Top 5 natalizia: come potrebbe essere altrimenti?
Negli anni scorsi ho già parlato dei cinque migliori film di Natale, dei cinque racconti a tema con le feste, dei cinque autoregali che intedevo acquistare. Che resta ancora da elencare, ammesso e non concesso che si debba per forza pubblicare un post correlato con le esigenze del calendario?
Eppure qualcosa c’è, e ve ne parlo proprio oggi. Cinque regali memorabili, ricevuti negli anni ’80. Così memorabili che ricordo ancora il momento in cui li ho ricevuti, ma anche l’attesa che precedeva l’apertura dei pacchi natalizi. Contate che sono un classe 1975, quindi gli ’80 li ho vissuti come ragazzino e come preadolescente. Anni in cui ci si lustrava gli occhi davanti ai negozi di giocattoli, e alle librerie.
Bene, bando alle ciance. Ecco la mia top 5 rétro.
Sludge (Transformers – Dinobot)
Anno: 1985
Categoria: Giocattolo – Transformers
Pur non essendo i miei “pupazzetti” preferiti (che, per inciso, erano i Masters of the Universe) i Transformers avevano un fascino tutto loro. Purtroppo erano piuttosto costosi, perciò ne ho avuti davvero pochi. Questo Dinobot, Sludge, era il mio preferito, e mi venne regalato proprio per Natale, su specifica richiesta.
Ovviamente ai tempi non conoscevo il suo nome proprio (che nei cartoni animati in italiano era senz’altro diverso).
Ce l’ho ancora, smontato e mancante di alcuni pezzi, sistemato nello scatolone di latta proprio coi Masters in mio possesso.
Uno Sguardo nel Buio – Perfezionamento dell’avventura fantastica
Anno: 1989
Categoria: Gioco di ruolo
Uno Sguardo nel Buio è il primo gioco di ruolo che ho provato. Regole scarne ma per niente stupide, poche semplici classi di personaggi, ancor meno incantesimi e mostri. Quando è uscita l’espansione ufficiale (quella che vedete in foto), io e il mio gruppo ci eravamo già convertiti a Dungeons and Dragons. Tuttavia queste nuovo materiale era davvero molto valido. Col senno di poi potrei definirlo uno dei migliori regolamenti per giocare di ruolo, divertente senza perdersi in mille cavilli.
Trascorsi il Natale del 1989 a leggere Il Perfezionamento dell’avventura fantastica. Poi utilizzai ben poco di quel regolamento, ma questo è un’altra storia…
La canzone di Shannara
Anno: 1985
Categoria: Romanzo fantasy
Ce lo siamo già detti altre volte: Terry Brooks, ora tanto vituperato, è stato uno dei miei autori preferiti per anni. Attendevo l’uscita dei suoi libri con lo spirito del vero fan. Libri che, tra l’altro, in Italia vendevano davvero bene, tanto che Mondadori decise di inserirli nella lista delle pubblicazioni natalizie.
La canzone di Shannara, un buon romanzo fantasy, entrò in casa mia nel dicembre del 1985. E’ ancora sul mio scaffale principale.
Videoregistratore Sharp
Anno: 1988
Categoria: Elettronica
Forse uno dei più bei regali di sempre, nonché la mia iniziazione alle gioie dell’homevideo.
Ricordo che mi fu regalato in combo con una tessera annuale a una videoteca vicino a casa. L’evento fu talmente storico che ho ancora ben presente quali sono stati i primi tre titoli noleggiati: Critters, The Day After e Il mio Nemico.
Il videoregistratore sopravvisse per anni, complici alcune riparazioni fatte in momenti critici. Eh, sì, i bei tempi in cui le cose si potevano ancora aggiustare…
Walkie-talkie
Anno: 1984
Categoria: Elettronica
A nove anni il richiamo dell’avventura era forte.
Un paio di walkie-talkie giocattolo – ma perfettamente funzionanti – davano l’idea di trovarsi nella jungla, nel deserto, in esplorazione.
In realtà si trattava del giardino di casa, e all’altro capo della ricetrasmittente c’erano papà, zio, oppure il nonno.
Mi sa che per contattarli dove si trovano ora gli walkie-talkie non basterebbero, purtroppo.
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