Torino: il gioco delle campanelle ora è associazione a delinquere. Una truffa che non tramonta mai.

Creato il 12 giugno 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale

di Alessandro Ambrosini

Chiamatelo gioco delle tre carte o delle campanelle, il senso è quello. Se ci avviciniamo a un capannello di persone intende a giocarsi banconote da 10-20-50 euro o più, quello che stiamo vedendo non è una forma di gioco d’azzardo su strada, è una truffa in corso. 
 Per la prima volta in Italia, pochi giorni fa, il Tribunale di Torino ha riconosciuto per i finti giocatori e i complici lo status di associazione a delinquere finalizzata alla truffa condannando 17 persone fino a tre anni. Ci son voluti mesi e le telecamere dei carabinieri per fissare i momenti della truffa e della “magia” che ingannava i cosiddetti “polli” . 
Il gioco delle tre carte o quello delle campanelle è una truffa conosciuta e riconosciuta dalla gente che in molti casi la può trovare davanti agli autogrill o in luoghi molto frequentati. E’ entrata anche nell’immaginario cinematografico come in Febbre da Cavallo con Gigi Proietti e Montesano, che si fanno “solare “ alla stazione. 
 Il gioco è sempre stato punito con reati tipo truffa e gioco d’azzardo ma mai era stato riconosciuto lo status di associazione a delinquere, status che veste alla perfezione visto che per organizzare questa truffa bisogna essere necessariamente in più persone e con ruoli definiti. 
Alcuni tengono il “banco”, alcuni fanno finta di giocare, altri fanno da vedette e altri accompagnano i clienti che han perso più di quello che hanno nel portafoglio al bancomat. 
Con questa organizzazione i condannati di Torino avevano innescato un business da 3000 euro al giorno. I “polli” non finiscono mai.



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