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Torino anni ’60: migrazioni interne, industria, conflittualità

Creato il 26 maggio 2014 da Ilcasos @ilcasos
Grazie alla felice collaborazione fra Il Caso S, l’associazione Clionet e l’Istituto per la Storia e le Memorie del ’900 Parri, siamo felici di invitarvi al prossimo incontro di ’900 Storie, ciclo di presentazioni che si tengono nella sala dell’Ex-Refettorio dell’Ist. Parri e hanno a tema la storia contemporanea. Questa volta proponiamo il libro d’esordio di Michelangela Di Giacomo, giovane storica toscana che ha lavorato sulla storia dell’immigrazione a Torino negli anni «lunghi» del boom economico, riuscendo ad aprire nuove prospettive anche per argomenti che sembravano talmente sviscerati, da essere ormai chiusi ad ogni ulteriore approfondimento. Un gesto certamente coraggioso, ma (forse) anche un metodo di lavoro che proveremo a discutere insieme all’autrice.

Dove: Sala Ex-Refettorio, Istituto Parri, (via S. Isaia 20, Bologna)
Quando: giovedì 29 maggio 2014, ore 17:30.

Da Porta Nuova a Corso TraianoMigrazioni interne e partecipazione politica definiscono negli anni Sessanta una nuova integrazione nazionale. Torino ne è motore e vittima, polo di attrazione di quasi un milione di persone che arrivano dal Nord-Est e dal Meridione con il mito della Fiat. Senza passare da alcuni canali istituzionali, la fusione di questi corpi sociali non sarebbe possibile. Tra questi, sindacati e partiti. Che si occupano in maniera discontinua e spesso inefficace degli immigrati, ma finiscono per rivestire un ruolo fondamentale nel loro inserimento, contribuendo a sfumare pregiudizi regionalistici e premendo per ottenere alcuni elementari servizi d’assistenza.

Sulla base di nuove fonti archivistiche e di una ricca bibliografia, il libro colma una lacuna storiografica e integra campi di studio sinora separati, nella volontà di rendere la complessità dei processi di inserimento sia dal punto di vista delle istituzioni preposte a gestirli sia di chi si trovò a viverli. La ricerca, insignita del Riconoscimento del Presidente della Repubblica del Premio Spadolini-Nuova Antologia, ripercorre l’elaborazione teorica e le strategie adottate da Pci, Psi, Psiup, Cgil, Cisl, Uil e Acli nei due ambiti della fabbrica e dei quartieri torinesi, sottolineando come essi hanno tratto vantaggio dall’immigrazione in termini elettorali e organizzativi, nella misura in cui riuscirono a cogliere le esigenze nuove che essa portava e a mediare intorno ad esse posizioni ideologiche inizialmente inconciliabili.

Insieme a Michelangela Di Giacomo, autrice della ricerca, saranno presenti Marica Tolomelli (Università di Bologna) e Carlo De Maria (Clionet).

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Torino anni ’60: migrazioni interne, industria, conflittualità

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