli che in un modo o nell’altro mi hanno colpito più a fondo di tutti.
Questo non vuol dire che One Piece non mi piaccia (anzi, e lo sapete). Tra i fumetti in proseguimento (meglio: tra i manga – meglio ancora: tra gli shonen) è l’unico che mi fa ancora divertire tantissimo, e che ogni settimana mi lascia con l’interrogativo degli interrogativi: “Come continuerà?”
Se non mi piacesse non ci avrei dedicato ore e ore di approfondimenti, non avrei aperto un canale YouTube a tema e non ci avrei scritto un libro.
Non vi pare?
Queste erano le posizioni “centrali” della mia topshonen.
Sono curioso di leggere le vostre.
Quali sono i vostri shonen preferiti (fino alla quarta posizione, ovviamente)?
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