Torino Capitale Europea dello Sport 2015 ha alzato il suo primo sipario e l’ha fatto in bello stile, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di via Modane 16, nella “Capitale”. Presenti le massime autorità dello sport italiano, con il Presidente del CONI Giovanni Malagò in testa: “Diamo a Cesare ciò che è di Cesare…e lo dico da romano anche con un po’ di invidia. La città di Torino è ricca di cultura sportiva e rappresenta un vero esempio per l’intera Nazione. Qui sono nate alcune delle realtà societarie più antiche dello Sport italiano, hanno avuto i natali grandi campioni, si sono svolte manifestazioni epocali che hanno cambiato il volto del nostro oggi”. Sull’importanza del rapporto scuola e sport ha incentrato invece il proprio intervento Graziano Del Rio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport: “Nel nostro Paese lo sport e la scuola non sono compenetrati come tutti auspicheremmo. L’occasione è unica per progredire in tal senso e dare un modello di lavoro e sviluppo di settore”.
Torino Capitale Europea dello Sport 2015, prima di Praga (2016) e Marsiglia (2017) sarà un evento di 365 giorni: “Sport per tutti – ha sottolineato l’assessore allo sport della Città di Torino, Stefano Gallo – cercando di avvicinare soprattutto chi non lo pratica ancora. Quindi organizzazioni, grazie alla grande volontà delle Federazioni, atleti, campioni, ma anche persone comuni, volontari, società che operano quotidianamente per promuovere lo sport. Una sfida raccolta, la nostra, che ha voluto il primo cittadino e nella quale mi sono subito gettato a capofitto, come ben sanno tutti coloro che sono stati tempestati dalle mie telefonate con la domanda canonica…
Cosa intendi fare per Torino 2015?”.”Un’impresa – ha affermato il sindaco Piero Fassino – partita nel febbraio del 2012 e che in questo periodo ha già visto Torino ospitare grandi appuntamenti sportivi, dalla Coppa Davis al grande rugby, dalla pallavolo al nuoto, dai tuffi alla scherma. Proprio le pedane apriranno la serie di grandi momenti, da domani, e la chiuderanno. Uno sport che noi intendiamo anche come mezzo d’unione e tra le molte iniziative sottolineo la nascita di un progetto calcio con una squadra composta da allievi palestinesi e israeliani”.
Attestati di stima da parte di tutti a Gian Francesco Lupattelli, presidente ACES e colui che 15 anni fa ebbe l’idea della “Capitale Europea dello Sport”. Tra i relatori anche il vicepresidente CONI, Luca Pancalli che ha ribadito l’importanza dello sport paralimpico in un impegno di forze ed energie come quello che profonderà Torino 2015, impegno che proprio a Torino 2006 per le Paralimpiadi ebbe uno dei suoi primi grandi momenti di visibilità planetaria, e tra gli ospiti grandi personaggi dello sport italiano, vedi Valentina Vezzali e Armin Zoeggeler, che proprio a Torino, nel 2006 visse la sua Olimpiade per eccelleza. Una Vezzali che sabato gareggerà a Torino in Coppa del Mondo e ha voluto precisare che alle parole dovranno seguire i fatti perchè lo sport aiuta a vivere meglio, soprattutto i giovani.
Quasi un’ora e mezza di diretta televisiva Rai, presente con il proprio Presidente, e garanzia che Torino 2015 Capitale Europea dello Sport verrà seguita capillarmente, nelle sue variegate forme. Platea forte e compatta in sala che avrebbe gradito anche vivere in anteprima qualche emozione circa i principali appuntamenti del prossimo anno. La calendarizzazione degli stessi non è stata fatta nell’occasione, ma ci sarà tempo per renderla pubblica e solleticare i palati dei veri sportivi o di quanti, tutti ce lo auguriamo, potranno diventarlo. Naturalmente non solo osservando, ma praticando in prima persona.