Ieri pomeriggio Bruxelles ha investito ufficialmente Torino del titolo di Città Capitale europea dello Sport nel 2015. Sono stati il primo cittadino, Piero Fassino e l’assessore allo sport, Stefano Gallo, a ricevere da Gianfrancesco Lupatelli, presidente Aces Europe, la bandiera che nel 2015 verrà esposta in tutte le manifestazioni sportive torinesi.
Il presidente Aces Europe si è dichiarato “onorato di consegnare il titolo di Capitale Europea dello Sport 2015 alla Città di Torino in quanto massima espressione dello sport italiano” ed ha aggiunto che “il contesto del Parlamento Europeo è la giusta cornice per questo riconoscimento”. Oltre al Sindaco e all’Assessore erano presenti alla cerimonia il Vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, gli europarlamentari Mario Mauro (presidente onorario di Aces Europe), Marco Scurria (Italia), Ivan Catalin (Romania) e Santiago Fisas Ayxela (Spagna – ex ministro dello sport del Governo Aznar), i sindaci e gli assessori delle altre città europee che hanno ricevuto le assegnazioni di Capitale, Città e Comune Europeo dello Sport, in particolare Istanbul, attuale Capitale, Anversa (Capitale nel 2013) e Cardiff che lo sarà nel 2014.
“Questo titolo – ha sottolineato il sindaco Piero Fassino – è un riconoscimento della grande storia sportiva della Città che in ogni disciplina ha dato allo sport campioni e squadre di valore internazionale. La Torino delle Universiadi e delle Olimpiadi 2006 sarà quindi capace di offrire una nuova straordinaria immagine di sé. Le Città che sono state capitale europee prima di noihanno saputo trasformare quest’opportunità in una grande occasione di marketing territoriale e di attrazione di eventi. È dunque fondamentale, anche per noi, affrontare questa sfida partendo nel modo giusto, coinvolgendo da subito il sistema città come è stato fatto, con ottimi risultati, in altre importanti occasioni. Puntiamo anche questa volta a mantenere alto il livello qualitativo della nostra offerta sportiva e culturale che ormai è un segno distintivo di tutte le iniziative promosse dalla Città di Torino “.
“Inizia ora – ha affermato l’assessore allo sport, Stefano Gallo – il percorso per dare contenuti a questo titolo, intorno ai due assi sui quali abbiamo sviluppato il dossier di candidatura: lo sport come insieme di valori e la promozione del nostro territorio”. “Questo titolo – ha aggiunto – oltre ad essere una nuova occasione di ribalta internazionale per la Città, costituisce a mio avviso un riconoscimento del valore delle politiche pubbliche a sostegno dello sport intraprese in questi anni e dovrà tradursi per tutto il sistema sportivo torinese e in particolare per quello di base, in una maggiore visibilità delle discipline e delle attività correlate, con un effetto positivo in termini di afflusso di pubblico e di nuovi iscritti e praticanti; mentre i cittadini saranno protagonisti di iniziative pensate per diffondere sani stili di vita, per promuovere l’aggregazione e anche per combattere le situazioni di svantaggio e disagio sociale”. Con la missione a Bruxelles si è conclusa la fase del percorso iniziato un anno fa quando sempre al Parlamento europeo venne ufficialmente formalizzata la candidatura della Città, poi presentata a Torino al Palavela a tutto il sistema sportivo, alle autorità, al mondo dell’imprenditoria locale e nazionale, alla stampa.
Da qui al 2015….
Ci aspetta un percorso importante per sostanziare il titolo che vedrà lo sport declinato in tutte le sue molteplici sfaccettature: da quello di base e amatoriale passando per i grandi appuntamenti internazionali che, oltre a promuovere la pratica sportiva, sono in grado di valorizzare Torino, la sua storia, la sua cultura, le sue bellezze architettoniche. In questo viaggio si dovranno intrecciare relazioni virtuose con la società civile, gli operatori pubblici e privati dello sport, i centri di ricerca, il mondo del volontariato, le imprese, le associazioni di categoria per dimostrare come sia possibile raggiungere uno sviluppo equilibrato, dove la crescita sportiva va di pari passo con la qualità della vita sociale, il miglioramento della salute ma anche le ricaduta economica. I prossimi mesi vedranno la Città impegnata, insieme con il mondo sportivo, nel costruire il calendario dei piccoli e grandi degli appuntamenti del 2015.
Il titolo che ACES Europe ha conferito a Torino, è stato dato ad una città i cui residenti (oltre il 60%) prendono parte ad attività sportive, in forma singola o organizzata, che utilizza le strutture sportive comunali e private, nonché sono assidui frequentatori delle numerose aree verdi pubbliche. E’ una metropoli che ha un patrimonio di infrastrutture sportive comunali per attività indoor e outdoor. Infatti, ben 954 sono gli impianti e gli spazi sportivi di grandi, medie e piccole dimensioni: 6 stadi; 8 palazzetti; 7 bocciodromi; 51 palestre sportive; 64 palestre scolastiche; 51 piscine; 131 campi da tennis; 56 campi da calcio; 75 campi da calcetto e calcio a 8; 38 campi polivalenti; 467 campi da bocce.
La città, che sarà Capitale Europea dello Sport nel 2015 è un’eccellenza nel panorama sportivo nazionale da sempre. La storia dello sport italiano passa inequivocabilmente da Torino: nel 1888 ospita il primo campionato nazionale di ciclismo su strada. Nello stesso anno nasce il primo Rowing Club Italiano (l’attuale Federazione Italiana Canottaggio), mentre già nel 1863 nasceva la più antica società remiera d’Italia, la Canottieri Cerea; e ancora, nel 1898 si disputa il primo Campionato di Calcio Italiano ufficiale al Velodromo Umberto I tra le squadre dell’Internazionale Torinese, del Football Club Torinese, della Reale Ginnastica e del Genoa. A Torino si promuovono gli sport automobilistici e motociclistici qui, agli inizi del Novecento, nasce il Motoclub Torino, poi Motoclub d’Italia e nel 1935 viene allestito il circuito del Valentino per una gara cui partecipò per la prima volta il campione di tutti i tempi Tazio Nuvolari).
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