Ho scoperto questa simpatica iniziativa grazie a Fragola, e siccome adoro le liste, ho deciso di provare a partecipare. Sicuramente non posterò tutte le settimane, e probabilmente qualche volta arriverò in ritardo e non posterò di martedì, però mi pare una cosa divertente, quindi… ci sto! :)
Ecco il tema di questa settimana (QUI il post originale):
I migliori dieci libri del 2011
Avrei voluto metterli davvero in ordine, ma mi è risultato difficile, quindi a parte i primi tre a cui ho dato un voto maggiore, gli altri sette sono semplicemente in ordine cronologico di lettura. Ho linkato ogni libro al post con la mia recensione, quindi non mi sono dilungata in spiegazioni, ho lasciato solo una citazione per ognuno.
- Morso di luna nuova / Erri De Luca: Nun chiurite ‘a fenesta, pure si se scassa quacche lasta, sta trasenno ‘a libbertà.
- Spingendo la notte più in là / Mario Calabresi: In un Paese che non riesce a trovare modelli, esempi, che occasione sprecata non ricordare, avere rimosso.
- La bambina che salvava i libri / Markus Zusak: Ho odiato le parole e le ho amate, e spero che siano tutte giuste.
- Orlando / Virginia Woolf: Nessuna passione cova più forte in petto all’uomo, del desiderio di far pensare gli altri a modo proprio.
- Ma gli androidi sognano pecore elettriche? / Philip K. Dick: Nessuno può battere la palta, tranne che per un po’ di tempo e forse in un posto solo, come nel mio appartamento per esempio, dove ho creato una specie di equilibrio tra la pressione della palta e della nonpalta, finché dura. Ma poi morirò o me ne andrò, e allora la palta riprenderà il sopravvento. E’ un principio universale valido in tutto l’universo; l’intero universo è diretto verso uno stato finale di paltizzazione totale e assoluta.
- Sabotaggio d’amore / Amélie Nothomb: Gli adulti ci portavano la domenica a pattinare sul lago del Palazzo d’Estate: quelle spedizioni mi sembravano troppo belle per essere vere. L’immensa acqua ghiacciata che rifletteva la luce boreale e che urlava terribli rumori sotto i pattini mi estasiava a punto che mi veniva il mal di testa. In me non c’erano difese immunitarie contro la bellezza.
- Le Cronache di DragonLance / Margaret Weis e Tracy Hickman: Ringrazia il cielo che riusciamo ancora a provare pietà e orrore per la morte di un nemico. Il giorno in cui non ci importerà più niente dei nostri nemici sarà il giorno in cui perderemo questa battaglia.
- Maus / Art Spiegelman: “Ahimé! Temo proprio di non capire.” “Sì… Auschwitz nessuno può capire.”
- Il Signore dei Draghi / Ursula K. Le Guin: Soltanto a noi è dato di sapere che dobbiamo morire. E questo è un grande dono: il dono dell’individualità. Perché possediamo soltanto ciò che sappiamo di dover perdere.
- Sei una bestia, Viskovitz / Alessandro Boffa: Noi lumache abbiamo un detto: “Ama il prossimo tuo, che chi è lontano resterà tale”.
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