TECNICA (Stadio Olimpico, Torino). Granata e rossoblu potevano sfidarsi a viso aperto come accadde tre anni fa all’ultima giornata segnando la discesa in serie B del Torino oppure potevano attendere buone notizie da Palermo cercando di non farsi male ed intascare un punto che potrebbe essere fondamentale per la salvezza di entrambe le squadre. La ragione di stato ha prevalso insieme alla paura di perdere che ha portato i ventidue in campo ad un incontro dove l’obiettivo principale era gestire il pallone sin dai primi minuti, ritmi bassi, accelerazioni che si possono contare sulle dita di una mano.
Un orecchio alla radiolina, dove per tre volte sono arrivate buone notizie dalla Sicilia, e l’altro al campo. A pagare è lo spettacolo, con il pubblico di casa che contava di arrivare alla salvezza matematica questa sera che nel secondo tempo fischia i ragazzi di Ventura ma rischiare di trovarsi con un pugno di mosche in mano è prezzo troppo grosso. Partita bruttissima, nessun tiro in porta nel primo tempo, qualche calcio d’angolo per il Torino nella ripresa. Finisce, come da programma, a reti inviolate. I granata salgono a 37 punti, il Genoa a 36 mentre al Renzo Barbera la vittoria dell’Udinese lascia il Palermo a 32 punti. E’ uno sporco lavoro, si può dire parafrasando Charles Dickens, ma qualcuno deve pur farlo; non sarà vero calcio ma il cammino verso la salvezza richiede anche questo.