I cortili delle scuole primarie torinesi si trasformano in spazi pubblici aperti al quartiere oltre l’orario scolastico. Da spazio istituzionale il cortile diventa, ogni giorno, un parco giochi per i bambini e un luogo privilegiato dove genitori e nonni possono incontrarsi, chiacchiere e socializzare.
In una prima fase sperimentale spalancano i cancelli alle famiglie gli istituti: San Francesco d’Assisi via Giulia di Barolo 8, Leone Fontana via Buniva 19, Eduardo De Filippo via Fossano 8, Cesare Battisti via Luserna di Rorà 14, Giuseppe Mazzini corso Orbassano 155, Giovanni Enrico Pestalozzi via Banfo 32 e Gino Capponi di via Confalonieri 74.
Oggi pomeriggio i cortili sono stati aperti in un clima di festa: per l’occasione i dirigenti scolastici hanno organizzato spettacoli, giochi e animazioni, alle quali hanno partecipato mamme, papà e nonni. All’inaugurazione dello spazio della scuola San Francesco d’Assisi, invia Matteo Pescatore 3, erano presenti Mariagrazia Pellerino, assessore alle Politiche educative e Pier Giorgio Turi, responsabile Laboratorio Città Sostenibile di Iter (Istituto Torinese per una Educazione Responsabile).
Da sempre il sistema educativo torinese ha avuto una visione della scuola aperta alla città come incontro di saperi tra il dentro ed il fuori dell’aula e come istituzione capace di essere centro di aggregazione del quartiere.
Il progetto è stato realizzato dall’assessorato alle Politiche Educative della Città e dal Laboratorio Città Sostenibile di Iter, insieme alle Circoscrizioni e alle Istituzioni scolastiche.
Saranno aperti fino a giugno e nei mesi di settembre e di ottobre dal lunedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,00. In alcuni casi l’apertura è posticipata alle 17,30 per esigenze di post-scuola.
Il Consiglio Comunale, nella seduta del 26 novembre, ha approvato uno specifico regolamento per disciplinarne l’utilizzo (a Torino ci sono 200 cortili scolastici) da parte dei cittadini.
Per il primo periodo saranno presenti senior civici con il compito di “osservatori” e come punti di riferimento per le famiglie.
Tutti gli spazi aperti sono stati riqualificati negli ultimi anni nell’ambito del progetto cortili scolastici e, con la collaborazione di architetti tutor del Laboratorio Città Sostenibile, i bambini hanno avviato un percorso di progettazione partecipata.
I cortili - pensati per accogliere il gioco e la socializzazione – sono stati attrezzati per attività ludiche, per sedersi, chiacchierare, fare la merenda, per stimolare attività ricreative a sfondo didattico trasformandosi in “aule verdi”.
In alcuni di essi sono state sistemate piastre sportive polivalenti per giocare a volley o a basket. Alberi e aiuole contribuiscono a rendere più piacevoli e freschi gli spazi dove la Città ha fatto sistemare 20 sedie da “parco” (frutto di un concorso internazionale di qualche hanno fa) per poter accogliere i nuclei familiari che vi intendono sostare.
“L’idea di aprire i cortili delle scuole è nata durante le visite nelle dieci Circoscrizioni – ha sottolineato Mariagrazia Pellerino – dove ho scoperto che i giardini scolastici erano l’unico spazio verde del quartiere. Sono un luogo di aggregazione della comunità educante, dei genitori e degli insegnati, perché come dice un proverbio africano ‘Per fare crescere un bambino ci vuole un intero villaggio’ e uno spazio d’incontro tra generazioni. I Senior Civici, infatti, collaboreranno al progetto nella veste di osservatori attenti e punto di riferimento per le famiglie”. “E’ un primo tassello per creare un ponte tra scuola e città” ha concluso l’Assessore. Tra un mese si farà un primo bilancio dell’iniziativa.