Torchio: “No all’aumento delle tariffe idriche in provincia di Cremona”

Creato il 23 aprile 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Incomprensibili se non fallaci le motivazioni addotte dall’Ato per imporre, primi in Lombardia ed in Italia per presunto doveroso ossequio all’Authority, l’aumento del 10% delle tariffe delle bollette dell’acqua mentre sono davanti agli occhi di tutti migliaia di “distacchi” cioe’ di tagli delle utenze.

Non a caso nè Milano, nè Varese, nè altre province lombarde lo hanno fatto o in Toscana, dove pure si è privatizzato come ad Arezzo, i sindaci, lì, a Pistoia ed altrove hanno respinto gli aumenti.

Se anche fosse vero che l’Authority dell’energia, come afferma l’Ato, obbligasse a caricare in tariffa gli oneri finanziari in luogo della remunerazione del capitale respinta dal referendum, non è accettabile il millantato ricatto sotteso all’obbligo di aumentare la bolletta.

Competenti a intervenire in materia sono i sindaci ma autonomamente, senza obblighi e prevaricazioni che, alla prova dei fatti sono già state respinte in sede giudiziaria dai ricorsi presentati dal “forum dell’acqua”.

Cosa che, immagino, il Comitato per i beni comuni farà anche nei confronti della decisione adottata nei giorni scorsi dall’assemblea dei sindaci dell’Ato e sulle quale sono già intervenuti sia Trespidi (Udc) che Venturelli (Lista Civica), annunciando la loro motivata divergenza di vedute. Peraltro all’assemblea gli aministratori della Lega erano tutti assenti.

Come rappresentante del mio comune ho messo in guardia i colleghi sulla retroattività degli aumenti ed ho richiamato l’obbligatoria restituzione degli oneri non dovuti, sancita per i canoni di depurazione impropriamente percepiti anche per le aree non servite.

Un precedente che dovrebbe portare a riflettere perchè la giustizia, magari in ritardo, alla fine arriva a destinazione.

Giuseppe Torchio
Delegato comune di Spineda (Cremona)

45.284875 9.845923

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