ho sentito varie versioni, anche nel pane...(vorrei provare non appena trovo una ricetta che mi ispira - non ne ho ancora trovate), ma nella mia famiglia li abbiamo sempre mangiati con la bagna caoda* (mio nonno paterno aveva strettissimi legami con il Piemonte e quindi anche nella sua cucina mio padre ha adottato tanti piatti della cucina tradizionale piemontese).
intanto cos'è il topinambur ???
**è una pianta erbacea Heliantubus tuberosus, riconoscibile in autunno per la sua fioritura in giallo, è raccolta per il tubero rizomatoso, ovoidale,o bitorzoluto, che si consuma cotto (purè, torte salate, gratin) e crudo, tagliato a fettine e condito con olio e limone.
In Piemonte (ciapinabò, topinabò) è coltivato e commercializzato come ortaggio da servire con la Bagna Caoda .
(fonte: Dizionario delle cucine regionali italiane - ed. Slow Food Editore)
ecco ora che vi ho raccontato tutto vi dico come l'ho cucinato io ieri sera....
ingredienti:
500 gr di topinambur 2 spicchi di aglio 7/8 acciughe dissalate olio extravergine di oliva mezzo cucchiaino di burro prezzemolo 1 mestolino di brodo vegetale
oggi giornata lavorativa, quindi non avrei mai potuto preparare la bagna caoda tradizionale.. .in quanto carichissima di aglio... ma non volevo farli trifolati... quindi ho pensato di adottare una via di mezzo.
in un tegame ho messo olio , burro, aglio e acciughe e ho lasciato che quest'ultime si sciogliessero,
ho aggiunto i topinambur , precedentemente lavati, pelati e affettati finemente, e li ho saltati velocemente quindi bagnare con un goccino di brodo vegetale solo per far in modo che si possano amalgamare bene.
ho unito il prezzemolo e ho servito a tavola.
n. b. : volutamente di li ho cucinati pochissimo , volevo che avessero più o meno la stessa consistenza di quando li intingo nella bacinella del fornelletto con la bagna caoda.
provateli sono buonissimi !!!
*la Bagna Caoda è un intingolo a base di aglio , acciughe e olio di oliva lentamente e dolcemente disciolti e stufati, da gustare caldo insieme a verdure che vi si intingono (peperone, sedano, cavolo, topinambur e, soprattutto il cardo, quello "gobbo" di Nizza Monferrato )........ (..tratto da Dizionario delle cucine regionali italiane - ed. Slow Food Editore)