Il consigliere provinciale Giuseppe Torchio pensa giustamente all’occupazione, seguendo la logica del male minore e della politica come arte del possibile. Stogit però non ci sta affatto aiutando
Il Consiglio Provinciale – dichiara Giuseppe Torchio – nell’ultima seduta di dicembre ha, inoltre, approvato un ordine del giorno (da me presentato) che oltre alla sicurezza ed alle compensazioni ambientali chiede a Stogit-Snam un impegno preciso all’utilizzo di personale qualificato del territorio (anche ex Tamoil) e al ricorso alle imprese locali per i lavori riferiti alla nuova centrale di Bordolano (investimento da 100 milioni di euro) e per la manutenzione degli impianti di stoccaggio presenti nell’area. Al riguardo è necessario che l’amministratore delegato Malacarne sottoscriva un apposito protocollo d’intesa territoriale con la provincia che garantisca sicurezza, informazione, compensazioni territoriali ed utilizzo del personale e delle imprese della nostra provincia.
Che i tecnici cremonesi trovino lavoro adeguato ce lo auguriamo proprio. Ma la Stogit che sensibilità ha in proposito? Finora procede come un carro armato.
Il dato peggiore è l’inutilità di questi stoccaggi. Più che una minore dipendenza dai fornitori esteri, stanno procurando guai. Non è meglio se il futuro sarà costellato da attività realmente utili e non speculative come questi malcerti stoccaggi? A Sergnano dopo anni e anni di funzionamento, ancora non esiste un piano per la sicurezza.
Quanto alle promesse dell’amministrazione noi ideologicamente dubitabondi non aspettiamo altro che vedere l’effetto pratico!