Dopo una settimana al mio paese natale dai miei genitori, sono tornata nella nostra casa. Tante sono le incombenze e le cose da risolvere, mentre ci sarebbe solo voglia di rilassarsi e godersi gli amici. Se guardo il cielo in questo momento sembra più novembre che luglio. Non mi lamento delle temperature fresche perché, dopo tanto caldo sofferto in Thailandia, dormire con la coperta di pile è veramente un piacere. Mi spiace solo di non poter passare tempo in giardino. Curarlo in questo momento mi aiuterebbe a distendere la mente. Ma forse meglio così, altrimenti la già poca voglia di svolgere parecchi compiti noiosi, se ne andrebbe del tutto!
Non è stato facile negli ultimi giorni trovare il tempo per leggere, ma alla fine ecco comunque gli articoli più belli della scorsa settimana dai Blog Italiani nel Mondo. Come sempre, in ordine di uscita:
♣ “Il dopo” del blog “Migola” dagli Stati Uniti
Un post breve ed intenso sul dopo che ci si trova a vivere in seguito alla perdita di una persona importante. Se la fase finale di una malattia fa soffrire una persona che ami, è inevitabile pensare che sia meglio che la vita la lasci andare via, che arrivi per lei un riposo ristoratore ed eterno. Ma dopo? Come ci si sente dopo? L’autrice riesce, come sempre, a farcelo sentire con le sue bellissime parole:
“E pensi che il dopo sarà solo pace per chi è ormai stanco di combattere, che sarà solo un porto tranquillo per chi ha navigato troppo, che è necessario questo dopo,che è diventato indispensabile.
Invece il dopo è un silenzio che ti viene voglia di gridare, un buco nero che si mangia tutti i momenti dolci e ti sputa fuori le tue mancanze, le tue assenze, le parole non dette e quelle dette di troppo.”Grazie a questo post ho scoperto anche il blog di una donna coraggiosa che non c’è più. Da leggere quando ci si sente giù senza avere motivi concreti…
♣ “Il privilegio di avere ancora delle prime volte” del blog “Mamme nel deserto” dal Kuwait
Mimma mette nero su bianco ciò che le fa scoprire la sua bimba in questa estate di vacanze. Per non dimenticarlo e per non lasciar passare inosservati questi momenti piccoli, ma assolutamente speciali. Il mondo visto attraverso gli occhi di un bambino è un mondo nuovo e, veramente, si vivono delle nuove “prime volte”. Scrive Mimma:
“Un figlio arriva e ti stravolge la vita. Spesso ti senti vecchissimo per la stanchezza, spesso ti guardi allo specchio e pensi ma da quanto non mi guardo? Si, spesso ti sembra di non avere tempo per nulla.
Poi però scopri che la linfa vitale e’ tutta li. L’energia buona arriva da li.Arriva un momento dove loro ti fanno solo sognare, immaginare, ti regalano nuovi occhi e nuove prime volte.”♣ “It’s just the wasted years so close behind” del blog “Such an amount of worse for you” dalla Svezia
L’autrice ci racconta del suo primo anno all’estero in Germania. Una prima settimana difficile e poi il vedere che le cose si mettevano a posto con facilità. Il sentire stupore perché si pensava di piangere tutti i giorni ed invece ci si sentiva bene. L’iniziare a vivere con gioia una nuova città. Un anno felice e spensierato che genera, oggi, anche un po’ di rimpianto. Scrive:
“Il mio anno da sola all’estero non è stato tutto in discesa, ovviamente. Se mi guardo indietro, però, ora so che è stato l’anno più felice della mia vita – senza storie. L’anno che doveva essere il più duro e il più triste. E vorrei potermi sentire di nuovo così, come in quella sera d’ottobre, quando ero sola in un paese straniero dove non conoscevo nessuno e del quale non conoscevo la lingua, eppure pensavo che avevo il mondo in mano e non mi ero mai sentita così libera e forte.”
♣ “Fermate la giostra voglio scendere” del blog “Mamma con gelo” dal Canada
L’autrice ci racconta le sue prime due settimane in vacanza in Italia e ci trasmette una sensazione che credo sia comune a tutti coloro che vivono lontani e tornano in patria per ritrovare famiglia e amici: la sensazione di essere su una giostra che gira veloce e ininterrottamente. La famiglia vuole tempo e noi, pur felici di concederglielo, ci sentiamo un po’ presi in una morsa. Vorremmo rivedere anche gli amici sparsi qua e là ed andare nei posti che ci piacciono tanto. E, soprattutto, far sì che ci sia qualche giorno di vacanze e viaggio puro anche per noi. Che stare a casa, anche se siamo stati lontani per mesi, non è staccare come quando ci si regala un piccolo viaggio, vicino o lontano che sia. Scrive l’autrice:
“Vi regalo i miei biglietti per la giostra, salto un giro; mi godo la lentezza del quieto vivere, gli amici, il mare, le lunghe nuotate, i castelli di sabbia, gli affetti e la focaccia.”
Con questo ho finito. Come sempre “Buona lettura”!
A proposito, questa settimana doppio appuntamento su “Blog italiani nel mondo” con la seconda delle “Micro interviste all’expat”. Se ve la siete persa, qui trovate la prima.