Top Beton, il sesto senso dell’Arpa: Sergio Padovani consigliere comunale a Corte de’ Cortesi fino al 2009 e candidato sindaco contrario a ogni discarica con Stefano Pisaroni nel 2004

Creato il 12 aprile 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

A volte ti affanni, cerchi di capire, ti inganni, poi scopri udendo per avventura un suono d’Arpa celeste su uno strapiombo che l’angelo custode è lì, accanto a te. Ed è lui, Sergio Padovani, proprio lui, criticato per un conflitto d’interessi ma presente al posto giusto, Corte de’ Cortesi con Cignone come consigliere comunale di lungo corso, oltre che, in seguito, anche dipendente dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente.

Quel che stupisce è che proprio a cignone, unita a corte de’ cortesi, è stata scoperta qualche settimana fa una discarica abusiva sul terreno della fallita top Beton, impresa edile che ha conosciuto anni buoni, di intenso lavoro, fino al declino iniziato – si direbbe tanto per fissare un punto di riferimento della discontinuità – nel 2005 col mancato rinnovo dell’autorizzazione a gestire rifiuti, una parte delle attività svolte.

Una storia un po’ misteriosa, di cui è estremamente complicato intendere la storia, fra documenti ufficiali di compravendita, rapporti di lavoro e umani, oltre alla portata delle competenze dei singoli enti. L’ultimo proprietario della Top Beton ha infatti precedenti penali. Addirittura l’ombra della ‘ndrangheta si è allungata sino a Cignone. Un calabro-cremonese risulta proprietario della ditta nel 2009. Nello stesso anno Padovani lascia Corte de’ Cortesi e viene eletto in consiglio comunale a Cremona.

Sergio Padovani è stato criticato in città per il doppio ruolo di dipendente dell’Arpa e consigliere comunale di cremona, eletto nella lista del Pdl, stesso partito che ha governato in Regione con Formigoni presidente per tanti anni, durante l’intera carriera da “arpista” di Padovani, iniziata nel 2004 a Milano. Il settore della gestione dei rifiuti è competenza di Padovani.
L’uomo in più della pubblica amministrazione, nella dura lotta contro le infiltrazioni della malavita, così minacciose in tempi di recessione e di ditte in crisi di liquidità e finanziamenti, potrebbe essere proprio il consigliere di Corte e di Cremona, oltre che componente della segreteria cittadina di Forza Italia.

Basta arpionare dai meandri di Google l’articolo dell’onnipresente giornale La Provincia (link)

per scoprire un Padovani che si candida sindaco promettendo “nessuna discarica”, anzi ricordando il precedente impegno in consiglio con vari richiami e interpellanze. Ammirevole impegno: promette innanzitutto più assistenza agli anziani, piazzola per i rifiuti, cura per il territorio, le falde acquifere, più sicurezza. Ma come hanno fatto a votare Remo Telò non lo capiremo mai! Si nota intanto che nella lista di Sergio Padovani c’era anche Stefano Pisaroni, fratello di un socio della Top Beton.

coincidenze che hanno qualcosa di straordinario. Ah, quant’è vario e meraviglioso il multiverso universo, caotico e armonioso nel contempo, capace di congiungere il bene e il male col legame più appariscente eppure più falso, perché di nulla si può ovviamente criticare Sergio Padovani esperto d’Arpa, anzi che le sette note lo accompagnino in un crescendo di gloria!

Lo stesso Padovani presenta inoltre sul sito del comune di cremona il proprio curriculum con dovizia di particolari e anche per questo merita apprezzamento. Altri curriculum sono laconici e non consentono di comprendere bene con chi si ha a che fare, quale sia precisamente il passato di un assessore, anche se poi lo si scopre serenamente durante l’attività amministrativa.

Padovani al contrario è meticoloso, forse per prevenire le attendibili critiche: del resto fa politica da vent’anni. Il suo curriculum pone al centro proprio la gestione dei rifiuti e lo riportiamo per intero qui sotto. Sembrava che dovesse essere sentito dalla Procura di Milano come persona informata sui fatti poiché fu lui a compiere i rilievi piezometrici che, come scrisse il Vascello (link), diedero di fatto il via alle valutazioni su una possibile discarica d’amianto a Cappella Cantone.
Nemmeno il Corriere della Sera (link) edizione bergamasca rese onore a Corte de’ Cortesi, tutt’altro che paesino, visto l’arrivo – non lontano – di un’arrembante area industriale. Già è stato firmato un accordo fra Provincia e Comuni del Plis di Soresina, Casalbuttano e altri Comuni.
La fascia tricolore è sfuggita a Padovani per pochi voti nel 2004, battuto da Remo Telò link. Perché tanto impegno a Corte de’ Cortesi? Per suonare l’Arpa ci vuole un sesto senso del tutto peculiare, è chiaro.

Antonio Leoni l’altr’anno non poteva sapere della Top Beton – altra storia, ma con strane assonanze – e non precisò che il Comune dove Padovani era stato candidato sindaco era proprio Corte de’ Cortesi. C’è anche un Padovani cortese, dunque: l’uomo giusto al posto giusto, di fronte al quale non possiamo certo usare un tono accusatorio, semmai di sollievo.
Non manca nemmeno la partecipazione di Sergio Padovani al Rotary di Soresina, assieme alla giornalista Morandi. Una Cremona presente ovunque.

http://www.comune.cremona.it/modules/cconline/pdf/1255071559.pdf

Eccolo qui di seguito, un documento che ci riempie di speranza. Dovrebbe essere proprio lui l’asso nella manica del Comune cortese nonché della Regione.

Paolo Zignani

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