Torino e la Borsa della Cultura.

Creato il 08 aprile 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

I primi giorni di novembre 2013 vedranno Torino protagonista: il capoluogo piemontese è stato infatti scelto per ospitare la prima Borsa della Cultura. La location per la kermesse, della durata di due giorni, sarà il Lingotto.
L’evento è pensato e rivolto in particolar modo a tutti gli operatori della cultura.
Secondo il sindaco Piero Fassino: -Sarà un grande evento – ha affermato Fassino – e il fatto che sia stata scelta Torino e non altre importanti città d’arte come Firenze, Roma e Venezia, è la dimostrazione che sempre più siamo percepiti come città di cultura. E’ rivolto ai tanti operatori della cultura che avranno l’occasione di scambiarsi esperienze e creare collaborazioni.-
La Borsa della Cultura è anche un tentativo di puntare su ciò che ha sempre contraddistinto Torino, valorizzando l’aspetto culturale dei suoi secoli di storia e dando l’immagine di una città che coniuga l’arte alla modernità. Proprio per questo Fassino guarda ora a una fase di sviluppo, la cosiddetta “fase due” del mandato, ma -senza diminuire l’offerta di servizi, o riadattandola alle nuove condizioni senza danneggiare i cittadini.-
Proprio per questo il sindaco ha anche elencato tre fasi attraverso cui la città dovrà passare per erigersi a manifesto della cultura e della modernità, sfidando la crisi in un tentativo di rinascita: -Allargare il perimetro delle risorse, coinvolgendo sempre di più i privati, far decollare al più presto la città metropolitana (una forma di governo collegiale tra Torino e i grandi comuni della cintura) e avviare una riforma del decentramento cittadino, riformando le circoscrizioni.

di Giulia Porzionato.

Foto di www.torino2013wmg.org.


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